Milano Lasciano La Figlia – Il corpo della giovane è stato ritrovato mercoledì alle prime luci dell’alba in un appartamento di via Parea, periferia est di Milano, nel Mecenate. Giovedì scorso sua madre era uscita di casa, lasciando sola il figlio nel lettino, per andare a vivere con il suo amante nel bergamasco.
La donna avrebbe viaggiato anche via Milano nei sei giorni in cui è stata lontana dalla figlia, nata da una precedente relazione, per accompagnare il compagno, secondo le indagini preliminari della squadra mobile e del pm di turno Francesco De Tommasi. E in questo breve periodo non sarebbe andata a vedere come stava la giovane.
“Sapevo che era in grado di farlo”, In sostanza, questo è ciò che avrebbe detto la donna, che aveva lasciato l’appartamento giovedì ed era tornata lì ieri mattina. Il pm che era in servizio in quel momento, Francesco De Tommasi, si e’ fermato ieri e lo ha interrogato a tarda notte. Sembrava essere cosciente, per quanto si sapeva, anche se rimase in silenzio in risposta a diverse domande.
Per sei giorni ha lasciato la figlia di 16 mesi da sola a casa. Quando è tornata a casa, l’ha scoperta morta. Una signora di 36 anni è stata trattenuta a seguito di un’accusa penale. L’episodio è avvenuto a Milano, dove il 36enne è stato trattenuto e accusato di omicidio volontario premeditato e motivazioni inutili. Il bambino era sdraiato su un lettino da campeggio accanto a una bottiglia e una bottiglia mezza piena di benzodiazepine.
Prevedo che le cose potrebbero andare in questa direzione. La donna di 36 anni lo avrebbe dichiarato se non fosse stata presa in custodia dalla polizia con l’accusa di omicidio volontario. per aver lasciato la figlia di 16 mesi a casa da sola a Milano per sei giorni, da giovedì della scorsa settimana fino a ieri mattina. Francesco De Tommasi, pm di turno, l’ha fermata ieri e l’ha interrogata fino a tarda sera. Secondo quanto si sapeva, appariva lucida nonostante il silenzio in risposta a diverse domande.
Secondo le indagini preliminari, la madre si era trasferita con l’amante a Leffe, lasciando sola in casa la giovane figlia, frutto di una precedente relazione. Incensurata, disoccupata e di origini italiane, la donna detenuta per l’uccisione della figlia di un anno e mezzo è nata nel 1985. Alessia Pifferi, che non ha ancora compiuto 37 anni, condivideva con la figlia Diana un appartamento a Milano Quartiere Ponte Lambro su via Carlo Parea.
Dopo le prime indagini di polizia, coordinate dalla Procura di Milano, ieri è stato ritrovato il cadavere della ragazza e ieri sera la madre è stata trattenuta. Dopo aver interrogato la donna, la Questura di Milano ha riferito che la madre aveva precedentemente maltrattato o abbandonato il bambino in numerose occasioni.
La polizia ha appena scoperto la morte della figlia della donna di 36 anni mercoledì mattina. Avrebbe poi implorato freneticamente l’assistenza di un vicino che aveva prontamente dato l’allarme. Alessia Pifferi ha messo il suo bambino in un lettino da campeggio con una bottiglia di latte nelle vicinanze prima di partire da Milano per raggiungere il suo compagno. A causa degli impegni di lavoro del suo nuovo compagno, si è poi recata a Leffe ed è tornata a Milano durante l’ultima settimana. Ma non è mai tornata a casa per vedere come stava sua figlia.
Affermava inoltre di non sapere di essere incinta e di aver partorito prematuramente, dopo 7 mesi e mezzo di gravidanza, in una residenza a Bergamo, dove il padre del bambino non si sarebbe nemmeno accorto di avere un figlio figlia. Questa è la sua storia, in cui gli investigatori stanno senza dubbio guardando.
La donna ha una sorella e una madre che non risiedono a Milano, e l’ex marito, da cui ha divorziato tre anni fa, risiede in un appartamento nello stesso stabile di via Parea. Tuttavia, la donna ha chiarito di non essere a conoscenza del padre biologico del bambino.
Francesco De Tommasi, procuratore di Milano, sovrintende alle indagini della Squadra Mobile. Gli agenti hanno anche appreso che Alessia Pifferi aveva ingannato il suo nuovo compagno dicendo che il suo bambino era affidato alle cure della sorella della donna ed era in mare. Nonostante avesse fame e sete, nessuno dei vicini ha mai sentito la giovane lamentarsi,
quindi non si può escludere che la giovane sia stata tranquillata con farmaci prima della partenza della madre. L’appartamento è stato preso e verrà eseguita l’autopsia sul corpo della ragazza. La richiesta di convalida del carcere è prevista per domani.
A seguito del ritrovamento del corpo di una bambina di un anno e mezzo in un’abitazione privata nel quartiere di Mecenate a Milano ieri, la Polizia di Stato, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Milano L’arresto dell’indagato di un ordine di reato emesso dalla Procura della Repubblica di turno per il reato di omicidio plurimo aggravato è stato compiuto nei confronti della donna da Alessia Pifferi, 37 anni, con precedenti penali, nella recente notte come elementi di presunzioned è emersa una responsabilità nei confronti della madre. Lo annuncia la Questura.
A seguito di un’indagine con gli esperti del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, gli agenti della Squadra Mobile hanno scoperto difformità che hanno consentito alla Procura della Repubblica di procedere con gli interrogatori e raccogliere dichiarazioni su un ripetuto stato di abbandono del bambino causato dalle azioni della madre. Giovedì scorso la madre ha lasciato la figlia sola nel lettino mentre andava a raggiungere il compagno in provincia di Bergamo.
Dopo essere stata via per quasi una settimana, ha scoperto che il suo bambino aveva smesso di muoversi quando è tornata a casa. È uscita ancora una volta e ha supplicato un vicino di contattare i servizi di emergenza sanitaria perché “mia figlia non si muove”.
Tuttavia era già troppo tardi e non c’era niente da fare. Mercoledì mattina la tragedia ha colpito Milano quando una figlia di 18 mesi di nome Diana è stata trovata morta in un appartamento al numero 16 del quartiere di via Parea vicino a Ponte Lambro.