Ragazzo Morto Oggi Milano -Drammatico Sulle strade lombarde il 2 giugno. Roberto Catena, 23 anni residente a Milano, è morto giovedì in un triste incidente nell’Oltrep Pavese, Broni. Secondo le prime prove, la collisione è avvenuta poco prima delle 15:00. sulla provinciale 202, che coinvolge il 23enne Kawasaki e una Mini nera. Nonostante il pronto intervento dei soccorritori – tre ambulanze e un elicottero di soccorso – il pilota non ha potuto fare nulla ed è morto quasi sul colpo. Feriti lievemente anche un 23enne, un 26enne, un 69enne e un 61enne. La tragedia si è svolta davanti ai due compagni della vittima, che lo avevano accompagnato in un’escursione in moto. Le indagini sono state condotte dagli agenti della Polstrada di Pavia, che ora avranno il compito di ricostruire con precisione le cause e la dinamica dell’incidente. Ci sarebbe una mancanza di precedenza in una svolta al momento dell’incidente.
La mattina di lunedì 16 maggio una tragedia ha colpito un appartamento milanese. Dopo essere stato portato d’urgenza al pronto soccorso, è morto un ragazzo di 25 anni. I suoi genitori lo avevano scoperto in coma nella casa di famiglia a Villanzo di Parabiago alle sei del mattino. Sul posto sono arrivati, avvertiti dai genitori, i 118 operatori sanitari con automedicazione, ambulanza ed elisoccorso. Il giovane è stato rianimato e trasferito al pronto soccorso di Legnano, ma non è sopravvissuto. Chi lo conosceva lo ha descritto come in forma e un appassionato di sport. Alessandro Egidi, motociclista di 24 anni, è morto in un incidente stradale la sera di martedì 29 marzo in via Bergamo a Milano (regione Porta Romana). Secondo il servizio regionale di pronto intervento, tutto è avvenuto alle 19:30. nei pressi dell’incrocio tra via Bergamo e via Maffei. La polizia locale sta indagando sulle circostanze esatte dell’incidente, ma da una prima ricostruzione di piazza Beccaria, sembra che il 24enne stesse guidando uno scooter Yamaha lungo via Bergamo quando la Volvo XC40 stava attraversando l’incrocio verso via Lazio. È molto probabile che la mancanza di precedenti sia la causa dell’incidente catastrofico. La collisione è stata davvero potente. Dopo lo scontro con un’auto parcheggiata in via Lazio, il giovane è finito a terra e la sua situazione è apparsa subito grave. I 118 operatori sanitari che hanno agito in codice rosso gli hanno fornito cure immediate e lo hanno inviato al pronto soccorso del Policlinico, dove è morto poco dopo. Per molto tempo il passaggio è stato bloccato al traffico per consentire i sopralluoghi della proprietà.
Simone Felice (chi era) era un ragazzo di 18 anni morto giovedì mattina in un incidente automobilistico a Sesto San Giovanni in via Pier Paolo Pasolini (Milano). Secondo le prime indicazioni dei soccorritori, il giovane avrebbe perso il controllo della moto su cui stava viaggiando pochi minuti prima delle ore 9. A confermare la morte è stato il centro operativo dell’Agenzia regionale per l’emergenza, che ha inviato due equipaggi con un’auto e un ambulanza in via Pasolini. Non c’era niente da fare per il 18enne monzese e la morte del ragazzo è stata determinata sul colpo. Il corpo del giovane giaceva in strada, avvolto in una coperta termica ‘luccicante’ e appoggiato sul fianco sinistro, a circa 10 metri dalla sua moto nera. Alla dinamica dell’episodio è affidata la polizia municipale di Sesto San Giovanni. Gli agenti stanno indagando sull’accaduto, utilizzando il filmato catturato dalle telecamere di videosorveglianza lungo la strada per aiutarli a capire cosa è successo. All’arrivo del personale medico erano presenti anche i carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni. Intorno alle 13:00 oggi un ragazzo di 29 anni è caduto da un palazzo vicino a piazza San Babila. Il disastro è avvenuto nei pressi dell’incrocio tra via Durini e via Borgogna, dove si trova il “Bryan & Barry building”, un centro commerciale “verticale” di dodici piani.
Secondo quanto appreso, il 29enne sarebbe morto rapidamente dopo essere caduto da una grande altezza – risulta dal nono racconto. Sul posto sono stati inviati, oltre a un’ambulanza e un’auto del 118, gli agenti dell’ufficio Volanti della Questura di Milano. Secondo i primi accertamenti della polizia, la morte del giovane potrebbe essere stata causata da un gesto volontario, ma l’indagine è ancora in corso. Una rissa davanti a un bar, coltellate e la morte di un ragazzino, seguita da un secondo colpo in ospedale, con scontri e accuse di polizia, feriti di polizia e carabinieri. La notte è iniziata in un birrificio di via Zamenhof, luogo di ritrovo di gruppi legati ai centri sociali, giovani della regione ostile e “punkabbestia”, dove domenica sera è scoppiata una rissa ancora sconosciuta. “Erano due nazisti”, hanno detto i giovani della zona ostile. Tre ragazzi sono rimasti feriti, uno dei quali, Davide Cesare, 26 anni, è morto nell’ambulanza che lo stava trasportando all’ospedale San Paolo di Milano. Non è tutto, però. Subito dopo, un gruppo di una cinquantina di giovani è uscito dal ristorante, con l’intenzione
raggiungere l’ospedale per recuperare il corpo di un amico morto nella battaglia. Un’operazione che ha innescato un nuovo e più violento conflitto ha provocato accuse e ulteriori feriti, tra cui otto agenti di polizia e carabinieri. Una pietra gli avrebbe fratturato la mascella, il che sarebbe stato il caso più pericoloso. Le due occorrenze sono indagate da Digos.
Intorno a mezzanotte scoppia la prima rissa nel sud della città. I protagonisti sono un gruppo di giovani che si tirano pugni senza pietà. I ragazzi estraggono i coltelli e i due più gravemente feriti vengono immediatamente trasportati in ospedale. La violenza non diminuisce quando arrivano le ambulanze; al contrario, i soccorritori vengono aggrediti. Di conseguenza, le ambulanze partono rapidamente dopo aver caricato i feriti, incapaci di suturare i tagli al collo e al torace. La causa della rissa resta un mistero, su cui la Digos indaga intervistando per tutta la notte decine di testimoni in questura. Quattro adolescenti sarebbero stati arrestati.