Morto Bambino 3 Anni -Il piccolo, che è stato curato all’ospedale San Paolo di Napoli dopo essere rimasto ferito in un incidente stradale a Fuorigrotta, è morto. Il bambino che era stato investito da un’auto ha mostrato subito segni di malattia acuta. L’operazione è stata effettuata questa mattina a
Cavalleggeri d’Aosta, quartiere popolare a ovest di Napoli, in via Marco Polo. Il piccolo, portato questa mattina in ospedale, è deceduto verso mezzogiorno. Per ragioni non ancora accertate, il giovane era con la madre quando è stato investito da un’auto il cui conducente si era fermato per
prestare soccorso.La dinamica è stata ricostruita dalla polizia di stato e dal personale della polizia locale. Quando la folla ha visto l’autista, un giovane ragazzo, uscire dalla sua auto per offrire il primo soccorso, ha attaccato anche lui. L’incidente è avvenuto vicino al mercato locale. Per evitare un
linciaggio, sarebbe stato necessario l’aiuto della brigata. Il giovane è stato effettivamente ricoverato anche all’ospedale Cardarelli per curare le ferite dell’aggressione. La polizia sta indagando sulla sua posizione e tra poche ore sarà possibile stabilire cosa sia successo. Non si sa ancora se il bambino si
a scappato dalla madre e abbia attraversato improvvisamente la strada, se l’auto abbia compiuto una manovra rischiosa o se sia arrivata a grande velocità in una zona affollata: il mercato. Questo sarà determinato dalla ricostruzione degli agenti.
Christian Carezza, un bambino di 3 anni, è morto in un incidente automobilistico avvenuto oggi verso mezzogiorno in via Marco Polo a Cavalleggeri d’Aosta, un quartiere popolare della regione occidentale di Napoli, nel Fuorigrotta.
Immediato l’intervento delle Pattuglie della Polizia Locale, della Sezione Sinistri Stradali e dell’Ufficio Generale di Prevenzione della Questura di Napoli. Secondo quanto riferito dagli agenti municipali, il ragazzino e sua madre sarebbero stati travolti da un’automobile fuori controllo mentre si trovavano sul marciapiede.
Nei pressi del mercato rionale, al civico 23, è avvenuto l’incidente. Dopo lo scontro, il conducente dell’auto, un residente locale di 51 anni, si è fermato. Fanpage.it sostiene che l’automobilista è stato aggredito da diversi curiosi e impedito di essere linciato dal volante della questura di Bagnoli. Il
ragazzo è stato portato all’ospedale Cardarelli per la cura delle ferite e per essere sottoposto alle consuete procedure di test antidroga e alcol. Gli inquirenti stanno ancora indagando sulla sua situazione. Gli inquirenti della Polizia Locale, al comando del capitano Antonio Muriano, hanno il compito di ricostruire la dinamica.
L’autista avrebbe perso il controllo, sbattuto contro un’auto parcheggiata e sul marciapiede, schiacciando la madre e il suo bambino, secondo i risultati preliminari. Dopo l’investimento è scattato rapidamente l’allarme, ma nonostante la pronta assistenza, il bambino non è sopravvissuto; dopo
essere stato ricoverato in ambulanza in gravi circostanze, era già morto quando è arrivato al vicino Pronto Soccorso San Paolo. Anche se sua madre era stata ricoverata nello stesso ospedale e aveva diverse fratture, la sua vita non era in pericolo. Esibizioni di disperazione e rabbia dei familiari sono
state catturate all’ospedale di Fuorigrotta quando sono intervenute molte automobili della Questura di Napoli.
Christian è stato investito da un’auto il cui autista ha perso il controllo quando aveva tre anni, morendo davanti alla madre in lutto. Madre, figlio e un secondo fratello minore stavano aspettando pazientemente che un parente in macchina li portasse a riva intorno alle 11:30 di questo sabato, 25
giugno. Invece, il disastro ha colpito.L’incidente è avvenuto questa mattina nel ricco quartiere Cavalleggeri d’Aosta di Napoli, tra Fuorigrotta e Bagnoli, in una traversa di via Marco Polo dove risiede la famiglia del ragazzo deceduto. Nonostante le indagini della polizia siano ancora in corso e
stiano cercando di ricostruire con precisione quanto accaduto, sembra che il ragazzo sia stato completamente colpito dall’auto guidata da un uomo della stessa zona. Un uomo di 51 anni si è fermato subito per fornire assistenza. La donna di 39 anni e il suo bambino di 3 anni sarebbero stati
fermati su un marciapiede, secondo la ricostruzione della polizia municipale, a cura del comandante Ciro Esposito. A loro si unirono altre donne e bambini. L’uomo, che senza dubbio stava viaggiando a un ritmo veloce, si avventa improvvisamente su di loro in una “Suzuki”. Il piccolo Christian è stato
brutalmente sbattuto contro il muro quando l’automobile ha sterzato sul marciapiede e lo ha colpito direttamente. Anche sua madre è stata colpita. Maria V. è stata curata all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, ma è in condizioni stabili. Sorprendentemente, il fratello minore è scappato illeso. La
donna aveva programmato di visitare l’obitorio del Policlinico in serata per salutare il suo bambino non ancora nato prima che fosse eseguita l’autopsia.La presenza della polizia ha salvato l’autista, che era stato anche avvicinato da un gruppo di locali indignati che lo hanno picchiato. L’individuo è
stato preso to l’ospedale Cardarelli per la cura delle percosse da lui subite e per sottoporsi a screening per alcol e droghe. La scatola nera che è stata messa sulla sua automobile potrebbe avere degli indizi. Il giovane era purtroppo impotente; dopo essere stato portato da EMS in un ospedale
vicino, le sue gravi ferite lo hanno portato a morire quasi immediatamente. L’automobilista è stato fermato e interrogato. Subito sono intervenute le pattuglie della polizia locale (dipartimento infortuni) e alcune auto per la prevenzione generale. Sono in corso le indagini sul giovane alla guida della
Suzuki. Non è ancora stato in grado di descrivere cosa è successo poiché è ancora sotto shock. Il salvataggio non sarebbe stato affatto tempestivo e l’ambulanza non si sarebbe presentata per molti minuti, ha detto una vicina della vedova che ha perso il figlio. La donna ha detto: “Le auto vanno
spesso a grande velocità su quella strada, che attraversa una grande strada”. Di conseguenza, esiste anche la rabbia della gente del posto nei confronti dell’automobilista. Quest’ultimo dovrà rendere conto di omicidio stradale dopo essere stato portato in questura.
