Whitaker Famiglia – Betty, Lorraine, Ray e Timmy Whittaker sono i loro nomi. I quattro hanno stabilito una vita molto idilliaca per se stessi in un angolo appartato del West Virginia. C’è un segreto dietro la loro fulminea ascesa alla fama? Tutti loro erano il prodotto di una sorta di legame familiare. Il fotografo Mark Laita ha incontrato la famiglia Odd due volte per conoscere la loro straordinaria e tragica storia passata.
Il primo di quindici figli nacque nel 1887 da due cugini figli di una coppia di fratelli gemelli identici. Animali con orribili difetti genetici che hanno reso alcuni di loro muti alla nascita. Laita, che gestisce il canale YouTube Soft White Underbelly, afferma che i Whittaker si comportano spesso in modo animalesco, emettendo grugniti ed evitando i visitatori.
Il fotografo ha descritto la scena sul podcast di Konkrete come segue: “C’erano persone che passeggiavano, i loro occhi andavano in tutte le direzioni e mi abbaiavano”. E se parlavi direttamente con “questa persona”, urlava e scappare, i pantaloni che gli si trascinano dietro. Quando Laita incontrò per la prima volta i Whittaker nel 2004, alcuni vicini “protettivi” armati di fucile lo affrontarono. Non apprezza quando si presentano i beffardi.
I cittadini di Whittaker affermano che i Whittaker non dovrebbero essere derisi perché non hanno mai commesso alcun crimine. La loro sfortuna li ha già messi in pericolo di contrarre malattie mortali a un tasso astronomicamente aumentato. La famiglia non si preoccupa di nascondersi, trascorrendo invece la maggior parte della giornata grugnendo rumorosamente dal portico.
Uno dei pochi parenti autorizzati a parlare apertamente aggiunge: “Capiscono quello che sta dicendo”. “Se non gli piace, te lo faranno sapere con grida di disapprovazione.” Dopo tanto viaggio, I Genî di Mozia giungono a casa dei Whitakers, Villa Malfitano, dove vengono accolti da Stefania Auci. Il grande autore de I leoni di Sicilia e L’invero dei leoni,
insieme all’archeologo e autore de I geni di Mozia, Lorenzo Nigro, parlerà di Whitaker e Florio. Conduttrice della serata sarà la giornalista Elvira Terranova. Oggi 11 dicembre, alle ore 18, a Palermo, nella prestigiosa sede della Fondazione Giuseppe Whitaker – l’ente intitolato a quello che è il protagonista principale del romanzo che ricostruisce, insieme alla saga Whitaker,
la misteriosa storia del tesoro di Garibaldi, saranno presentati i cinque milioni di ducati d’oro dei Borboni confiscati da Garibaldi. Il romanzo è stato pubblicato da Il Vomere, vincitore della Microeditori Per citare l’autore: “La Sicilia e Palermo come summa della sicilianità non cercano di essere capite, ma amate o odiate, e io, per convenienza o per gola, avevo scelto di fare la prima cosa.”
Il romanzo è ambientato nello Stagnone di Marsala, sulla scintillante isola di Mozia. I geni protettori dell’isola incaricano il nostro eroe di recuperare le monete d’oro sequestrate da Garibaldi durante il viaggio dei Mille in una notte senza luna. La caccia al tesoro conduce il lettore a Villa Malfitano a Palermo, rivelando dettagli mai rivelati sulla famiglia Whitaker e sul passato dell’Italia.
L’archeologo seguirà le tracce lasciate dai protagonisti di una storia drammatica, dalle visioni notturne agli scavi alla vita sull’isola nel luminoso incanto di cieli stellati e pasti meravigliosi. L’autore Lorenzo Nigro ha dichiarato: “I Genî di Mozia è dedicato a una piccola isola che ha avuto un ruolo importante nella storia del Mediterraneo perché fa innamorare chi la visita.
La storia permea ogni anfratto di Mozia, e il grandi menti di civiltà successive indicano la strada per capire chi siamo.Si potrebbe dire molto su Joseph Isaac Spadafora Whitaker, meglio conosciuto come Giuseppe o Pip.In realtà, gli abitanti della piccola isola di Mozia hanno ha tramandato diversi racconti, ora leggende, sul colorato inglese e sulla sua famiglia per generazioni.
La sua ricca famiglia dello Yorkshire ha sostenuto i suoi primi interessi nell’ornitologia e successivamente nell’archeologia. Suo zio paterno Benjamin Ingham ha creato il redditizio liquore Marsala, e così suo padre si è trasferito in Sicilia per contribuire all’attività di famiglia, la famiglia assunse così un rilievo economico e sociale in tutta Italia:
negli anni che precedettero l’impresa dei Mille, infatti, Pip sposò Tina Scalia, figlia del generale Alfonso Scalia, giunto in Sicilia con l’esercito di Garibaldi. Da loro nacquero Norina e Delia, le loro due figlie, e la maggiore delle due alla fine sposò il generale Antonino Di Giorgio, che in seguito divenne ministro della Guerra italiano. Il più giovane, invece, condusse un’esistenza decisamente più tragica,
segnata da amori tragici e da un profondo isolamento. Molti credono che il suo fantasma vaghi ancora di notte tra le rovine di Moziese, e tutti coloro che hanno trascorso la notte sulla piccola isola non possono garantire di non aver visto una strana “compagnia” aggirarsi tra le rovine dopo il tramonto. La lepre nordafricana, Lepus capensis whitakeri, e la ghiandaia nordafricana,
Garrulus glandarius whitakeri, sono solo due delle quattro specie animali che prendono il nome da Pip Whitaker. Mentre le sue ricerche sugli uccelli della Tunisia gli hanno attirato molta attenzione, ha fatto davvero colpo quando ha acquistato il piccolo paradiso al centro della laguna di Marsala, che si è rivelato essere uno dei siti archeologici più ricchi e magnifici di il Mediterraneo. Tutto quello che devi fare è leggere il libro per scoprire tutto quello che c’è da sapere su questa incredibile epopea,
e verrai introdotto in un mondo che non dimenticherai mai. Beniamino Ingham, un inglese che si stabilì a Palermo nel 1812 e aprì la Camera di Commercio Ingham e C. per importare lana e cotone inglesi, vi si trasferì. Nello stesso anno, Ingham fondò un impianto di vinificazione Madeira a Marsala, lavorando in tandem con Richard Stephens. Il 18 marzo 1837 sposò Elisa Sophia Sanderson, nata il 23 luglio 1816 a Messina.