Ragazzo Morto In Piscina – 7 giugno 2022 – Legnano, periferia di Milano – Un uomo pachistano di vent’anni è morto dopo due giorni di miseria per un disturbo contratto durante il nuoto. Intorno alle 15.30 di domenica è avvenuto un incidente in una piscina del quartiere di Viale Gorizia a Legnano. Quando ha cominciato a perdere conoscenza in piscina, il giovane stava nuotando con alcuni compagni. I bagnini hanno risposto a una richiesta di aiuto attivando un allarme e somministrando la RCP utilizzando un defibrillatore. È stato portato d’urgenza all’ospedale cittadino dalle squadre di ambulanze della CRI, che hanno tentato senza successo di rianimarlo. Il giovane però non ce l’ha fatta. Dopo due giorni di dolore, il giovane è morto all’ospedale di Legnano. È inutile cercare di preservare la sua vita.
Dopo due giorni di dolore, l’uomo di 20 anni è morto. Domenica si è ammalato mentre nuotava a Legnano in via Gorizia. Il giovane è morto il 7 giugno, nonostante i migliori sforzi dei medici. Domenica pomeriggio alle 15:30, un giovane stava nuotando con gli amici quando ha improvvisamente perso conoscenza e ha iniziato a galleggiare. Il 20enne è stato portato fuori dall’acqua e il personale della piscina, insieme ai bagnanti, ha utilizzato il defibrillatore mentre aspettava l’ambulanza. Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi. Nonostante gli sforzi del personale medico, il giovane è morto al pronto soccorso di Legnano.
Una delle aziende che gestisce la struttura di via Gorizia ha offerto il proprio dolore e la propria vicinanza alla famiglia in un messaggio alla stampa. Secondo la nota, “questa è una notizia che non avremmo mai voluto essere comunicata”. Abbiamo avuto un raggio di speranza perché avevamo sperimentato in prima persona la malattia e ci siamo preparati in pochi minuti ad attivare i nostri protocolli interni e supportare la operatori sanitari, anche se le condizioni del ragazzo sembravano gravi”, ha osservato l’azienda in una nota. Sfortunatamente, una piscina che un tempo era utilizzata per rilassarsi, divertirsi e allenarsi è stata trasformata in un luogo di terrore. Sincero e Alla famiglia e agli amici del ragazzo vanno le più sentite condoglianze da parte di tutti noi di Igor Piovesan, Andrea Ballarini, e del resto del nostro staff, compreso l’unico direttore.
Il 20enne è stato messo in coma farmacologico e mandato in terapia intensiva, dove rimane in condizioni stabili. L’adolescente di 20 anni, colpito da un arresto cardiaco domenica pomeriggio mentre nuotava nella piscina di viale Gorizia a Legnano, sta lottando per la vita nell’ospedale della città. Secondo le informazioni finora scoperte, il giovane stava nuotando liberamente quando si è ammalato e si è immerso. Le guardie di sicurezza che attendevano i 118 medici e infermieri giunti in ambulanza e automedicati hanno soccorso il giovane, che era stato “ripestato” dagli altri presenti. È stato portato in un vicino ospedale dal personale medico.
Intubato, il 20enne, un giovane indiano, resta in terapia intensiva con prognosi riservata in ospedale. Ci sarebbero stati ritardi nei soccorsi del ragazzo ventenne morto in seguito a un malore in una piscina di Legnano, secondo i familiari della vittima.
La famiglia di un ragazzo di vent’anni annegato domenica 5 giugno mentre nuotava con alcuni amici alla piscina olimpica di Legnano, comune in provincia di Milano, afferma che avrebbero ritardato i soccorsi. Dopo aver ricevuto la denuncia della famiglia, la Procura di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo, che ora è al vaglio della pm Nadia Calcaterra. Al fine di determinare la causa del decesso, verrà eseguita l’autopsia. L’omicidio colposo in questo momento è allo studio, secondo il resoconto della famiglia sul quotidiano “Il Giorno”, perché un’azione tempestiva avrebbe salvato il ragazzo, secondo la famiglia. E’ quanto afferma Amga Sport che i soccorsi sono stati tempestivi: “L’aver visto in prima persona il malore ed essere pronti ad attivare in brevissimo tempo il protocollo interno e il soccorso da parte del personale sanitario aveva lasciato un barlume di speranza aperto in tutti noi, anche anche se le condizioni del ragazzo sono apparse subito decisamente gravi..”
Un defibrillatore è stato utilizzato dai bagnini dopo che gli amici del ragazzo hanno chiamato i soccorsi mentre stava nuotando domenica. Sul posto è stata inviata un’ambulanza dai soccorsi del 118. Dopo aver provato la RCP, lo hanno portato d’urgenza in ospedale, dove è stato messo in coma farmacologico e la sua prognosi è stata tenuta segreta. Due giorni dopo essere stato ricoverato all’ospedale di Legnano, il ragazzo è morto. Incidente imprevisto in acqua presso la piscina comunale di Alba nel cuneese Un ragazzo di 16 anni è stato trasportato all’ospedale di Cuneo in codice rosso dall’elicottero del 118, insieme al personale sanitario del 118 e ai carabinieri, per determinare la dinamica dell’incidente . Si è ammalato mentre nuotava ed è stato salvato dal fondo della vasca da amici.
Al giovane, che è di origine straniera, è stata data prognosi incerta. La sua vita non è però in pericolo: questo pomeriggio è stato ritrovato sul fondo di una piscina con diversi amici, forse perfesteggiare la fine dei corsi scolastici. Gli amici che lo hanno recuperato e salvato possono essere visti in fondo al serbatoio. Un’eliambulanza del 118 ha trasportato il giovane in un ospedale di Cuneo. Fortunatamente, i carabinieri sono intervenuti per aiutare a fare luce sui dettagli dell’incidente.
Domenica scorsa verso le 15.30 nella piscina di viale Gorizia a Legnano un uomo pachistano di 20 anni ha perso conoscenza ed è morto martedì. Per due giorni fu in miseria. I bagnini hanno risposto a una richiesta di aiuto attivando un allarme e somministrando la RCP utilizzando un defibrillatore. I medici sono arrivati in ambulanza della CRI pochi minuti dopo e hanno tentato di rianimarlo; è stato poi mandato in un vicino ospedale cittadino dove è stato tenuto in condizioni critiche. Il giovane però non ce l’ha fatta.