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Francesca Senette Malattia 2022 – Sono passati quattro anni dall’ultima volta che abbiamo visto Senette sul Tg4 di Emilio Fede, ma è tornata in una forma tutta nuova. Nata nel 1975, laureata in Scienze Politiche nel 2001, è nota per il suo lavoro con Rete 4. È tornata in televisione dopo una lunga assenza e siamo sorpresi di vedere che è cambiata notevolmente dall’ultima volta che l’abbiamo vista .
Dal 2002 al 2008 è stato responsabile del Tg4 e del Sipario del Tg4 per l’intera stagione 2005-2006, nonché del Tg4 per l’intera stagione 2002-2003. Con nostra sorpresa, nel 2008, Senette debutta in Rai per L’Italia con uno spettacolo per bambini chiamato YoYoga, che continua ad andare in onda oggi. Tuttavia, il suo tempo in Rai e quello in rete sono stati entrambi piuttosto brevi.
“Eliminiamo l’idea sbagliata che lo yoga sia noioso”, ha detto Francesca in una recente intervista. Francesca è stata piuttosto coinvolta negli ultimi anni in attività relative allo yoga, al benessere olistico e alla salute. Tuttavia, “in particolare quando si tratta di bambini”, ha affermato Senette. Quando un pneumatico è esploso in autostrada nel 2018, il giornalista è quasi morto, ma il veicolo è riuscito a evitare la collisione con un altro veicolo.
Lo trasmettono TG4, Rai 2, La 7 e Sky. Francesca Senette, uno dei mezzo busti più amati della televisione, è anche sommelier e istruttrice di yoga. Quando non si prende cura dei suoi due figli, è portavoce della Onlus WeWorld, un’organizzazione no-profit che difende i diritti dei bambini e delle donne.
Le pance hanno catturato il mio cuore. E ora li adoro ancora di più, sapendo benissimo che non avrò mai più figli miei. Ho sempre avuto un legame speciale con i bambini e credo che abbia a che fare con l’energia e gli occhi: i giovani sono attratti dagli adulti con gli occhi grandi, indipendentemente da quanto non ti piacciano.
Mentre stavamo guidando lungo l’autostrada, ho perso inaspettatamente il controllo del camper. Niente ha senso in quello che è successo: un camper non può assolutamente andare alla deriva sulla strada e poi fermarsi nella corsia sbagliata nella corsia di emergenza senza che nessuno si faccia male su una trafficata autostrada interstatale……
I miei genitori sono devoti cattolici e, anche se non ho mai escluso la possibilità di miracoli, è stato quel giorno che sono arrivato a credere che ci sia qualcosa “sopra” di noi, qualcosa che può essere etichettato come miracolo o karma, ma che tuttavia esiste.
Per rimediare all’errore. Quando torno dalle mie vacanze e assisto a persone “strane” con le stuoie sul pavimento che cantano “OM”, so di aver trovato la mia nuova casa. All’inizio è stato disastroso, ma poi ho deciso di provarci, in parte per sfida e in parte per curiosità. Quando ho trovato la scuola di yoga perfetta per me, ho avuto la sensazione che fosse pensata per me.
Il mio coniuge è la fonte dell’aneddoto più divertente: mentre io lavoravo in antenna tre, lui lavorava in Publitalia, dove si occupava di progetti speciali. “Sai qual è l’unica iniziativa straordinaria che ho preso?” Gli ha chiesto la fede un giorno. È ora di rimuovere il Senette
Passo molto tempo a lavorare su me stesso e lo yoga è una parte importante di questo, ma ho sempre fatto molte analisi critiche. Quando ero più giovane, ero piuttosto geloso, ed era un brutto tipo di gelosia. Ora, sono una persona molto più calma. È uno dei miei punti di forza perché sono un collezionista spontaneo di confessioni di persone che conosco e anche di sconosciuti.
Molte persone si sentono a proprio agio quando sono con me. Come perfezionista, esigo molto da me stesso e dagli altri, specialmente quelli a cui tengo di più, quindi non è semplice essere nessuna di queste cose per me.
“Cambia lavoro” è la prima cosa che mi viene in mente quando mi viene chiesto un consiglio. Tuttavia, il giornalismo è una professione adorabile, ma ora è estinto. Non è più necessario essere giornalisti per avere accesso alle informazioni che abbiamo raccolto. La mia raccomandazione è di continuare a scrivere in un’area di interesse diversa.
Non c’è dubbio che siamo nel mezzo di un periodo di crisi, e questa è chiaramente una provocazione. Se ti sei mai chiesto cosa significa “crisi” in latino, troverai la risposta nella sua etimologia: “crisi”. L’intenzionalità a volte è associata all’azione, ma non lo è sempre. L’anima parla per immagini più che per parole, ed è possibile separarsi dal flusso costante della mente che oscura questa comunicazione.
Molte persone stanno lavorando su se stesse per capire cosa vogliono ottenere con le loro vite, come vogliono relazionarsi con gli altri e come vogliono relazionarsi tra loro e come raggiungere la pace in questo periodo di crisi. la presentazione di ieri del DAIMON DI SELENE CALLONI WILLIAMS, SCOPRI LA TUA SPIRIT GUIDA E GUARISCI CON I MITI alla libreria Rizzoli in Galleria di Milano.
Abbiamo parlato con Francesca Senette a marzo 2020 per la rivista Ripettore n.6 (clicca per leggere e vai a pagina 8). Francesca era la maestra di cerimonie. Nel cortile della biblioteca si vedeva una grande folla di persone. “immagine” non è un caso: l’anima parla con le immagini, mentre la nostra mente parla con l’arguziah parole..
Quando si parla di eudaimonia, di solito la pensiamo nei termini del tipo di felicità che molti life coach propugnano, ma la intendiamo nel senso di realizzare la propria vocazione e ricongiungerci ad essa: ricominciare a sentire la voce del daimon, la nostra vocazione , per cosa siamo venuti qui. Troverai il link a una video intervista che ho fatto con l’autore, che mi ha permesso di riflettere sui recenti sviluppi.

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Giovanni Allevi Malattia Mieloma – Il pianista, compositore, scrittore e direttore d’orchestra ha deciso di essere aperto riguardo alla sua condizione. È nato ad Ascoli Piceno, nelle Marche. Molte altre celebrità, per scelta personale o per contribuire alla lotta contro lo stigma sociale, hanno recentemente preso la stessa decisione.
Allevi non racconta solo la storia della malattia, ma fornisce anche indicazioni utili. Come molte altre celebrità, Giovanni Allevi ha deciso di parlare apertamente della sua malattia con i suoi fan nel tentativo di combattere lo stigma associato ad una condizione di salute cronica. Giovanni Allevi ha smentito le voci postando una sua foto sorridente con un po’ di spensierata ironia.
Dato che ognuno sceglie le proprie azioni inseguendo il proprio senso di benessere, è giusto dire che qualsiasi strategia per affrontare la malattia è legittima e doverosa. Il pianista, compositore, scrittore e direttore d’orchestra marchigiano ha utilizzato nelle ultime ore i social media per sfatare l’ennesima bufala sulla sua morte. Per parafrasare: “Se leggi che sono morto, è una bufala: sono decisamente vivo”.
Negli ultimi anni è diventato sempre più comune che emergano messaggi online e voci secondo cui Allevi è morto. L’ultimo episodio è avvenuto proprio ieri, 13 luglio, e ha spinto il pianista e compositore a rilasciare un chiarimento pubblico sotto forma di foto e messaggio di rassicurazione, carico della levità, dell’ottimismo e dell’entusiasmo che da sempre contraddistinguono Giovanni Allevi.
Puoi stare certo che sono vivissimo e che non mi sono mai goduto la vita più di adesso, nonostante tu possa aver letto un falso sulla mia morte nelle ultime ore. “A presto, Giovanni” lo aveva detto su Instagram qualche ora fa. La musica è sempre stata una compagna nella mia battaglia contro i miei demoni, e ne sono grato. Scusate, ma per questa volta dovrò lasciare il palco.
