Ragazzo Morto A Gragnano Oggi – Un ragazzo di 13 anni di Gragnano, in Italia, è caduto dal balcone di casa sua il 31 agosto dello scorso anno e sei persone sono state nominate sospette nel caso. Uno di loro è l’ex fidanzata della vittima. Si ipotizza che i bambini piccoli siano stati vittime di bullismo al punto da pensare al suicidio. I rapporti dicono che la polizia sta esaminando i messaggi di testo minacciosi ricevuti al telefono di una ragazza di 13 anni che afferma di essere stata vittima di bullismo.
Il 6 settembre i medici di Castellammare eseguiranno l’autopsia sul corpo del ragazzo. Un’indagine è stata avviata sia dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata che dalla Procura per i Minorenni di Napoli. Parole di odio e risentimento come “Ucciditi” sono state scoperte nella chat del cellulare del ragazzo. Alcuni di loro probabilmente sono usciti non molto tempo prima che l’adolescente morisse.
Il ragazzo di 13 anni di Gragnano caduto dal balcone di casa il 31 agosto è stato identificato come uno dei sei indagati nelle indagini. Uno di loro è l’ex fidanzata della vittima. Si teorizza che i bambini piccoli sarebbero stati presi di mira dai bulli, che li avrebbero poi incoraggiati a togliersi la vita. La sospettata vittima di bullismo è una ragazza di 13 anni e gli investigatori stanno attualmente esaminando alcuni messaggi minacciosi ricevuti sul suo cellulare.
L’ospedale di Castellammare effettuerà l’autopsia sulle spoglie del ragazzo il prossimo 6 settembre. Le autorità sia di Torre Annunziata che di Napoli hanno avviato indagini sulle accuse. Messaggi pieni di rabbia e ostilità, tra cui “Ucciditi”, sono stati scoperti nel discorso al cellulare del ragazzo. Alcuni di loro probabilmente sono usciti non molto tempo prima che l’adolescente morisse. La morte di un ragazzino a Gragnano: le inchieste in corso.
È sotto inchiesta la morte di un 13enne che si è gettato dal balcone della sua casa di Gragnano. A partire da ora, sta esaminando le accuse di cyberbullismo e incoraggiamento al suicidio. Secondo quanto riportato da FanPage, il fatto che la vittima abbia recentemente iniziato a frequentare un’altra donna solleva la possibilità che la gelosia fosse alla radice del crimine. Sei giovani, di cui quattro risultano minorenni, sono stati notificati dai carabinieri con avvisi di garanzia. Tutti in questo gruppo sarebbero venuti dai ricchi livelli superiori di Gragnano.
I genitori dei due ragazzi hanno trattenuto gli avvocati che possono osservare l’autopsia del bambino di 13 anni all’ospedale di Castellammare. La strada statale per Agerola è stata teatro questo pomeriggio di un violento incidente. Purtroppo, Catello Longobardi, 16 anni, il motociclista rimasto ucciso nello scontro con l’auto, non è sopravvissuto. Questo giovane aveva Castellammare di Stabia nel suo passato. L’incidente è avvenuto nel Comune di Gragnano, precisamente al bivio di Sigliano.
Non è ancora chiaro come si siano svolti gli eventi. Serve una risposta immediata da parte della Polizia Municipale di Gragnano e della Compagnia Carabinieri di Castellammare di Stabia. Le prime indagini hanno suggerito uno scontro frontale tra le due automobili. Dalle prime indagini risulta che l’adolescente si stava dirigendo verso Gragnano con il suo motorino quando si è schiantato frontalmente con un’auto che era diretta in direzione opposta. L’urto avrebbe scaraventato il giovane per diversi metri sul marciapiede sottostante.
È possibile che sia atterrato duramente in testa durante la caduta. Probabilmente sarebbe morto per l’impatto. Pronti i soccorsi dei soccorsi, tra cui un’ambulanza chiamata il 118, che ha portato il giovane all’ospedale “San Leonardo” di Castellammare di Stabia. Nonostante i migliori sforzi del personale medico lì, tuttavia, il ragazzo alla fine ha ceduto alle ferite riportate ed è morto. È possibile che i filmati delle vicine telecamere di sicurezza, sia pubbliche che private, possano aiutare a ricostruire cosa è successo durante la collisione.
Incaricati dell’inchiesta i carabinieri di Castellammare di Stabia, che proseguiranno con l’interrogatorio del conducente dell’altro mezzo. Il gruppo comprende quattro adolescenti e due adulti accusati di aver complottato il suicidio del giovane morto giovedì scorso dal suo balcone. Una teoria propone che iniziare una connessione con una nuova donna avrebbe irritato l’ex. Domani alle 11, presso il monastero di Sant’Agostino di Gragnano, si terranno i funerali del giovane.
Alessandro, un ragazzo di 13 anni di Gragnano, è morto giovedì scorso dopo essere saltato dal balcone. Sei persone sono state arrestate e accusate del suicidio di Alessandro. Due degli accusati sono donne. Mentre il numero totale delle persone poteva essere noto in anticipo, la presenza di due giovani donne, come riportato dai media, non lo era. Una possibile spiegazione per la reazione dell’ex è che ha iniziato a frequentare un’altra donna subito dopo averla lasciata.
Sembra probabile che Alessandro sia stato oggetto di insulti e minacce, prima online e poi di persona, che alla fine lo hanno portato al triste atto. I funerali del 13enne si svolgeranno domani alle 11 presso il chiostroer di Sant’Agostino a Gragnano, dove oggi è stata eseguita l’autopsia. In città è stato proclamato un giorno di lutto. Questo ultimo passaggio di verifica della verità può essere compiuto grazie alle garanzie che sono state inviate nelle ultime ore.
Intimidazioni e minacce potrebbero aver avuto origine da un’ex fidanzata gelosa di Alessandro che, insieme ai suoi amici, ha rotto la coppia. Un comune ma triste incidente domestico fu rapidamente accettato come causa della morte di Alessandro dopo la sua morte. Per riparare il cavo dell’antenna TV, il tredicenne avrebbe dovuto sporgersi troppo oltre il bordo del balcone. Il bullismo e le minacce che hanno spinto il tredicenne a tentare il suicidio sono stati rivelati dopo che il suo telefono è stato portato via.