
Vittoria Zanetti Figlia Di – Il sogno di due amici, Matteo Pichi e Vittoria Zanetti, che hanno fondato Poke House nel novembre 2018, era quello di portare un pezzo di California in città attraverso un concetto di ristorante emergente. Il menu del ristorante prevedeva poke bowl in un modo di ispirazione californiana.
Attraverso un interior design che punta alla vivacità dei colori, alla semplicità degli arredi realizzati con materiali naturali e al fascino delle piante esotiche che evocano quei ritmi languidi dal sapore estivo tipici delle città della West Coast. Nato nel 1991, mantovano di nascita e milanese di adozione.
Ha trascorso un periodo in California mentre conseguiva la laurea in scienze politiche all’Università Cattolica di Milano. Lo ha fatto sia per esercitare il suo inglese sia per concentrarsi su quello che avrebbe dovuto essere l’inizio di una carriera politica. Sceglie di trasformare il suo amore per la cucina in un’impresa pratica e, insieme a Matteo Pichi.
Fonda Poke House sulla costa occidentale dopo essere stata attratta dai numerosi ristoranti di poke e dall’atmosfera rilassata e casual della regione. Instagrammabile, vivace, salutare e semplice da ordinare utilizzando l’opzione di consegna. I poke, infatti, sono diventati un alimento base della nostra dieta, soprattutto nelle grandi città, e hanno tutte le carte in regola per la cucina del momento.
Alcune persone credono che sia solo una moda passeggera, forse equiparandola al recente successo del sushi o degli hamburger gourmet; tuttavia, solo il tempo lo dirà. Quello che si sa è che le aziende di successo, come Poke House e la sua creatrice Vittoria Zanetti, sono ciò che guida questa tendenza.
Nata nel 1991, cresciuta a Mantova, ha scoperto la sua città ideale e se ne è innamorata proprio a Milano. Un’affinità per il cibo che è condivisa: “Quando mi sono trasferita, ho iniziato a scoprire una città dove si potevano vivere tante esperienze diverse, soprattutto in termini di ristorazione.
Mi è sempre piaciuto cucinare e mangiare fuori; Ogni sera provavo un posto nuovo». Ha iniziato a lavorare in un ristorante dopo essersi laureata in scienze politiche all’Università Cattolica con la speranza di lanciare un giorno un suo modello. «Ho cominciato dal basso. Erano situazioni difficili. Spesso i superiori erano estremamente severi.
Tuttavia, quel tempo mi ha davvero aiutato con quello che sto facendo ora, afferma. Si è concessa il permesso di trascorrere del tempo nel reparto marketing, eventi e PR di Calzedonia dopo l’esperienza di catering. Un intermezzo che è servito solo a confermare le sue convinzioni sull’avvio di un’impresa nel settore alimentare.
Ha raggiunto l’illuminazione mentre viveva in America tra la California e la Florida, dove ha visto per la prima volta poke. Le ciotole a base di riso con pesce crudo, frutta, verdura e una varietà di condimenti sono un alimento base della cucina hawaiana. “Tutto di questo pasto, l’ambiente in cui è stato servito e le persone che hanno partecipato, mi ha toccato il cuore.
Ho preso la decisione di portarlo in Italia”, dice. Matteo Pichi, l’ex fondatore di Foodinho, un servizio di consegna pasti che Glovoto ha acquisito per espandere le sue attività in Italia, è un alleato e collaboratore appropriato per il progetto con il quale aveva già un’amicizia. I due hanno iniziato a collaborare al format nel novembre 2018.
Mentre il suo partner si concentra sullo sviluppo del business, Vittoria si concentra sugli aspetti di prodotto e operativi. “Dopo un mese ce ne siamo andati. Abbiamo iniziato con una cucina minuscola e buia, poi abbiamo costruito la prima sede a Milano; poco dopo siamo diventati il marchio più ricercato sulle piattaforme di consegna”, afferma la donna.
Ho lavorato molto duramente per assicurarmi che i miei prodotti fossero uniformi. Il problema attuale è ottenere la stessa uniformità per gli edifici in Spagna, Roma e Torino. Due anni dopo sono venti i ristoranti, con un fatturato di 12 milioni di euro. Il primo negozio ha appena aperto a Madrid, e ce ne sono molti altri a Lisbona, oltre ad aver ampliato il proprio perimetro di attività ad altre città italiane tra cui Roma e Torino.
Un’espansione senza fine che si rivolge a posti come Barcellona e Valencia. Nel mese di maggio Milano Investment Partners, il fondo di venture capital di Angelo Moratti, ha condotto un round di finanziamento dell’iniziativa del valore di 5 milioni di euro. Gli investitori potrebbero essere stati persuasi dalla tenacia del marchio al momento dell’emergenza sanitaria e della chiusura dei ristoranti.
“Abbiamo subito perdite enormi, ma siamo stati risparmiati grazie alla forte riscossione della consegna”. Per pubblicizzarlo, ci siamo impegnati molto nel lavoro digitale. Inoltre, abbiamo sviluppato tre marchi virtuali in meno di 48 ore: uno per il pollo fritto, uno per le insalate e uno per il sushi.
Ci hanno aiutato ad aumentare il nostro fatturato, dice. Insieme a un partner, ha fondato Poke House, che serve cibo con un’anima californiana e un tocco hawaiano. Attualmente sono 29 i ristoranti con un fatturato annuo di 12 milioni di dollari, con Milano seguita da Roma, Torino, Brescia, Madrid e Lisbona. MANTOVA. Affermano di avere “l’anima californiana, il sapore hawaiano”.
Inoltre, è un catalyst per la condivisione del mondo piuttosto che un semplice invito ad assaggiare la loro cucina. Poke House è stata fondata nel 2018 da Vittoria Zanetti e Matteo Pichi. Dal suo lancio, è cresciuto fino a includere 24 sedi in Italia e all’estero e un fatturato annuo di 12 milioni di euro.
La cucina a cui hanno presentato le persone è il poke, un piatto tradizionale hawaiano che è stato reinterpretato in modi importanti “Una ciotola di pesce crudo o cotto, pollo, riso, verdure e frutta fresca è indicata come una ciotola della “costa occidentale”. il primo negozio ha appena aperto a Madrid, e ce ne sono molti altri a Lisbona.
Oltre ad aver ampliato il proprio perimetro di attività ad altre città italiane tra cui Roma e Torino. Un’espansione senza fine che si rivolge a posti come Barcellona e Valencia. Nel mese di maggio Milano Investment Partners, il fondo di venture capital di Angelo Moratti, ha condotto un round di finanziamento dell’iniziativa del valore di 5 milioni di euro.