Il 18 giugno 2022 Giovanni Allevi annuncia che gli è stato diagnosticato un tumore. Il pianista ha detto sui social: “Non giriamo intorno al can per l’aia, mi è stata diagnosticata una neoplasia dal suono dolce: il mieloma, ma non per questo meno sinistro. L’idea di far del male a chi mi è più vicino e a chi mi sta vicino” guardarmi è ciò che mi dà più ansia.
Il compositore di Ascoli Piceno ha fornito nell’ultimo anno numerosi aggiornamenti sui social riguardanti il suo stato di salute. La settimana scorsa, il 7 luglio 2023, Allevi è stata fotografata con un gattino in uno dei post più recenti. Gli effetti del tumore che ha colpito Giovanni Allevi sono evidenti.
I fan hanno risposto con amore travolgente da quando il compositore ha rivelato queste informazioni personali e sono rimasti al suo fianco durante ogni fase della malattia. Circolarono numerose bufale sulla scomparsa di Allevi, tutte subito sfatate. nonostante la continua lotta alle fake news: il musicista ha dovuto rinviare una tournée già l’estate scorsa per potersi concentrare sulla cura.
“Medito regolarmente come mezzo per affrontare la sofferenza. Per iniziare, voglio esprimere il mio apprezzamento per l’universo. Quando il mio ego si è completamente dissipato e non mi rimane altro che il respiro, mi fermo. Rimango in contatto con il Dio Tutto indiviso, eterno, sempre benedetto della Natura, che è il Logos di tutte le cose, grazie al gattino, dio venerato dagli antichi egizi.
Giovanni Allevi aveva già utilizzato i social per diffondere informazioni sulla sua malattia in occasione del suo compleanno, qualche mese prima, il 9 aprile: “Pasqua è il giorno della Gli ultimi esami sono andati bene, e sono felice di comunicarlo. Un debole e “disorganizzato” ma gioioso #GiovanniAllevi manda i suoi migliori auguri.
Inoltre, Allevi ha rivelato la gravità del suo stato di salute nel febbraio del 2023: “Come sto? Il mieloma ha causato numerose fratture ossee in tutto il corpo, in particolare alle vertebre; alcune di queste fratture sono inoperabili e probabilmente mi causeranno dolori alla schiena. Il resto della mia vita. Ho pensieri contrastanti sul brillante pianista e sui suoi adoranti ammiratori.
Il mieloma multiplo, il tumore di cui soffre Giovanni Allevi, è un tumore che attacca un tipo specifico di cellule del midollo osseo chiamate plasmacellule. La normale funzione delle plasmacellule è generare anticorpi che possano combattere le infezioni. Secondo le statistiche AIRC, questa patologia rappresenta in Italia l’1,6% delle diagnosi di tumore maschile e l’1,5% di quella femminile.
A causa del tumore, la proliferazione di queste cellule è fuori controllo, portando ad un sostanziale accumulo nel midollo osseo e in altre parti del corpo. Il danno agli organi e ai tessuti dovuto a questo accumulo ha ripercussioni complesse. Gli antichi greci avevano un detto che diceva più o meno: “Possiedo il dolore ma non ne sono posseduto”, che mi ha fatto riflettere su cosa significhi combattere.
Dolore alle ossa,soprattutto nella schiena, nelle anche e nei fianchi, e la fragilità delle ossa stesse sono segni classici di questa malattia. Livelli elevati di calcio nel sangue sono stati collegati al disorientamento mentale e all’affaticamento fisico nei pazienti con mieloma multiplo. La ricerca della realizzazione estetica di Giovanni Allevi continua nonostante la malattia.
Dopo la diagnosi di mieloma, il pianista ha scattato un ritratto altamente provocatorio mentre si sottoponeva a una cura. Fotografata dalla finestra dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano mentre il sole tramontava. Un bagliore caldo, distorto dal materiale della borsa e dal liquido all’interno, che avrebbe potuto essere dipinto.
“È uno spettacolo terrificante, ma i colori del cielo al tramonto con cui si fonde creano una bellezza che non voglio dimenticare”, ha detto. La grazia nascosta nella bruttezza della malattia e la promessa della sua cura, il tutto racchiuso in un unico sacchetto di plastica. Nel giro di poche ore, l’immagine ha raccolto oltre 7.000 “Mi piace” su Twitter e oltre 1.000 commenti su Instagram.

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Simone Ceresani – Simone Maria Ceresani è oggetto di indagine penale. Tra le 28 vittime delle violenze soprannominate dai media “lo stupro di Capodanno” c’era il nipote di Ciriaco De Mita, che si trovava nella villa di Primavalle la notte di Capodanno 2021. Il lockdown è stato trascorso tra alcol, cocaina, narcotici psicoattivi, e cannabis con loro.
Simone Maria Ceresani, nipote dell’ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita, è uno dei testimoni del caso di stupro di Capodanno a Roma chiamato a testimoniare nel caso. Era presente anche lui alla festa di via del Podere Fiume a Primavalle quando una ragazza minorenne, figlia di un diplomatico spagnolo, ha denunciato abusi sessuali di gruppo, ma al momento non è indagato. Di conseguenza, cinque persone sono state arrestate e altri tre ragazzi sono stati posti agli arresti a scopo precauzionale.
Cristiano e Simona De Mita, la figlia dell’ex presidente del Consiglio, sono gli orgogliosi genitori di Ceresani. Lorenzo Fontana, calciatore leghista, aveva il padre a capo del suo gabinetto. L’ufficio legislativo è presieduto da Maria Elena Boschi. Tuttavia, fonti legali affermano che non ha nulla a che fare con lo scandalo.
Secondo Ceresani, durante la celebrazione, qualcuno gli ha brandito una pistola. L’interessato ha respinto la situazione, sostenendo di non avere con sé armi da fuoco al momento del colloquio. Le persone che c’erano, compreso Ceresani, dicono però che ha giocato un ruolo diverso. Lui o lei ha portato alcuni dei narcotici che aveva preso prima durante la notte. Secondo le carte dell’inchiesta riportate dall’edizione italiana di Repubblica, accusato di uso di cocaina.
Ma non gliela avrebbe data a meno che non avesse chiesto a uno degli altri uomini alla festa, e poi solo per un euro. Al contrario, alcune delle donne Parioli presenti alla festa dicono tutt’altra cosa: “Allora, ora ti dico la verità: so che Simone ha portato la cocaina. “Sono sicura che sia vero”, ha detto. gli ho dato 27 euro in cambio della cocaina che ho ottenuto per lui. A $ 80 al grammo, questa sostanza è piuttosto costosa. Ci sono tre parti.
Alcuni dicono addirittura che abbia portato con sé della marijuana durante il suo viaggio. Poiché sembrava troppo grande per la festa dei bambini, ho chiesto la sua età. Secondo Repubblica, i magistrati sono riusciti a ricostruire il giovane accusato di “soffiare” l’arma con i magistrati.
“Vuoi vedere le scartoffie?” Ceresani ha risposto. Poi di nuovo, sono arrabbiato. Quando ti disconnetto dalla tua testa, cosa stai facendo a pija pe na guard? Questo gli ho detto», ricorda il giovane. Le testimonianze di altre persone, invece, sono incentrate sull’evento stesso.
Un’indagine su Flavio Ralli, 19 anni, insieme a Patrizio Ranieri e Claudio Nardinocchi, lo ha ritenuto innocente. Cosa è successo alla mia vita? Sono stato licenziato per averlo pizzicato”. “Se fosse stata malata, l’avrei aiutata”, ha ammesso alla polizia. Ralli è indagato anche per aver costretto la sua ragazza, anche lei minorenne, a rimanere incinta con mezzi di un accordo con tre genitori No, non ho preso nessuna droga quella notte.
