Notizie Del Giorno -Si prevede che la pioggia si protrarrà fino a mercoledì mattina, 25 maggio. notato qualcosa di insolito Lambro e Seveso Russia e Zelensky hanno concluso trattative dirette. “Stanno preparando un’offensiva a Zaporizhzhia”, dice l’esercito delle nuove armi per Kiev. 200 corpi in un rifugio a Mariupol “Hanno consegnato una grande quantità di mezzi”, dice il governatore di Luhansk. “L’invasione russa è nella sua fase più attiva”, dice Kiev. Mira a far luce sulle circostanze che hanno portato gli ex funzionari del Senato e membri del culto a uccidersi a vicenda nello stesso momento. Nella casa spaventosa, il figlio Fu preferito da Bergoglio a Paolo Lojudice e Antonino Raspanti. Rimarrà a Bologna e sarà assistito nelle sue funzioni da un ausiliario. Il giovane è stato trasportato in elicottero all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio con ferite moderate. Il primo treno merci della Lituania. “Serve un corridoio verde”, dichiara la Cina. La Russia è stata accusata di aver rubato il grano di Kiev. Aumentano i timori di carestia.
Il Giorno nasce per iniziativa di Enrico Mattei, presidente dell’Eni, che intendeva creare un nuovo quotidiano che ne sostenesse le opinioni politiche ed economiche. Mattei, fondatore e presidente dell’Eni, impresa pubblica gestita dal ministero delle Partecipazioni statali, è stato pesantemente criticato dalla grande industria privata, che non ha trattenuto critiche, nemmeno sui giornali. Per rompere l’accerchiamento e contrastare gli attacchi, decise di fondare un proprio giornale. Il Banco di Napoli possedeva il Mattino e la Gazzetta del Mezzogiorno, quindi non era la prima volta che una società per azioni possedeva un giornale. Mattei trovò socio in Cino Del Duca, editore marchigiano (quindi suo concittadino) che aveva fatto fortuna in Francia ed era ansioso di iniziare una nuova impresa. Del Duca ha accettato di partecipare come socio di minoranza. Il 27 settembre 1955 viene fondata a Milano la “Società Editore Lombarda” (SEL), con Mattei al 51 per cento delle azioni e Del Duca al 49 per cento. Mattei ha scelto di non identificarsi pubblicamente come il fondatore del quotidiano, nonostante si presentasse ai lettori come una testata indipendente. L’ingegner Oreste Cacciabue era il presidente ufficiale della casa editrice.
Per i lettori milanesi, la nuova pubblicazione aspirava ad essere una valida alternativa al Corriere della Sera. Cino Del Duca assunse Gaetano Baldacci, corrispondente di una testata rivale, e lo promosse a direttore. Il Daily Express di Londra è stato utilizzato come modello di riferimento. Il 21 aprile 1956 fu pubblicata la prima edizione. Nei mesi precedenti il designer Giuseppe Trevisani ha lavorato al visual, apportando importanti novità: la prima pagina è modellata sulla stampa anglosassone, con titoli grandi e vivaci supportati da immagini; gli articoli della prima pagina occupano uno spazio residuo: dopo 15-20 righe, continuano nelle pagine interne. Sotto il titolo «Situazione» compare un commento più breve al posto dell’articolo principale, riservato all’editore. Il titolo di apertura del primo numero, che occupava sette delle otto colonne della pagina, riguardava la politica estera: La distensione a Londra, e descriveva i discorsi tenuti da Nikita Khrushchev nella capitale inglese. La “Situazione” era in una situazione nobile. Giacomo Debenedetti (editore di Ossessi di Brancati e indifferenti di Moravia), Roberto Longhi (su una mostra dei maestri d’arte italiani a Parigi) e lo scrittore Goffredo Parise sono tra i firmatari del primo numero. A due pagine, Achille Campanile e Roberto De Monticelli hanno raffigurato il matrimonio fantastico di Grace Kelly con il principe Ranieri a Montecarlo. Paolo Murialdi e Angelo Rozzoni sono al volante della “macchina” del giornale. La pubblicazione è rivolta a tutti i milanesi che non amano il Corriere della Sera e, in particolare, il suo crisma “ufficiale”. Di conseguenza, la Giornata deve tendere costantemente a sorprendere, ad essere anticonformista e irriverente. “Se abbiamo fatto una prima pagina uguale o paragonabile al Corriere, dobbiamo chiederci dove abbiamo sbagliato”, ricordava Baldacci ai suoi compagni.
Il giornale si differenzia dal Corriere anche per il formato, eliminando la tipica terza pagina culturale come esempio. Prima degli spettacoli, la cultura è migrata nella seconda parte della routine quotidiana. Giorgio Zampa è il curatore letterario. È la prima testata giornalistica a dedicare un’intera pagina all’economia e alla finanza. Gianni Brera si occupa dei servizi sportivi. Mario Fossati, abile scrittore pavese, si occupa del ciclismo, Giulio Signori dell’atletica, Gianni Clerici del tennis, Gian Maria Gazzaniga del calcio, Franco Grigoletti del basket. Adele Cambria è l’unica donna in redazione, prima a Roma e poi a Milano, dove dirige una rubrica social chiamata Confino rosa che compare in prima pagina. L’innovazione più audace per un foglio mattutino, però, è una pagina dedicata ai fumetti e ai giochi.
L’inserto giornaliero in rotocalco a colori di otto pagine (una rarità assoluta neldopoguerra) amplia l’offerta informativa. Questo metodo viene utilizzato anche per stampare la prima pagina. Un poster di Raymond Savignac si occupa del lancio pubblicitario. Politicamente, il giornale sostiene il centrosinistra in via di sviluppo e difende l’intervento del governo nell’economia. Viene pubblicato in due versioni giornaliere per i primi mesi. L’edizione pomeridiana è in stile tabloid; ma, a causa degli elevati costi amministrativi, il processo si concluderà a fine luglio. Del Duca si è ritirato dall’azionariato a causa della crisi causata dal deficit del primo anno. Eni, di proprietà di Mattei, è l’unico proprietario. Ufficialmente la rivista è di proprietà di un gruppo bancario: nel 1958 il premier Adone Zoli e il ministro Giorgio Bo escludevano ogni coinvolgimento del governo nella casa editrice. Per i primi tre anni il giornale ha avuto difficoltà a vendere pubblicità: le grandi aziende, infatti, si rifiutano di fare pubblicità sul “Giorno”. La pubblicazione ha difficoltà a trovare sponsor privati pronti ad acquistare spazio pubblicitario.