Sara Manfuso Figlia – Sara Manfuso è entrata in questo mondo nel 1987 a Cassino. Ha iniziato la sua carriera di modella mentre era ancora adolescente e ha continuato a laurearsi in Storia e Filosofia. Ha un profondo interesse per la politica e una storia di impegno per le cause della giustizia sociale.
All’età di 17 anni è stata vittima di un’aggressione fisica da parte di un maschio, un’esperienza che ha plasmato profondamente la sua devozione alla giustizia sociale.
Anni dopo, ricopre la più alta carica nell’organizzazione # Iocos. “La nostra è un’impresa culturale che punta sul valore della varietà e di una società capace di accoglierla e arricchirla”, proclama con orgoglio al mondo. Sara Manfuso è collaboratrice sia del quotidiano Il Giornale che del programma radiofonico “I Lunatici” di Radio 2. Ma è anche assidua frequentatrice di programmi di discussione televisiva dove esprime opinioni su politica, cronaca. , e attualità. Il 19 settembre 2022 debutta la settima stagione del concorso di realtà “Grande Fratello VIP”, e Sara Manfuso sarà una delle concorrenti.
Sara Manfuso è notoriamente riservata riguardo alle sue relazioni sentimentali. Ha allevato sua figlia Lucrezia da sola dopo un matrimonio fallito. Alfredo D’Attorre, politico e professore universitario di Melfi, è chiamato nelle sue memorie come suo padre. Non è stato fino al matrimonio della donna con Andrea Romano nel dicembre 2020 che la sua successiva relazione è diventata di dominio pubblico. Il dottor Romano è un ex redattore capo della rivista per il Partito Democratico e un importante politico e studioso. Il marito Andrea Romano è Sara Manfuso.
Nel 2020 l’analista televisivo e il legislatore del PD si sono sposati. Molti altri erano sospettosi dal momento che il matrimonio si è svolto in un involucro così stretto. Tuttavia, in un’intervista al Settimanale Oggi, Sara Manfuso ha spiegato: “Certo non avevamo qualcosa da nascondere, la nostra relazione è nota pubblicamente da tempo, ma era dicembre, il Paese era in lockdown”. A noi sembrava più rispettabile. La registrazione radiofonica di “Un giorno nella vita di una pecora” è il luogo in cui i due hanno parlato per la prima volta.
Molti funzionari del governo hanno partecipato al matrimonio poiché la città di Livorno è stata posta sotto blocco. Dicendo: “Mi sono trovata a un matrimonio che sembrava una riunione di festa, non conoscevo il mio testimone fino a un minuto prima della cerimonia, era un ragazzo del Partito Democratico”, Sara Manfuso ha preso in giro l’evento. Manfuso è stato franco sul suo contributo alle faccende domestiche, dicendo: “Io faccio poco, Andrea fa praticamente tutto”. Che inizia a chiedermi dei programmi per la cena alle pazze del mattino.
Sara Manfuso Figlia : A Sara Manfuso non piace discutere della sua vita personale. Ha allevato sua figlia Lucrezia da sola dopo un matrimonio fallito.
Infine, un po’ di storia personale: “Quando Andrea mi chiama ‘bambola enorme’, so che lo intende con affetto, quindi non mi dispiace”. Con l’ex marito, il politico Alfredo D’Attorre, Sara Manfuso è l’orgogliosa madre della figlia Lucrezia. Non pensavo che avesse il peso della vita; Marco Bellavia e Sara Manfuso esprimono le loro lamentele. Il professor Andrea Romano è una figura di spicco della politica italiana. Dopo aver chiuso L’Unità, ha assunto la direzione di Democratica, il quotidiano online del PD.
Ha frequentato Pisa per la laurea e Torino per la laurea in crisi sociale e cambiament Successivamente si è trasferito a Mosca, dove ha imparato la lingua russa e si è immerso nella ricerca sul sistema stalinista degli anni ’30 e sui legami bolscevico-rurale. Dopo il periodo in Russia, è tornato a casa e ha lavorato presso la Fondazione dell’Istituto Gramsci come ricercatore dal 1993 al 1998. È entrato a far parte della facoltà dell’Università di Roma Tor Vergata nel 2009 come professore associato di Storia moderna.
Oltre a L’Unità, ha collaborato con Il Post, La Stampa, Il Riformista e Il Sole 24 ORE. Da lui e dalla moglie, la storica Marta Craveri, nacque la figlia. Il 21 ottobre 2014 ha annunciato la sua partenza dal partito Civic Choice e dal gruppo parlamentare, entrando invece nel gruppo misto ed esprimendo la sua intenzione di aderire in futuro al Partito Democratico. Seguendo la guida del segretario Matteo Renzi, è entrato ufficialmente a far parte del Partito Democratico il 27 ottobre 2014.
Nel giugno del 2020 è uno dei principali sostenitori del movimento IoColtivo per legalizzare la cannabis, ricevendo reazioni variegate dalla stessa maggioranza degli elettori. Qualcosa di tragico e terribile del suo passato è stato condiviso con il mondo perché l’ha raccontato lei stessa. La donna, infatti, ha raccontato di aver subito violenze sessuali all’età di 17 anni quando è tornata da scuola nell’atrio della casa.
Sebbene l’uomo non sia mai stato arrestato nonostante le richieste di aiuto di Sara, il trauma di quello che le era successo da bambina non si è mai del tutto placato. Dopo aver studiato storia e filosofia all’università, la giovane è molto attenta alle preoccupazioni politiche e sociali ed è una figura riconoscibile nell’industria dello spettacolo e della televisione. È vero che Sara è apparsa in altri programmi TV, tra cui Otto e Mezzo, ideato da Lilly Gruber.
In precedenza era stata una modella oltre al suo ruolo di Presidente dell’Associazione #iocos. Sara è un’avida utente di soci al media e ha accumulato una vasta base di fan tramite i suoi account Twitter e Instagram ufficiali. Come Gianni Cuperlo, anche Sara Manfuso, ex modella e presidente del gruppo #Iocos che si occupa della battaglia contro le discriminazioni, ha deciso di non candidarsi per +Europa, che è in collaborazione con il Pd.
«La politica si può fare anche fuori dal Parlamento, e la mia rinuncia ai dirigenti in proporzionale nella Lazio2 da candidato al centrosinistra deriva da questo presupposto, ma ancor più dal rispetto che ho per il padre di mia figlia, che fa non meriti, come me, lo sfruttamento della concorrenza da parte di un certo inevitabile paragiornalismo”, scrive in una nota esplicativa. Sono onorato dalla ponderatezza della proposta, ma sono soddisfatto del risultato finale.