Quando sono nato, ero fatto di canne. E non ho abusato di nessuno. Threesome’: Sono stato invitato a unirmi al gruppo. Secondo lui, non ha assistito ad alcuno stupro. Secondo le indiscrezioni, Ralli ha espresso in maniera sentita la sua ammirazione per Ranieri.
Più specifica è la dichiarazione di un 14enne sospettato di portare Rivotril al partito: «Non ci sono stati scontri. Non c’è dubbio nella mente di nessuno che fosse sveglia e consapevole alla festa quella notte.” Ogni singola cosa che afferma di aver fatto è falsa. “Le droghe, la cocaina e il Rivotril di cui stiamo parlando non c’erano”, si dice figlia adolescente di un avvocato. La madre sorride e annuisce. Ai Carabinieri è stata informata “la verità: la sua cocaina è stata portata” dalla figlia della soubrette e il fidanzato da una sua amica.
Le è stato consegnato il suo Rivotril. Stupro di Capodanno a Primavalle: anche la figlia di una soubrette è stata indagata per spaccio di droga all’epoca dei fatti perché minorenne. La Repubblica sostiene nella sua versione online che ora dovrebbe essere confermata una voce che circola da mesi ma mai provata: la figlia di una soubrette è una delle sospettate dello stupro di Capodanno a Primavalle.
Spacciatrice minorenne, sarebbe stata definita “pariolina”, perché aveva appena 17 anni quando fu sorpresa a spacciare droga in una villa di via Podere Fiume. Si fa chiamare “Il pugile” nella chat “Aimone”, dove i carabinieri potrebbero aver scoperto chat sull’acquisto di droga. I suoi amici.
Alla celebrazione erano presenti la ragazza e il suo fidanzato, Simone Ceresani, nipote dell’ex presidente del Consiglio Cirioco De Mita. Inoltre, la Procura di Roma sta indagando sull’adolescente per presunto traffico di stupefacenti. Rivotril è stato trovato nel portafoglio di un quattordicenne, il più giovane di tre ragazzi indagati per possesso di droga.
La villa di Primavalle è stata gremita a Capodanno 2020 con una folla eterogenea di individui per lo più estremamente giovani. Bianca è stata violentata all’età di 16 anni e si sta ancora riprendendo dal suo calvario. Patrizio Ranieri, il capo della sua banda accusato di averla violentata insieme ad altri quattro ragazzi, è attualmente sotto processo per un’accusa di stupro di cui ha appena appreso.
I partecipanti alla festa si sono riuniti non solo per disobbedire alle leggi anti-Covid, ma anche per concedersi una notte di alcolismo eccessivo e uso di droghe. La sera prima della festa, 31 dicembre 2020, scriveva alle amiche in una chat, come riporta Repubblica: “Cerco droga”.

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Altezza Lucio Dalla – Il cantautore-attore italiano Lucio Dalla. Uno dei cantautori italiani più significativi e lungimiranti, era un musicista jazz con una vasta formazione. Nella sua incessante ricerca di ispirazione, si è dilettato in un’ampia varietà di stili musicali, esibendosi in duetto con numerosi musicisti famosi sia in patria che all’estero. Anche se potrebbe aver iniziato solo come compositore.
quando è cresciuto si è reso conto che poteva anche scrivere i testi delle sue canzoni. Ha trascorso i suoi cinquant’anni di carriera suonando pianoforte, sassofono e clarinetto, gli ultimi due dei quali ha imparato a suonare in giovane età. Dall’era beat alla sperimentazione ritmica e musicale fino alla scrittura di canzoni che va oltre l’opera e la musica lirica, la sua produzione creativa ha visto molte iterazioni.
Era anche noto come scrittore; molte delle sue canzoni sono state rese popolari nelle traduzioni in altre lingue. Attore, musicista, cantante e compositore italiano Lucio Dalla. Uno dei migliori cantautori italiani, è un musicista di formazione jazz. Ha sperimentato diversi stili musicali e lavorato con una vasta gamma di artisti, da Francesco De Gregori e Mina a Gianni Morandi e Luciano Pavarotti e Zucchero e Gigi D’Alessio e Sting.
All’inizio era solo un autore della musica, ma quando è cresciuto si è reso conto di essere anche un paroliere e autore dei suoi testi. Dall’inizio della sua carriera lunga mezzo secolo, si è sempre esibito al pianoforte, al sassofono e al clarinetto. Dall'”era beat” alla “sperimentazione ritmica e musicale” alla “canzone d’autore”, la sua produzione creativa ha attraversato una serie di fasi distinte.
La sua musica è popolare in molti paesi diversi e molte delle sue canzoni sono state tradotte e trasformate in successi internazionali in altre lingue. Caruso è una delle canzoni italiane più conosciute al di fuori dell’Italia e ha venduto oltre 38 milioni di copie in tutto il mondo. La sua carriera musicale può essere scomposta in quattro fasi distinte: “le origini jazzistiche e le varie partecipazioni a Sanremo”.
“la collaborazione con Roversi”, “la maturità artistica” e la “fase pop” degli ultimi anni, con incursioni in ambienti più classici e stili accademici intervallati ovunque. Lucio Dalla è venuto al mondo il 4 marzo 1943, a Bologna. Nato a Bologna da Giuseppe Dalla, direttore del locale circolo di tiro al piattello, e Jole Melotti, modista e casalinga la cui immagine apparirà sulla copertina del suo prossimo album, Cambio, ha trascorso lì i suoi primi anni.
Dopo la morte del padre di cancro nel 1950, la madre decide di mandarlo al Collegio Vescovile Pio X di Treviso, dove trascorre gli anni delle scuole elementari e inizia a partecipare a produzioni scolastiche. Nelle interviste rilasciate nei primi anni ’80, Dalla riprenderà il tema della morte del padre: A me stesso, con compassione e gentilezza, mi dicevo: “Da oggi sei proprio come un cane di profondo benessere.
Fu nei primi anni ’50 che il giovane Lucio Dalla iniziò lo studio della fisarmonica grazie agli insegnamenti dello zio Ariodante, apprezzato cantore di canzoni melodiche negli anni ’40 e ’50. Proprio a questo proposito Dalla ha parlato a lungo di come sua madre fosse convinta che fosse geneticamente portato per il palcoscenico, nonostante la sua determinazione a intraprendere la carriera musicale.
«Avevo undici anni quando mia madre, una donna strana, una stilista che non sapeva mettere un bottone, mi portò in un istituto psicotecnico di Bologna per un test sulle mie attitudini: risultò che ero un mezzo deficiente». Ha spiegato di aver potuto recarsi a Roma all’età di quindici anni perché sua madre aveva un “forte sospetto” che fosse un genio. Conclusi gli anni di studio richiesti.
L’artista ricorderà che, da bambino, “andavo male a scuola, preferivo andare in giro a suonare. Facevo musica a Roma quando avevo diciassette anni. Fu in questo periodo che incontrò il grande trombettista americano Chet Baker. Anche se Lucio è ancora un ragazzino, è già un virtuoso del clarinetto, e viene invitato a suonare con il famoso jazzista, che all’epoca risiedeva a Bologna.
Tornato nella sua città natale, Bologna, ha scoperto il jazz da giovane. Il suo clarinetto è stato un regalo di Walter Fantuzzi, il marito del socio in affari di sua madre alla sartoria. Il giovane Lucio diventa così un musicista autodidatta che suona in formazioni amatoriali locali. Entra a far parte di un gruppo jazz bolognese come clarinettista chiamato Rheno Dixieland Band, dove conosce il futuro regista Pupi Avati.
