
Ragazza Pakistana Uccisa Dai Genitori – La triste rivelazione che i genitori di Saman Abbas sono ancora ricercati in relazione alla morte della giovane donna non ha impedito loro di continuare la loro vita quotidiana in Pakistan. Le foto esclusive del padre di Saman Abbas, la ragazza pakistana scomparsa il 30 aprile 2021 nel reggiano dopo che i suoi genitori l’hanno crudelmente uccisa,
sono andate in onda su Retequattro durante la puntata di “Quarto Grado” in onda oggi sera, venerdì 30 settembre . Padre Shabbar Abbas, ricercato in Italia insieme alla moglie Nazia Shaheen, è stato ripreso dalla troupe di “Quarto grado” il 27 agosto mentre partecipava a una parata religiosa a Charanwala, in Pakistan. Il giorno dopo la scomparsa della figlia, il 1 maggio 2021,
le ultime foto conosciute della coppia sono state scattate all’aeroporto di Milano Malpensa. L’ufficio del suo pubblico ministero afferma che la bambina è stata uccisa dal padre, dallo zio e da due cugini dopo che si era rifiutata di accettare un matrimonio combinato. In realtà, le intercettazioni degli inquirenti svelano il complotto di familiari intenti a commettere un delitto d’onore.
Il 10 febbraio 2023 inizierà il processo contro i genitori della ragazza e tre parenti, tra cui suo zio Danish Hasnain e due cugini, Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq. L’individuo avrebbe confessato per telefono a un parente senza sapere che la sua chiamata veniva ascoltata. Un uomo che dice di aver ucciso la sua ex ragazza per proteggere il suo onore e il suo orgoglio è ancora in libertà.
conversazione tra lui e Shabbar Abbas, il padre di Saman. Saman, 18 anni, scomparso da Novellara la sera del 30 aprile 2021; un fascicolo di indagine per omicidio è stato istituito dalla procura di Reggio Emilia. La giovane donna pakistana è stata assassinata dalla famiglia per proteggere la reputazione del clan perché, secondo le indagini,
avrebbe rifiutato il matrimonio forzato con un cugino in patria. La trascrizione dell’imminente processo nel febbraio 2023 rivelerà quanto detto durante la telefonata. I cugini e lo zio di Saman costituiscono tre dei cinque imputati. Tuttavia, i genitori, per i quali è stato emesso un mandato d’arresto in più di un paese,
restano latitanti. In seguito al presunto omicidio sarebbero rientrati in Pakistan. E’ un’ipotesi avvalorata da quanto si è sentito durante la “nuova” intercettazione. Corriere.it rende abbondantemente evidente che la conversazione in questione è avvenuta l’8 giugno 2021, un mese intero dopo che la storia è scoppiata a livello nazionale. Nel corso della discussione,
il padre della ragazza ha ammesso a un parente di aver ucciso sua figlia. Al telefono con il suo parente, Shabbar ha risposto: “Per me la dignità degli altri non è più essenziale della mia”. Ha poi detto di aver abbandonato il figlio in Italia. Poi, ancora una volta: “Ho ucciso mio figlio e sono venuto, non me ne frega niente di nessuno”.
I carabinieri hanno parlato con il familiare che avrebbe origliato la confessione dell’uomo. Per questo Shabbar gli avrebbe detto di “parlare” di meno. Sono già distrutto, probabilmente avrebbe detto, ma siccome diffondi voci su di me non lascerò in pace la tua famiglia. Poi disse: “L’ho uccisa, l’ho uccisa per la mia dignità e il mio onore”. Finalmente una frase degna delle sibille:
“L’abbiamo uccisa noi”. Il processo dovrebbe iniziare a febbraio, e dagli atti del tribunale risulta quanto il padre della ragazza ha detto al telefono a un parente sulla notte in cui sua figlia è scomparsa da Novellara, il 30 aprile – 1 maggio 2021 Se volessi tenermi la mia dignità e orgoglio intatti, ho dovuto ucciderla. Noi due abbiamo messo fine alla sua vita”.
“Non si può dedurre nulla da quegli estratti”, ha detto l’avvocato. Ha scoperto che il post sui social media di Saman Abbas con un bacio tra lei e il suo amante aveva suscitato le ire della famiglia della ragazza. Avevo altra scelta che uccidere mio figlio.Circa un mese dopo la scomparsa di Saman Abbas, suo padre avrebbe detto queste parole confessionali a un parente italiano.
Dopo essersi nascosto in Pakistan per un mese dopo la scomparsa della figlia il 30 aprile 2021, avrebbe raccontare a un parente italiano cosa accadde quella notte l’8 giugno 2021. I carabinieri hanno ascoltato la conversazione, e sarà inserita negli atti del processo quando inizierà a febbraio contro i familiari del diciottenne scomparso la notte del 30 aprile 2021 a Novellara,
in provincia di Reggio Emilia, e che inquirenti, pm e carabinieri sono tutti convinti sia stata uccisa perché si era rifiutata di sposare un cugino in patria e voleva andarsene. quei frammenti”, ha affermato l’avvocato dell’uomo. In una telefonata intercettata, Shabbar Abbas ha spiegato a un parente: “Ho lasciato mio figlio in Italia perché non credo che la dignità di nessun altro sia più importante della mia”. uccidendo mio figlio, non me ne frega niente di nessuno”.
Lo stesso familiare il 25 giugno ha raccontato ai carabinieri che il padre di Saman lo aveva chiamato per dirgli di non parlare di lui. “Hai parlato di mein giro, non lascerò sola la tua famiglia”, dice Abbas nel racconto del parente. Ripetutamente: “Non vivo più; Mi sono già tolto la vita per proteggere la mia dignità e il mio onore.
Siamo stati noi a porre fine alla sua vita “Il familiare spiegherebbe ai carabinieri la dinamica familiare senza identificare i singoli componenti. Nulla si può dedurre dai frammenti che sono stati rilasciati finora; ho letto addirittura che qualcuno sta discutendo di una confessione, ma non è chiaro chi sia l’interlocutore,
e i frammenti che sono stati rilasciati finora ci danno solo un assaggio di ciò di cui si sta discutendo. in senso figurato. Il fatto che le persone le cui conversazioni sono state intercettate parlassero pakistano, possibilmente in dialetto, rende totalmente assurdo qualsiasi discorso di confessione “, ha detto a Fanpage Simone Servillo, avvocato d’ufficio del padre di Saman Abbas.
