Sinisa Malattia – Il tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic, che nel fine settimana ha rivelato di dover fare un nuovo stop a causa di una possibile ricaduta di leucemia, troverà una porta aperta al reparto di ematologia del Sant’Orsola. Questa era la bestia che l’allenatore aveva affrontato circa due anni prima.
Il 53enne questa volta è più attrezzato e più sicuro di sé. Alla riunione di sabato scorso, alla fine lo ha ammesso. Voglio dire, questa storia che Gazzatta ha esposto è stata rivelata così rapidamente e così saldamente.
La pubblicazione rivela che “Sinisa è venuto a conoscenza da tempo di alcuni campanelli d’allarme, in seguito all’incontro contro la Salernitana del 26 febbraio. Ha superato silenziosamente la partita successiva contro il Torino. A causa della natura della sua malattia, ha richiesto un’operazione complessa.
Nonostante i pazienti che si sottopongono a questa procedura rimangano in genere in ospedale per una settimana, è riuscito a essere dimesso la sera stessa e la mattina successiva si è presentato a Casteldebole per condurre l’allenamento nonostante fosse “appena in piedi”. dalle suture, dal dolore e dai consigli di altri che gli consigliavano di rimanere a casa per riprendersi.
Sinisa avrebbe taciuto prima del telegiornale della scorsa settimana per aiutare la squadra a rimanere motivata, e poi pochi giorni dopo si è drogato e si è seduto in panchina al Franchi. Lo ha detto ai supervisori e a Saputo dopo aver ricevuto la risposta, che gli richiedeva di iniziare una nuova terapia.
Nuove analisi che ho fatto alzano bandiere rosse, suggerendo la possibilità di un ritorno. Il tecnico del Bologna Fc ha annunciato nel corso di una conferenza stampa estemporanea: “Dovrò intraprendere una strada terapeutica che eliminerà sul nascere la cattiva ipotesi.
Non cadrò in errore come due anni fa, ma giocherà davanti a lui questa volta. Ci vuole molto coraggio per continuare a tornare e ad affrontare un avversario come questa malattia, ma io sono qui, e se la prima lezione non bastasse, sono pronto ad offrirti un secondo.
Sarò all’ospedale di Sant’Orsola a partire dall’inizio della prossima settimana. Se dovessi morire, saprei di essere in buone mani. Molte cose sono cambiate negli ultimi due anni, e anche se prima ero così sopraffatto dall’emozione da non riuscire a mantenere la calma, ora sono calmo e fiducioso nella mia prossima mossa. Spero davvero, davvero, davvero che i tempi siano brevi e farò tutto il possibile per renderli ancora più brevi, ma probabilmente dovrò saltare qualche partita.
Ma ho già fatto mettere tutto il necessario tecnologico nella stanza del reparto che mi ospiterà per poter stare al passo con la squadra sotto tutti gli aspetti, dall’allenamento al resto.Nel 2019 ha rivelato la sua diagnosi, che ha sconvolto Bologna e il mondo del calcio, il 13 luglio.
Dopo essere stato allontanato dalla panchina del Bologna, si è sottoposto a chemioterapia e cure al Sant’Orsola di Bologna, culminate con un trapianto di midollo osseo il 29 ottobre di quell’anno, e ha lavorato duramente per tornare ad allenarsi il prima possibile. Questo suo obiettivo di lunga data inaspettatamente si è avverato l’8 dicembre mentre tornava in panchina.
Numerose le espressioni di incoraggiamento per l’allenatore del Bologna che ieri ha rivelato di trovarsi nuovamente in difficoltà con la leucemia che lo ha colpito nel 2019. Diversi suoi tweet sono stati letti dai social dalla sua precedente società romana, la Lazio.
Non mollare, Sinisa. In questo nuovo conflitto, siamo proprio lì vicino a te. Forza Sinisa, ti siamo vicini”, scrive la Lazio su Twitter come messaggio di sostegno all’allenatore. Si è sentito il canto della Samp di “Forza Sinisa”. Una fotografia che lo ritrae nei colori vibranti della cultura ligure .
Hanno inviato note anche diverse personalità politiche, tra cui il sindaco Lepore e il presidente Bonaccini.Sinia Mihajlovic ha sempre avuto il Bologna al suo fianco, felice o triste che fosse. In questo momento voglio riaffermare la solidarietà e la solidarietà dell’amministrazione comunale e di tutta la città. Dopo che il tecnico rossoblu ha annunciato la necessità di avviare ulteriori terapie, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha twittato il suo pensiero in merito.
Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna, ha postato sui social il supporto dell’allenatore dicendo: “Forza Sinisa, vinciamo anche questo”. «Devo sospendere i miei progetti mentre comincio un altro giro di terapia perché la malattia è tornata. Mi permetta di darle un’altra lezione. Il segretario Pd della Regione, Luigi Tosiani, scrive: «Forza Sinisa, forza Mister. “
Il rinforzo positivo, però, arriva anche dalla Lega. Carlo Piastra, deputato del Carroccio, rivolge a Mihajlovic i migliori auguri per la “nuova guerra” che presto dovrà affrontare. I fan, tuttavia, aspetteranno con il fiato sospeso nella speranza che si riprenda rapidamente dal ritorno del disturbo. Il legislatore ha incoraggiato Sinisa: “Forza Sinisa, Bologna è con te. Giorgia Meloni e Daniela Santanché di Fratelli d’Italia hanno detto: “Il coraggio e la forza di quest’uomo sono eccezionali”.
il resto di noi. A Sinisa, con tutto il rispetto.Sinisa Mihajlovic ha lottato instancabilmente e continuerà a farlo. Circa tre anni fa il mondo del calcio è stato colpito da un’ondata di commozione dopo che l’allenatore serbo del Bologna ha dichiarato apertamente di essere vittima di una forma di leucemia.
Da allora, l’ex difensore di Sampdoria e Lazio ha dimostrato ammirevole coraggio e determinazione nella sua lotta contro la malattia a livello personale.Con il costante sostegno della sua enorme e meravigliosa famiglia, Mihajlovic ha sopportato con gioia l’arduo percorso riabilitativo e, quando le sue condizioni di salute sono migliorate, è tornato ad allenare il suo Bologna con incrollabile determinazione. mai.La ricomparsa della malattia, che è stata rilevata a maggio a seguito di vari test.