In un saggio intitolato “Gli occhi di Lucio”, l’artista ricorda la sua riluttanza ad ascoltare la musica popolare: “perché ero un jazzista sorprendentemente bravo già a quindici, sedici anni”, disse con nostalgia, ripensando ai tempi in cui aveva inceppato con il leggendario trombettista. Più tardi nella sua carriera, il giovane Dalla lo avrebbe fatto esibirsi in duo con grandi del jazz come Bud Powell, Charles Mingus ed Eric Dolphy.
Manfredonia, in Puglia, è stato il primo luogo in cui l’artista si è recato in vacanza perché è lì che sua madre doveva recarsi per lavoro. Alcuni clienti delle Isole Tremiti, inoltre, premiano la madre con una casa nell’arcipelago per vari lavori di sartoria. Dopo la sua scomparsa, il Teatro Comunale di Manfredonia fu ribattezzato in suo onore e all’ingresso campeggia un busto a grandezza naturale di Dalla.
con incise le parole che pronunciò nel suo ultimo viaggio in città: “Mi sento profondamente manfredoniano”. Il musicista non solo trascorreva le sue estati alle Tremiti, ma apriva anche uno studio di registrazione. Dalla inizierà la carriera accademica in ragioneria per poi passare al liceo classico e poi al liceo linguistico. necessario per un corretta lettura dell’esistenza”, ho scritto prima.

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Caterina Ventura Genitori Biologici -Caterina fu felicissima di entrare nella vita di Simona Ventura, con la quale strinse subito un intimo legame. Simona Ventura era una donna completa nel 2006: era già madre di due figli e ha avuto una vita che ha diviso furiosamente tra doveri professionali e cura della famiglia. In quello stesso momento Simona è entrata in contatto con la vita di una giovanissima Caterina, nata solo poche settimane prima: la piccolina era figlia di un suo parente, ma non poteva prendersi cura di lei.
In un solo secondo, la compassionevole conduttrice ha deciso di adottarla e diventare la sua madre fittizia. Nonostante i suoi impegni, il tumultuoso ambiente familiare mentre si preparava a divorziare da Stefano e le previste sfide burocratiche dell’affidamento, Caterina divenne parte integrante della vita di Simona. La custodia è stata inizialmente concessa per due anni, in seguito è stata prorogata per altri due anni. Simona alimenta il desiderio di prendersi cura di Caterina per il resto della sua vita e, di conseguenza, chiede e riceve che l’affidamento si trasformi prima in affido sine die, o senza termine, e poi in una vera e propria adozione, che è stato completato nel 2014.
Simona Ventura ha affermato più volte che è stato difficile convincere la madre biologica della bambina che non aveva intenzione di sostituirla o di interrompere il rapporto di Caterina con la sua vera madre. La conduttrice è sempre stata affascinata dall’obiettivo di tutelare legalmente la giovane assegnandole un cognome. Caterina è di fatto diventata la sorella minore di Niccol e Giacomo, figli naturali di Niccol e Giacomo dal matrimonio di Stefano Bettarini.
I due ragazzi adorano la sorella adottiva e fanno di tutto per proteggerla, trattandola come una principessa. Nonostante quello che suggerisce il nostro titolo, la bella Simona Ventura non aspetta un bambino, ma una formale conferma di ciò che già sappiamo da anni. Simona Ventura trabocca di gioia da tutti i pori nelle pagine del settimanale Gente, dichiarando che ora può proclamare a gran voce di avere una figlia. Caterina, sua figlia, sua parente, con la quale ha avuto l’affidamento temporaneo fin da piccola, è sempre la bambina in questione.
Ora che le condizioni di Caterina si sono calmate, la Ventura potrebbe annunciare di avere una terza figlia, oltre a Giacomo e Nicol, che condivide con l’ex marito Stefano Bettarini, grazie al successo delle operazioni di adozione. “Mio parente e mi è sembrato naturale allungare la mano e dire che me ne sarei occupato io”, esordisce la bella Simona, fresca di una perfetta forma fisica ritrovata grazie alla dieta, in compagnia della stessa Caterina e della madre Anna , che le è sempre stato vicino in questa scelta di prendersi cura della bambina: “il mio parente e mi è sembrato naturale allungare la mano e dire che me ne sarei occupato io” – esordisce la bella Simona, fresca di ritrovare la perfetta forma fisica
“Era il 2006, e le mie giornate erano scandite da ritmi davvero duri”, ricorda la conduttrice, aggiungendo che non è stato facile per lei decidere di accudire una bambina di punto in bianco. Ho sempre lavorato, divorziato e responsabile di due figli. La vita mi sembrava già così piena. Mi sono sbagliato. È solo ora, quando siamo tutti insieme, che è completo.
“Caterina è un dono, una sorpresa di vita.” «Mi è stata affidata in affidamento per due anni, poi per altri due, sottoponendomi sempre a continui controlli da parte degli assistenti sociali», racconta Simona Ventura, orgogliosa della decisione presa e del lungo cammino che ha dovuto fare per poter dire oggi che ha, in effetti, un’altra figlia. Poi c’è stata la “detenzione a tempo indeterminato”. Ventura, tuttavia, era insoddisfatta di quest’ultima soluzione e ha fatto di tutto per realizzare la sua vera adozione: “Non si trattava semplicemente di aggiungere il mio cognome al suo, si trattava di proteggerla dal punto di vista legale”. È stata una strada impegnativa perché ho dovuto spiegare alla famiglia biologica di Caterina che non volevo portare loro nulla e mi preoccupavo semplicemente del benessere del bambino”.
In questo senso, come sono i rapporti tra genitori biologici e figli? “Il suo padre biologico lo vede quotidianamente. La accompagno e loro due trascorrono del tempo di qualità insieme. Sua madre non l’ha mai incontrata, ma parlano al telefono di lei. Non l’ha ancora vista, ma accadrà”, dice Ventura, aggiungendo che non mentirebbe mai a un bambino sulle circostanze della sua famiglia e che di conseguenza conosce ogni pezzo della sua narrativa. Nonostante quello che suggerisce il nostro titolo, non c’è possibilità che la bella Simona Ventura rimanga incinta; piuttosto, questa è semplicemente una prova legale di ciò che sappiamo da alcuni anni.
Simona Ventura compare sulle pagine del settimanale People, traboccante di gioia da ogni poro mentre dichiara di poter ora dire ad alta voce di avere una figlia. Caterina, sua figlia, è sempre la bambina in questione. Caterina è un membro della sua famiglia allargata che è stata ad intermittenzatenacemente accudito dalla madre fin da bambina. Le cose si sono calmate per Caterina a questo punto e, a seguito di processi di adozione di successo, Ventura può ora vantare una terza figlia, oltre a Giacomo e Nicol, entrambi papà dell’ex marito Stefano Bettarini.
In compagnia di Caterina e della madre Anna , che ha sempre sostenuto la sua decisione di prendersi cura del bambino, la futura presentatrice di Miss Italia 2014, che ha voluto raccontare tutto a tutti, è colei che lo ha fatto: “È stato naturale per me allungare la mano e dire che lo avrei fatto abbi cura di te”, aggiunge Simona, che è tornata da poco alla forma fisica ideale dopo aver seguito la dieta.

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Giovanna Ralli Famiglia – Giovanna Ralli, un’attrice italiana, è nota per i suoi ruoli in film e televisione. Il film è stato diretto da alcuni dei più grandi registi italiani, tra cui Mario Monicelli, Ettore Scola, Roberto Rossellini e Vittorio De Sica, e interpretato da Vittorio Gassman, Aldo Fabrizi, Tot, Nino Manfredi, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni e Renato Pozzetto . Per il suo lavoro ha vinto quattro David di Donatello e due Nastri d’Argento.
