Ragazzo Marocchino Morto – Attesissima la semifinale Francia-Marocco che si è svolta ieri. I transalpini sono usciti vittoriosi e affronteranno Messi e l’Argentina nella finale dei Mondiali di domenica in Qatar. La favola culmina con il Marocco che diventa la prima nazione africana ad avanzare alle quattro finali di un grande torneo internazionale.
La partita Francia-Marocco è stata più di una semplice partita di calcio. In Francia, infatti, c’è una considerevole comunità marocchina e molti membri della nazionale francese hanno origini africane. Un ragazzo marocchino di 14 anni ha perso la vita quando i tifosi francesi a Montepllier sono scesi in piazza per festeggiare dopo il fischio finale.
La Francia è passata alle finali della Coppa del Mondo, ospitata dal Qatar, dove ha sconfitto il Marocco. Un risultato atteso alla vigilia che non toglie nulla ai progressi della squadra africana. Anche se gli italiani non sono scesi in piazza per festeggiare la vittoria della squadra marocchina, i loro tifosi lo hanno fatto a Milano. Il tempo è molto diverso in Francia, dove la legione di devoti tifosi dei bleu si sta godendo la meritata vittoria della squadra.
Considerando i profondi legami storici tra Marocco e Francia, il gioco era molto più di una semplice partita di calcio. Inoltre, questo è il motivo per cui ci sono state rivolte e conflitti.Anche una persona è stata uccisa; un ragazzo di quattordici anni è stato investito e ucciso da un’auto mentre scappava da una folla di fan inferociti che sembravano di origine marocchina. È successo a Montpellier e i video girati da testimoni all’epoca sono scioccanti per la loro brutalità.
La bandiera francese era attaccata al lato dell’auto e visibile attraverso il finestrino. Ad un certo punto, una folla di suoi sostenitori l’ha circondata e hanno cercato di abbattere lo striscione. L’autista, forse temendo per la propria incolumità, ha accelerato e, nella fretta di allontanarsi, ha investito due dei ragazzi che si erano raccolti attorno a lui. Il ragazzo di 14 anni non ce l’ha fatta.
TREVISO. Forse un’acrobazia, forse un incidente. La vernice gialla copre le pareti di viale Trento Trieste a Treviso, Italia, dove è stato scoperto il corpo di un giovane. Al momento non è noto se la segnalazione provenga da un condominio o da cittadini casuali, ma è arrivata nelle prime ore del mattino. C’è un cadavere all’ingresso dell’edificio, disse qualcuno. E c’era un immediato motivo di preoccupazione.
Un giovane nordafricano è stato trovato disteso a terra entro i confini di un’area designata all’interno del condominio. Anas Souiad, un marocchino di 23 anni, è il sospettato. Ha un’infarinatura di condanne minori a suo nome.Lungo viale Trento Trieste erano presenti la Polizia Locale e la Procura. Indaghiamo sulle circostanze della morte del giovane, che non sembrava essere un residente dell’edificio.
Impossibile però stabilire se il giovane straniero sia saltato o sia caduto, anche se pare sia morto per l’impatto al suolo dopo un volo di diversi metri. Il quinto piano dell’edificio ha una balaustra fatta di mattoni rotti.Una teoria suggerisce che la tragedia non sia nata da un violento alterco. Sembra che il ragazzo si sia rifugiato per diversi giorni nel sottotetto aperto del palazzo all’ultimo piano. Dopo aver scoperto che la porta era chiusa, avrebbe tentato di arrampicarsi sul parapetto del terrazzo interno ma è caduto.
I complessi di appartamenti sono completamente silenziosi. Prima ancora che arrivasse l’ambulanza, il ragazzo era morto. L’ultima notte dell’anno c’è stata un’ondata di criminalità nel centro storico di Genova. Giacomo Reggiani, 22 anni, di Sestri Ponente, è stato ucciso quando un piccolo spacciatore marocchino lo ha accoltellato. L’omicidio è avvenuto davanti a un bar di Salita San Bernardo.
L’assassino ha affermato di avere meno di 14 anni ma un esame clinico presso l’ospedale Gaslini ha mostrato che queste informazioni erano leggermente superate. La questione dell’età è ancora un “mistero”, tuttavia, perché lo stesso ragazzo è stato arrestato pochi mesi fa e allo stesso modo testato per essere molto giovane.Solo il giorno prima, il 21 maggio, è venuto al mondo Giacomo Reggiani, 22 anni. I suoi coetanei lo descrivono come un giovane “meraviglioso”.
Alberta Conte e il suo compagno erano i suoi genitori, ed era diplomato all’Istituto Agrario “Marsano”. La donna da poco nubile ha avuto parole molto misurate dopo la tragedia: “Avere un rapporto conflittuale con l’eredità di mio figlio è l’ultima cosa che vorrei. è semplice come comprare a un bambino un sacchetto di caramelle”. Poi ha continuato: “La donna insiste: “Non mi interessa cosa succede a chi l’ha ucciso”.
Anche lui è un miserabile essere umano. In ogni caso, non voglio che la sua scomparsa sia usata per giustificare ulteriormente abusi e spargimento di sangue. Eppure, nessuno mi restituisce il mio James “.L’incidente è avvenuto proprio davanti al “Guarchi Cafè” in città. Intorno alle 9:30, un gruppo di quattro o cinque giovani italiani e due marocchini hanno litigato in un bar. Anche se Giacomo Reggiani e compagni hanno deciso di uscire piuttosto late, si è rivelata una serata fantastica.
Per “fumare” probabilmente hanno cercato uno dei tanti piccoli spacciatori che si radunano nel centro storico della città. La polizia sospetta che le vendite di hashish fossero collegate alla rissa avvenuta in precedenza. La divergenza di prezzo è la spiegazione più probabile.Secondo quanto riferito, i proprietari del club hanno cacciato subito i litiganti, ma la rissa è continuata fuori nel bel mezzo dei festeggiamenti di Capodanno.
Due marocchini hanno aggredito alcuni italiani, rompendo bottiglie di birra e forse ottenendo l’appoggio di altri connazionali. Il giovane nordafricano arrestato per aver aggredito Reggiani lo ha colpito alla gola. Il sangue iniziò a sgorgare dalle ferite del giovane e i suoi aggressori fuggirono.