
Sandro Santinelli – Nella vita del poeta, l’incontro con Cristina di Svezia nel 1655 fu un’occasione significativa. Cristina trascorse alcuni giorni a Senigallia e Pesaro dopo aver abdicato al trono durante un viaggio a Roma per essere battezzata dal papa. Santinelli fu incaricato di organizzare gli spettacoli in onore dell’illustre ospite;
per l’occasione scrive la commedia Preparamenti festivi di Parnaso, rappresentata a Palazzo Santinelli il 3 dicembre e poi pubblicata a Roma. La prima edizione dei Canti fu pubblicata a Pesaro nel 1655 ed era dedicata a Cristina di Svezia. La relazione con l’ex regina durò quattro anni. Santinelli fu scagionato dall’accusa nel 1659, come risulta da una lettera del 3 maggio 1659.
in cui Cristina protestava formalmente contro il suo licenziamento dopo aver scalato la scala che lo aveva nominato intimo dell’ex regina già nel 1655.L’assassinio del conte Gian Rinaldo Monaldeschi, avvenuto nel castello di Fontainebleau nel novembre 1657, lascerà una macchia irreparabile sulla reputazione di Cristina e ne comporterà alcuni dei suoi sostenitori.
compreso il poeta, sospettato di essere il vero autore del delitto.Dopo le vicende di Fontainebleau, al ritorno di Cristina a Roma, papa Alessandro VII, insoddisfatto del comportamento della regina e del suo seguito, le diede l’ordine di destituire Santinelli dal servizio e di espellerlo dalla città. In questo contesto iniziò a delinearsi il racconto divergente della sua relazione con Anna Maria Aldobrandini.
vedova del duca di Ceri, che sposò segretamente e per procura il 2 giugno 1658. Dopo aver perso il favore di Cristina, Santinelli si trasferì a Vienna nel 1659 alla ricerca di nuovi, forti protettori. Fece ristampare i Canzoni ad Augusta con una dedica all’imperatore Leopoldo d’Asburgo, che sarebbe poi diventato quasi l’unico dedicatario delle opere successive insieme alla consorte Eleonora.
e che avrebbe premiato l’elogio del poeta con prestigiose onorificenze come la Chiave d’Oro o la carica di consigliere della corte imperiale.Alessandro Santinelli, un birraio che ha collaborato con il birrificio HNT – Have a Nice Trip per diffondere le prime birre artigianali carmagnolesi, è scomparso. In seguito creò il marchio Birra Madama.
Alessandro Santinelli, nato a La Loggia e noto in tutto il Carmagnola, è morto sconvolgendo amici e numerosi conoscenti, soprattutto quelli che lo conoscevano nel settore della birra. Santinelli ne fu l’ideatore di Birra Madama, azienda torinese che in breve tempo è salita ai vertici del panorama della birra artigianale italiana e ha avuto una presenza costante negli eventi del territorio.
tra cui la Sagra del Ciapinab e la Fiera del Peperone. Il motto del birrificio era “Il nostro obiettivo è per rendere felici le persone appassionate di birra, ma non solo”.L’IPA “Molesta”, il romanzo “Milky Daisy” e il fruttato “pInk” sono alcune delle sue birre più famose.Santinelli aveva anche avviato una serie di iniziative per promuovere la birra a Torino e in Piemonte.
tra cui una all’interno del carcere di Torino; l’apertura di una sua sede nel capoluogo sabaudo era vicina. Aveva collaborato con il birrificio carmagnolese HNT – Have a Nice Trip in via Castellero prima di entrare a far parte di Birra Madama, assistendo alla diffusione delle prime birre artigianali.”made in” a Carmagnola”, Sardegna e Piemonte.
che furono sviluppate da Luca Monterzino con Gianpiero Gianotti e Giulio Santinelli, fratello di Alessandro, in tutta la regione. Sulla sua bacheca di Facebook sono comparsi anche numerosi messaggi di cordoglio”. Ciao Ale! Come ricorda la direttrice e conduttrice di TRS Radio Savigliano Simona Solavaggione, “Avremmo dovuto parlare di tanti tuoi progetti e di birre che per te erano come figlie”.
Ora che hai molto tempo libero, so che metterai parte dell’amore che hai ricevuto da tutti in quello che fai.Sono scomparsi tragicamente questa mattina due birrai italiani, Alessandro Santinelli di Birra Madama e Andrea Sammassimo di Birrificio Miles. Le due storie sono estranee l’una all’altra e hanno chiaramente confuso tutti coloro che le conoscevano bene.Ho parlato spesso con Alessandro; mi aggiornava su tutti i suoi progetti di birra, molti dei quali avevano anche risvolti sociali.
con il solito entusiasmo. Sono passati solo pochi giorni dalla nostra ultima conversazione, durante la quale ho chiesto informazioni sulle due birre che mi aveva mandato ad assaggiare.Noi di Chronicles of Beer porgiamo le nostre più sincere condoglianze alle loro famiglie e agli amici più cari.Francesco Maria SANTINELLI. Il 20 aprile 1627 nacque a Pesaro primogenito di Margherita Santacroce e di Alessandro.
marchese di Pino, conte di Metola, e marchese di San Sebastiano. Aveva un fratello avventuroso e uomo di lettere di nome Ludovico e una sorella di nome Elena.Proseguì anche gli studi letterari, filosofici, teologici e scientifici, che portarono alla fondazione dell’Accademia dei Disinvolti, prima a Pesaro nel 1645 e poi a Venezia nel 1648. Si formò nelle arti della scherma, della danza e della cavalleria, e presto si guadagnò la reputazione di abile spadaccino.
Santinelli mantenne stretti legami con la comunità accademica dell’epoca. Fu membro dei Pacifici, dei Dodonei e dei Disinvolti di Venezia; i Pacifici, i Dodonei ei Disinvolti di Fano; Gelati bolognesi; gli Infecondi, i Fantastici e l’Accademia Reale di Cristina di Svezia a Roma; i Caliginosi di Ancona; gli Ambigui di Sant’Angelo in Vado; i Concordi di Ravenna; e il romanzo Le donne guerriere, debuttò letterario a Pesaro nel 1647.
L’autore si allontanò dal genere romanzesco scegliendo le strade dell’opera, delle rappresentazioni sceniche e dei trattati in prosa, ma nonostante la sua successiva massiccia produzione, quest’opera rimase un unicum, una sorta di esperimento senza conseguenze nell’interesse dell’autore. Le prime prove liriche del cardinal Cybo furo.