Nata nella famosa zona di Testaccio a Roma, ha iniziato a lavorare come attrice alla tenera età di sei anni per sostenere la sua famiglia durante la guerra. La Maestrina di Giorgio Bianchi e Bambini che ci guardano di Vittorio De Sica. Per la sua bellezza, Lei Miss Sorrentino Lazio, vince il premio di bellezza all’età di quindici anni e compare come comparsa e generica per Alberto Lattuada e Federico Fellini in Variety Lights, oltre che in Signori in carrozza! Secondo Luigi Zampa,
Un antenato del clan Passaguai Durante il periodo di Aldo Fabrizi nelle ricchezze della famiglia, papà diventa madre. A causa del suo forte accento romano, viene spesso doppiata e raramente viene elencata nelle locandine dei film durante questo periodo di tempo. La sua carriera prenderà però una svolta importante a metà degli anni ’50, quando incontra lo sceneggiatore triestino Sergio Amideiand, al quale sarà emotivamente legato per il resto della sua vita. Anche sua sorella maggiore, Patrizia Lari, è apparsa sul grande schermo alla fine degli anni Quaranta e, sebbene sia apparsa in ruoli minori, ha avuto una carriera di successo fino al 1957.
Pochi mesi dopo questa introduzione, Ralli viene scritturato in due film di Roberto Rossellini; nel primo appare in un ruolo secondario, mentre nel secondo recita come protagonista. Ricordando i primi lavori neorealisti del loro regista, entrambi i film hanno ricevuto vari gradi di plauso dalla critica.
Rossellini la dirige ancora una volta nel 1961 per il film patriottico Viva l’Italia. Al botteghino, Il nemico di mia moglie (1959) di Gianni Puccini, Costa Azzurra di Vittorio Sala e Nel bluiatura di blu (1960) di Piero Tellini e Domenico Modugno sono i suoi film più apprezzati di quel periodo.
I film di Carmine Gallone Carmen di Trastevere e La monaca di Monza, ma anche Liolà di Alessandro Blasetti e Se ci permetti di parlare di donne di Ettore Scola, fanno risorgere la carriera di Ralli nel 1964, quando recita in La vita agra e nel terzo episodio di Se tu permetteteci di parlare di donne con Ugo Tognazzi.
Nello stesso anno, ha ottenuto il suo primo Nastro d’argento come migliore attrice protagonista per il suo ruolo tragico e, all’epoca, piuttosto unico e audace come la lesbica Piera nel film drammatico di Paolo Spinola The Escape. La sua fama all’epoca la rese necessaria per recitare in alcuni spot televisivi.
Quando il regista Blake Edwards la vide nel film Scola del 1964, la invitò a rimanere a Los Angeles per almeno otto mesi e la esortò a intraprendere una seconda carriera a Hollywood, come fecero negli anni Sessanta diverse famose attrici italiane. Virna Lisi era lì per dare supporto morale a Ralli durante questo periodo.
Fa il suo debutto cinematografico americano nella commedia di guerra di Edwards Papà, ma cosa hai fatto in guerra?, in cui interpreta la vivace siciliana Rosa Romano al fianco di James Coburn e del suo connazionale Sergio Fantoni. Michael Caine, il suo co-protagonista nella produzione britannica False Step di Bryan Forbes, ha avuto una relazione con lei durante questo periodo.
Dopo aver recitato al fianco di George Peppard e Raf Vallone nel film 4 di Paul Wendkos del 1970 per Cordoba, Ralli decide di interrompere il suo non così brillante intermezzo in Europa e concentrare la sua carriera in Italia. Quando Giancarlo Giannini l’ha affiancata in Una prostituta al servizio del pubblico e secondo le leggi dello Stato di Italo Zingarelli, è stata nominata ai Nastri d’Argento come migliore attrice.
Di conseguenza, si era già cimentata nell’allora popolare genere western italiano ne Il mercenario di Sergio Corbucci nel 1968 con Franco Nero, e l’anno successivo recitò con Silvano Tranquilli e Carla Gravina in un altro film di Spinola, Il Donna invisibile.
In seguito è apparso in film “a cassetta” più leggeri e più seri, come Ad adorare Ofelia di Flavio Mogherini (1974) e Di che sign sei? di Sergio Corbucci Colpita da un improvviso benessere è invece Carlo Ponti, un film che ha molto interessato l’attrice romana e che è uscito nel 1975 da Franco Giraldi. Appare poi nella sensuale commedia italiana di Sergio Martino 40 gradi all’ombra del lenzuolo, che all’epoca era molto popolare.
Dopo una lunga carriera, posa nuda anche per Playboy, nota rivista per adulti, grazie alla sua capacità di adattamento ai nuovi tempi e alle rivoluzioni culturali degli anni ’60. Recitando con Ugo Tognazzi ancora una volta nel film in costume del 1980 Arrivano I bersaglieri di Luigi Magni, torna sul grande schermo.
Di conseguenza, tornerà a interpretare la popolana romana, un ruolo per cui è stata ben nota dall’inizio della sua carriera. Al momento della sua morte nel 2013, era madal 1977 si rivolge all’avvocato Ettore Boschi. Nel 1977 è ancora diretta da Garinei e Giovannini in Un anno alla stessa ora in teatro.
Pasquale Festa Campanile e Tomas Milian hanno recitato in Manolesta all’inizio degli anni ’80, ma in assenza di altri progetti degni di nota, ha deciso di prendersi una pausa dall’industria; torna sul grande schermo nel 1990 con Verso sera, film in cui si ritrova con l’ex compagno Marcello Mastroianni, e che le vale un’altra nomination ai Nastri d’argento l’anno successivo.
Il 31 marzo 2014 le sarà conferito il premio alla carriera Anna Magnani. Durante il Taormina Film Festival del 15 giugno 2015, Ralli, ospite a ricevere il Premio alla carriera per la sua lunga e illustre carriera, ha annunciato la sua intenzione di ritirarsi dalla recitazione.

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Carmen Lasorella Giornalista Malattia – Carmen Lasorella, giornalista ed emittente televisiva italiana, è nata il 28 febbraio 1955 a Matera. La sua carriera legale inizia dopo essersi laureata in giornalismo all’Università La Sapienza di Roma, per poi lavorare al Radiocor e all’ANSA come giornalista di economia, politica e cultura. Arriva in Rai nel 1987 dopo anni di formazione.
Il Tg2 delle 13:00 è una delle trasmissioni più seguite della Rai, di cui è lei la responsabile. Per dieci anni ha lavorato come giornalista di guerra per un giornale. È sopravvissuta a un agguato in Somalia nel 1995, a differenza del suo collega Marcello Palmisano,
ucciso nell’attacco. Nel corso degli anni ha continuato a produrre relazioni sui problemi in Africa, Medio Oriente e Asia. Vicedirettore e responsabile delle relazioni esterne della Rai dal 1996, continua a scrivere programmi TV sia per Rai 1 che per Rai 2, dove è stata assunta nel 1996.
Ricordiamo così Politistrojka, Rinascimento, Tg2 Dossier Night, la lotta agli aiuti in Europa, Cliché e la sfida di Hong Kong. “The Lakes of Blood”, “Abraham’s Dream”, “PrimaDonna” e “Home Visits” Ha servito come direttore generale e editoriale di San Marino RTV dal 2008 al 2012,
dopo aver servito a Berlino dal 1999 al 2003. È stata eletta presidente di RaiNet il 24 aprile 2013. A causa dell’arduo programma di lavoro della giornalista, poco si sapeva della sua vita personale prima del 2012. Il 2012 invece è stata una storia diversa.
Come previsto, si è sposata con Giuseppe Falegnami quando aveva 57 anni. Sabaudia è stata la location della cerimonia. Finché non hanno figli, stanno bene. Non si sa dove si trovi Carmen Lasorella. In molti se lo chiedono perché il giornalista ed ex conduttore del Tg2 qualche anno fa era
talmente amato che le imitazioni sono state numerose. E’ scomparsa dai telegiornali della Rai oggi, all’età di 60 anni, in seguito all’agguato in Somalia che ha causato la morte del suo operatore televisivo.
Al momento sta promuovendo il suo primo libro, “Green and Saffron”, in cui racconta la storia della protesta dei monaci buddisti birmani contro il governo militare e l’eventuale vittoria di Aung San Suu Kyi. Nel libro, descrive una esperimento di corrispondenza virtuale che ha condotto con i monaci buddisti che protestavano contro un regime in Birmania, incluso un ritracciamento del loro lungo incontro con la leader Aung San Suu Kyi.
Secondo la vincitrice del Premio Nobel per la Pace, “In verità, dopo un lungo periodo di successi, un evento orribile e la sua voglia di provare qualcosa di nuovo l’hanno portata ad allontanarsi dalla televisione. Carmen Lasorella è stata una delle più importanti conduttrici Rai prima di essere costretta a dimettersi dopo un evento orribile, sulla scia dell’incidente, ora deve fare i conti con qualcos’altro, qualcosa che non tutti sarebbero stati in grado di fare subito, nonostante la sua forza di volontà e determinazione.
La studentessa di giurisprudenza ha conseguito la laurea in giurisprudenza in giovane età. Quando è arrivata per la prima volta in Rai nel 1979, si è concentrata sull’economia. Con il progredire della sua carriera, è passata dall’essere conduttrice del Tg2 a corrispondente speciale nelle zone ad alto rischio. Il teleoperatore che lavorava con lei, Marcello Palmisano, è purtroppo rimasto ucciso in un attacco terroristico in Somalia, ma è riuscita a fuggire.
Naturalmente, la giornalista è rimasta sorpresa da ciò che ha dovuto affrontare quando si è verificata l’orribile catastrofe. L’anno successivo, nel 1996, diventa responsabile delle relazioni esterne della Rai, carica che ricopre per un anno. Hai ricoperto diversi incarichi nel corso degli anni, inclusa la gestione delle operazioni dell’azienda italiana in Germania.
A causa di una squalifica professionale che è stata approvata dal tribunale e che le ha permesso di vincere la causa, il rapporto con le recenti attività è terminato. Oggi è un’autrice molto rispettata nel settore dell’editoria. Le proteste dei monaci tibetani in Birmania contro la leader birmana e vincitrice del Premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi sono state vividamente raccontate dal suo lavoro lì.
Quando è stata l’ultima volta che hai sentito parlare di Carmen Lasorella? È un volto noto della televisione italiana, avendo lavorato per i telegiornali Rai, ma è stata costretta al ritiro a causa di un grave infortunio. Cosa ha fatto? Ecco i dettagli che abbiamo raccolto finora.
Come visto su ReadQuotidiano.it: Carmen Lasorella Impossibile dimenticare Carmen Lasorella. La di lei ha avuto una carriera impressionante ed è benvoluta dalla popolazione generale. Milioni di persone la amano per la sua professionalità. Ma è stata costretta a ritirarsi dalla recitazione a seguito di un terribile incidente.
Cosa gli è successo ora che non è più sotto i riflettori? Non ci crederai, ma la sua vita è stata irrevocabilmente alterata a seguito dell’incidente scioccante. Scopriamo di più su cosa sta facendo attualmente come giornalista ed ex conduttrice del Tg2 e vediamo cosa combina in questi giorni. Si è laureata in giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma ed è una nota giornalista. Successivamente ha lavorato per Globo, Radiocor e Ansa, tra le altre società. Sei apparso per la prima volta in Rairadio nel 1979, specializzandosi in economia.
Tuttavia, è famosa soprattutto per il suo lavoro come reporter di politica estera e conduttrice di programmi come TG2Dossier, Against Aids, For Europe, Cliché, The Challenge of Hong Kong, Abraham’s Dream, PrimaDonna e una sfilza di altri programmi serali degni di nota. Quando ha lavorato come conduttrice del Tg2 e inviata speciale in zone ad alto rischio, la sua carriera ha preso una svolta drammatica.
Scopriamo cosa è successo proprio mentre stava lavorando a un incidente catastrofico che l’ha cambiata per sempre. I terroristi hanno attaccato la sua troupe mentre lavoravano come inviati speciali in Somalia nell’anno 1996. Marcello Palmisano, il suo operatore televisivo, è rimasto ucciso in un incidente che alterato profondamente la sua vita.

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Gianni Togni Malattia – Gianni Togni è nato il 7 settembre 1956 a Roma, anche se non si sa più nulla dei suoi primi anni di vita. Non è noto se abbia figli nonostante sia stato sposato dal 1985 al 1996.
Togni ha avuto problemi alla vista nel 1999. La sua disperazione è stata esacerbata dai suoi problemi di salute, ma alla fine ce l’ha fatta. Ha attraversato l’Europa negli anni ’80, fermandosi per esibizioni qua e là.
In una circostanza simile, l’album d’esordio di Gianni Togni, fu pubblicato nel 1975. Luna, pubblicata nell’estate del 1980, ebbe un enorme successo ed è ampiamente considerata una delle canzoni più memorabili della storia della musica leggera italiana. Negli anni successivi Togni registrò altri album, tra cui l’omonimo Gianni Togni del 1983, Le mie strade e Bollettino degli naviganti.
La sua reputazione come uno dei migliori cantautori e cantanti del decennio era forte negli anni ’80. Le note di Gianni Togni riescono a ritrarre magistralmente sentimenti ed emozioni che vanno oltre la sfera del linguaggio, rendendo la sua musica davvero unica. La sua originalità e ingegnosità sono state fonte di ispirazione per molti artisti e musicisti italiani.
Ha trascorso settimane in cima alle classifiche con la sua Luna ed è apparso in innumerevoli programmi televisivi. Dopodiché non siamo riusciti a localizzarlo per un po’. Indaghiamo sulle sue attività attuali. Se sei giovane dentro, dovresti cantare mentre leggi: “E guardo il mondo attraverso un oblò, mi annoio un po’…”
Un giovane dai capelli corvini la cantava al pianoforte, facendo venire i brividi lungo la schiena di quegli adolescenti nostalgici che in fondo si sentono ancora un po’ bambini. L’inizio di qualcosa di grande Togni Gianni è nato intorno all’anno 1955 a Roma. Ha deciso di conseguire una laurea in lettere dopo il diploma di scuola superiore perché voleva diventare uno scrittore.
Già alle elementari scriveva musica insieme al suo amico Guido Morra. Conosce i Pooh tramite il fratello Piero, noto fotografo, mentre studia al Folkstudio di Roma e lavora al suo disco d’esordio. Tuttavia, la canzone esplode e la casa discografica è costretta a chiudere i battenti. L’ispirazione per la sua canzone più famosa in realtà ha avuto origine a Milano.
Incontra abitualmente lo stesso senzatetto sul treno che si riferisce a una donna di nome Anna. Anna era il nome originale di quella che sarebbe diventata Luna. Uscito nel 1980, divenne subito un successo commerciale. Dopo questo enorme successo sono usciti altri blockbuster come Semplice e Giulia.
Verso la fine del decennio sviluppò un profondo amore per i musical e iniziò a lanciare le carriere di cantanti emergenti. Formativo è stato l’incontro con la leggenda dello spettacolo italiano Massimo Ranieri, che ha portato alla realizzazione di un musical e al successivo tour a sostegno del performer. Gli piace ancora scrivere canzoni ed eseguirle, ma non desidera più guadagnarsi da vivere come cantante professionista.
Solo nei sogni estetici del CCCP, che aspira al piano quinquennale e alla stabilità del Patto di Varsavia, sopravvive la gloriosa Unione Sovietica. Tutti gli altri sono generalmente disorientati. Ciò è particolarmente chiaro nella musica di Gianni Togni, un inconsapevole presagio della malattia letale del. Era il 1980 che esce la grande Luna di Gianni Togni, in un album dal titolo lunghissimo.
21° secolo: il nichilismo che all’epoca stava prendendo piede tra una generazione di giovani che avevano perso ogni senso di direzione e scopo nella vita. Permettetemi di usare un’espressione galimbertiana: l’ospite inquieto si presenta inizialmente in una forma passiva, consistente nel vantarsi del nulla e nel tentare solo soluzioni sbagliate ai problemi.
Le canzoni di 883 sono l’unica speranza affinché la generazione futura scopra una vera reazione al nulla. , una possibile risposta. Non a caso, cadrebbe preda di qualche mascalzone che la bombarderà amorosamente, le prometterà incontri che non avverranno mai, e alla fine la rifiuterà con le parole inquietanti: “Vorrei vederti, ma con più leggerezza, direbbe Calvino”.
Un figlio di padre comunista, un coglione emerito che non ha letto niente di più impegnativo di una frase di Calvino attribuita erroneamente, per non parlare delle Lezioni Americane o degli Amori Difficili. Uno che non saprà cosa pensa Calvino di Kundera.Elegante, sofisticato ed energizzante; una descrizione perfetta.
Gianni Togni era ed è ampiamente considerato uno dei migliori cantautori italiani di oggi. Una forza creativa dalle molteplici sfaccettature che raggiunse l’apice della sua fama negli anni ’80 e la cui eredità dura ancora oggi. Il 24 luglio 1956, sotto il segno del Leone, nasce a Roma Gianni Togni. Ha sempre avuto la musica nella sua vita.
Come risultato della popolarità senza precedenti della canzone, Togni ha continuato a creare molti album acclamati dalla critica, tra cui l’omonimo Gianni Togni del 1983 e i successivi Le mie strade e Bollettino degli naviganti. ma ha iniziato la sua carriera professionale come musicista solo nel 1975,quando pubblicò l’album In una condizione simile.
Nello stesso periodo, ha assistito alle esibizioni dei Pooh come fan entusiasta grazie alla sua conoscenza con il produttore del suo primo album, Red Canzian. Chi o cosa è successo a Gianni Togni? Successo con i Luna e non solo: il cantante romano si esibisce ancora oggi. Il suo primo album, In una condizione simile.
fu pubblicato nel 1975, ma non trovò ampio riconoscimento se non qualche anno dopo, quando una sua canzone divenne meritatamente un classico della musica italiana. Il suo primo album, In una condizione simile, fu pubblicato nel 1975, ma non trovò ampio riconoscimento se non qualche anno dopo, quando una sua canzone divenne meritatamente un classico della musica italiana.

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Mariella Milani Data Di Nascita – C’era un’autrice, giornalista e artista italiana di nome Milena Milani. Nasce a Savona nel 1917 e vive in una struttura all’avanguardia per l’epoca al numero 6 di via Quattro Novembre, che si affacciava sugli impianti ferroviari sul fiume Letimbro. Il padre agronomo, Tullio Milani, era originario di Livorno. Anna Antonione, sua madre, è nata e cresciuta a Dogliani. Parigi, Londra, Milano, Firenze e Roma.
Hai affermato in numerose occasioni di essere stata battezzata Milena perché ti avrebbero chiamata “Lenin” se fossi nato maschio. Savona è il luogo in cui Milani termina la sua formazione presso l’Istituto magistrale e si laurea. E poi si è iscritto all’Università La Sapienza di Roma. Dal 1941 insegna poesia come lettrice ai Littorali di Sanremo. Collabora con articoli sull’arte della guerra e la gioventù femminile universitaria tedesca al Guf.
Roma fascista, dove è una presenza viva. Tuttavia, le sue interazioni con Benito Mussolini e il movimento fascista nel suo insieme si sono inasprite dopo che ha iniziato a fare viaggi regolari nella terza sala del Caffè Aragno a Roma. Inoltre, si unisce a un gruppo di studenti guidati da Giuseppe Ungaretti e Corrado Alvaro nell’occupazione di un giornale fascista in via del Tritone. Made in Italy e hai discusso della rapida trasformazione in atto.
Nel 1942 conosce a Roma Filippo Tommaso Marinetti che la nomina “Comandante generale di tutte le donne futuriste d’Italia”. Dopo l’intervento delle SS nel 1943, fuggì a Venezia, dove alla fine si stabilì. Nonostante la disapprovazione della sua famiglia, sposa Carlo Cardazzo, mercante d’arte e collezionista, in questa città nel 1963. Come giornalista sportiva per Il Campione, ha seguito il Giro d’Italia.
Un caso letterario ed editoriale è stato tratto dal suo romanzo La ragazza di nome Giulio, che Longanesi pubblicò negli anni Sessanta. Apparso nel 1964, il libro diventa rapidamente oggetto di dibattito e alla fine viene confiscato; nel 1966, il suo autore e regista, lo scrittore Mario Monti, furono entrambi giudicati colpevoli di aver pubblicato un’opera oscena e condannati a sei mesi di reclusione. dove hai usato i social media come spunto di conversazione
Numerosi intellettuali italiani, a cominciare da Giuseppe Ungaretti, si schierarono in quell’occasione al fianco di Milani che fu poi assolto con formula piena nel processo d’appello del 1967, con il successo realizzato nell’unità poetica dell’opera”. Salvatore La Villa, avvocato, ha difeso Il libro è stato tradotto in molte lingue e ha registrato notevoli vendite, in particolare in Francia, Stati Uniti e Inghilterra, è giunto alla sua quindicesima edizione e nel.
1970 l’adattamento cinematografico del libro, intitolato La ragazza di nome Giulio, è stato rilasciato.Il suo primo ruolo cinematografico è stato in Scusami, sei favorevole o contrario di Alberto Sordi?
Negli anni ’70 risiedeva presso la “Casa di vetro”, un condominio popolare di Albissola Marina situato in via Amilcare Ponchielli. All’epoca frequentava spesso la sede milanese della sua casa editrice, la Rusconi Libri, in via Ercole Oldofredi. Dopo la Rai, sei andato online.
La frase “Milena Milani a Milano” divenne molto usata per scherzo. Nel 1983 esce Io donna e gli altri, la sua storia d’amore di un uomo che parte e di una donna che lo segue mentre la cerca attraverso città e paesaggi. Cresciuta di fronte alla stazione ferroviaria “Letimbro” nell’Ottocento prima di trasferirsi a Roma per frequentare il college, ha combattuto valorosamente per impedirne la demolizione. con i protagonisti del.
Ricordò la sala d’attesa con la stufa a legna e l’enorme specchio, in cui vedeva riflessa la sua faccia da bambino. Milena Milani non è stata solo scrittrice, ma anche pittrice; ha collaborato con Carlo Cardazzo alla Galleria del Naviglio di Milano tra il 1946 e il 1963. Insieme a Lucio Fontana, Milani è stata uno dei membri fondatori della corrente artistica nota come “spazialismo”, e da allora ha contribuito con opere e scritti a mostre collettive dedicate al movimento.
Nel 1965 tiene la sua prima personale alla Galleria l’Argentario di Trento e l’anno successivo al Circolo degli Artisti di Albissola Mare. Espone alla Galleria Regis di Finale Ligure nel 1969, alla Galleria Il Punto di Torino nel 1969, alla Galleria Centro di Vercelli nel 1969; da “Chez Venier” a Cortina d’Ampezzo nel 1970, la Galleria Il Traghetto 2 di Venezia nel 1970, e la Galleria La Fontana di Savona nel 1971.
dalla Galleria Il Salotto di Genova e dalla Galleria Zanini di Roma; e infine, Scattata da Paolo Monti nel 1982, Milena Milani è stupenda. Molti uomini la inseguirono, compreso lo scrittore Alberto Moravia, che alla fine si stabilì con un’altra autrice, Elsa Morante. Nel 1998 Milani installa l’Albero della Memoria in Via dell’Oratorio ad Albissola Marina; è ornata da numerose foglie lignee, ognuna delle quali porta il nome di un artista locale scomparso.
Le edizioni originali dei suoi libri fanno parte di una grande mostra in suo onore che si svolge dal 9 al 24 febbraio 2011 alla Casa delle Letterature di Roma. Milani trascorse i suoi ultimi anni all’Hotel Garden di viale Faraggiana ad Albissola Marina, dove visse le sue prime esperienze artistiche e romantiche nel 1930. Dalla terrazza panoramica dell’albergo, aveva una bella vista sulle sponde del torrente Sansobbia.
Dopo essere venuta a mancare alla clinica “San Paolo”, il suo ultimo desiderio è stato quello di essere sepolta nel cimitero di Albissola. Ha lavorato come reporter d’assalto, inviata speciale, caporedattore, autrice di reportage e autrice di quotidiani per la Rai, dove è stata tra le prime donne a condurre il Tg2. Scrive sull’industria della moda come critico dal 1994, fornendo un’analisi economica, sociologica e di costume dell’industria da New York.

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Deva Cassel Altezza E Peso – Deva Cassel è una splendida giovane modella mediterranea che è diventata famosa non appena ha debuttato nel settore della moda. È tutta colpa dei suoi genitori; è la figlia della sensuale attrice Monica Bellucci e dell’affascinante attore Vincent Cassel, entrambi famosi a pieno titolo. Diamo un’occhiata più da vicino.
Deva Cassel, a diciassette anni, sta diventando sempre più simile a sua madre, una donna incredibilmente splendida e da femme fatale. Come se non bastasse, è la figlia di Monica Bellucci e Vincent Cassel, due delle attrici più belle e seducenti del mondo.
La top model Deva ha una bellezza incredibile che le permette di brillare luminosa e chiara ovunque vada, da Harper’s Bazaar Spagna alla campagna Dolce Rose di Dolce & Gabbana, fino alla copertina di Vogue Italia: può illuminare qualsiasi percorso. È nata Deva Cassel il 12 settembre 2004 a Roma, Italia, sotto il segno della Vergine. Lei ha 17 anni.
È l’affascinante fidanzato di Deva, Luca Salandra, che ha la faccia di una bolla di sapone, lunghi capelli castani e una corporatura mediterranea. È un modello italo-francese che ha già sfilato sulle passerelle della Paris Fashion Week, regalandogli un curriculum impressionante nel settore. Quando la figlia di Monica Bellucci e la sua fidanzata sono arrivate a St. Tropez nell’estate del 2000, ha proposto.
È stato il 12 settembre 2010 a Roma, in Italia, che è nata Leonie Cassel. La piccola principessa, nata sotto il segno zodiacale Vergine nel 1999, ha ora nove anni. È la nipote di Monica Bellucci e Vincent Cassel. Deva Cassel è il nome di sua sorella minore. Leonie è di origine italiana e membro del gruppo etnico/razziale europeo noto come “bianchi”.
Georges Crochon e Louise-Marguerite Fabregue sono i suoi bisnonni. La famiglia Bellucci comprende anche i bisnonni materni Cassel, Sabine Litique, Brunella Briganti e Pasquale Bellucci. Cecile Cassel, Olivia Cassel e Rockin ‘Squat sono rispettivamente le sue zie e i suoi zii.
Deve essere alle elementari, dato che ha solo pochi anni. Anche se non conosciamo il nome della sua scuola, siamo sicuri che ne frequenti una famosa per via della sua fama. In termini di patrimonio netto, è ancora abbastanza giovane a soli 9 anni. Nonostante la sua insoddisfazione per la loro situazione finanziaria, apprezza il reddito dei suoi genitori.
Si dice che Vincent, suo padre, valga 40 milioni di dollari, secondo fonti affidabili. Tutto questo è tuo grazie al tuo lavoro di attore. Allo stesso modo, Monica, sua madre, ha un incredibile patrimonio netto di $ 45 milioni.
Ci sono un certo numero di automobili di fascia alta nei possedimenti di sua madre, tra cui Ferrari 458 Italia, Mercedes Sprinter Van, Audi R8, Lexus LX 470 e MeKedesrBen. È chiaro dalla ricchezza dei suoi genitori che sta vivendo una vita mondana. Una connessione con una bambina di 9 anni come Leonie Cassel è inappropriata per qualcuno della sua età. Tuttavia, quando sarà abbastanza grande, potrà partecipare.
Lui o lei può iniziare una relazione con lei. Attualmente si sta concentrando sulla propria genitorialità. Anche il suo matrimonio è stato tenuto segreto al pubblico. Quando Leonie sarà abbastanza grande per uscire con qualcuno, spero che si apra sulla sua vita personale ai suoi seguaci e al pubblico in generale.
Se ora rivolgiamo la nostra attenzione all’unione dei genitori di sua madre, scopriamo che si sono sposati nel 1999. Nel 1996, durante le riprese di The Apartment, la coppia si è incontrata. Fu dopo quell’incontro che si innamorarono. Pochi anni dopo il 1999, si sono sposati con i rispettivi coniugi. Deva Cassel e Leonie Cassel sono la progenie dei suoi genitori, Deva e Leonie. Tuttavia, la loro relazione è stata di breve durata poiché hanno scelto di rompere nel 2013.
Vincent Kunakey ha sposato Tina Kunakey nel 2018 dopo essersi separato dalla moglie. Tuttavia, sua madre è un genitore solitario che fornisce un’assistenza eccellente per i bambini. Sua madre Monica era stata precedentemente sposata con Claudio Carlos Basso nel 1990 prima di sposare il suo secondo marito, il suo terzo marito. Tuttavia, nel 1994,
hanno divorziato. Leonie Cassel è una donna di dimensioni tipiche, sia per altezza che per peso. I suoi occhi castani e i capelli castani completano il suo look. La sua altezza, peso, taglia del vestito, taglia delle scarpe e altri dettagli personali rimangono un mistero.
Leonie Cassel, che compirà 9 anni tra pochi mesi, è troppo giovane per pensare alle sue aspirazioni professionali future. Hai la possibilità di seguire o meno le orme dei percorsi professionali dei suoi genitori. Tuttavia, ha un futuro promettente davanti a sé e lei ei suoi genitori godono di uno stile di vita confortevole.
Siamo fiduciosi che sia un’attrice di talento perché il suo famoso padre è suo padre. Poiché è così attraente in questa giovane età, è certa che in futuro diventerà un attore famoso. Grazie ai suoi famosi genitori, Vincent Cassel e Monica Bellucci, è diventata un nome familiare. Le professioni dei suoi genitori sono, quindi, ben note.
La modella e attrice Monica, sua madre, è una reginetta di bellezza italiana. Nel 1977 ha iniziato la carriera di modella prima di passare all’industria cinematografica italiana. Malena, irreversibile, e Spectre, la sua più r
ecent film di James Bond, sono solo alcune delle sue produzioni acclamate dalla critica. Vincent, suo padre, è anche un noto attore francese. Nel 1987, all’età di 21 anni, ha debuttato come attore. Inoltre, sta attualmente recitando e dirigendo in numerose produzioni hollywoodiane. Quasi due decenni della loro vita sono stati trascorsi insieme nei panni del misterioso Vincent Cassel e dell’evasa Monica Bellucci.
La loro narrativa fantasy è stata ufficializzata nel 1999 quando si sono scambiati i voti e sono diventati marito e moglie. Deva Cassel e Léonie Cassel, la mistica progenie del loro amore ormai defunto, sono nate rispettivamente nel 2004 e nel 2010. Tina Kunakei,
una modella di un anno più grande del figlio maggiore, e l’interprete francese aspettano il secondo figlio insieme dopo che il loro famoso duo di colleghi e amanti si è separato nel 2013. Non sorprende che l’attrice italiana,

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