Morte Mino Raiola Malattia

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Morte Mino Raiola Malattia – “Sono indignato per le telefonate di pseudo giornalisti che speculano sulla vita di un uomo che sta lottando”, ha detto Alberto Zangrillo, responsabile del reparto di Anestesia e Terapia Intensiva del San Raffaele, rispondendo alle speculazioni sulla salute del 54enne ricoverato procuratore Mino Raiola. L’Ansa sostiene che le condizioni di Raiola sono estremamente critiche.

Mino Raiola, il leggendario agente sportivo scomparso il 28 aprile all’età di 54 anni, è stato oggetto di notevoli preoccupazioni nel mondo del calcio per diverse ore prima della sua morte. Nato a Nocera Inferiore, Raiola si è trasferito dopo qualche anno con la famiglia ad Haarlem in Olanda ed è stato ricoverato in emergenza lo scorso gennaio, ma da allora le notizie sul suo stato di salute non sono state aggiornate. sempre riservato e discreto.

Fino ad ora, quando la notizia di un peggioramento del suo quadro clinico è stata ampiamente diffusa poco dopo i 13 anni. Ci sono state segnalazioni di una malattia polmonare non correlata all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato il 12 gennaio, ma non è stato trasferito in terapia intensiva e la procedura d’urgenza è stata negata dal suo staff.

Alberto Zangrillo, responsabile dell’Unità di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare, aveva precedentemente affermato che l’intervento era programmato da tempo e che Raiola era in terapia intensiva, ma la Bild ha riferito che le condizioni di Raiola erano notevolmente peggiorate.

In condizioni critiche è il procuratore Mino Raiola, che sta combattendo una malattia pericolosa per la vita. Il 12 gennaio è iniziata a circolare la notizia che era stato ricoverato all’ospedale “San Raffaele” di Milano per un problema polmonare non correlato al Covid.
Di recente, molti dei calciatori professionisti più noti, tra cui Zlatan Ibrahimovic, sono stati aggiunti alla lista degli aiutanti di Raiola. L’orticoltura italiana ospiterà anche Balotelli e Donnarumma.

Alberto Zangrillo, responsabile del reparto di Anestesia e Terapia Intensiva del San Raffaele, ha smentito la sua presunta morte nelle prime ore del pomeriggio: “Quando ricevo telefonate da persone che si spacciano per fonti giornalistiche, sono inorridito. Tutti i media, compreso Il Sole 24 Ore , aveva pubblicato la notizia della sua morte. La persona in questione è stata ascoltata quando si è trattato dell’argomento. “Condizioni di salute attuali per chi si chiede: incazzato”, scrive Raiola su Twitter.

Mi hanno ucciso due volte negli ultimi quattro mesi. Inoltre, sembrano in grado di riportarmi in vita”. Si dice che sia morto uno degli avvocati sportivi più famosi del mondo, Mino Raiola. A gennaio è stato sottoposto a procedura d’urgenza a Milano, e i dettagli della sua guarigione Negli ultimi 15 anni, aveva dimostrato il suo dominio sul mercato schierando una squadra che aveva giocatori come Ibrahimovic, Donnarumma, Haaland, Pogba e Verratti, tra gli altri.

La domanda è: cosa possiede esattamente Mino Raiola? La copertura della Bild di una malattia polmonare che non aveva nulla a che fare con il Covid era sbilanciata al momento del ricovero. Mino Raiola è vivo e vegeto. Il professor Alberto Zangrillo, responsabile del Servizio di Anestesia e Terapia Intensiva del San Raffaele, smentisce che il noto agente di calcio sia morto.

Il suo dispiacere per le telefonate di “pseudo giornalisti” che speculavano sulla vita di un uomo che litigava è stato espresso all’Ansa con una lettera aperta. In un tweet successivo, Zangrillo ha ritwittato per intero queste parole. Ha affermato che i problemi di salute dell’agente sono gravi, ma che sta tentando di superarli. Secondo il braccio destro di Raiola, José Fortes Rodriguez: “E’ in uno stato critico, ma è ancora vivo”, ha detto.

Mino Raiola è un noto agente di numerosi giocatori importanti, tra cui Zlatan Ibrahimovic e Gianluigi Donnarumma. Il calciatore norvegese Erling Hland, di cui era l’agente, potrebbe presto diventare il giocatore più pagato al mondo. Ma aveva avuto una serie di problemi di salute per qualche tempo prima della sua morte, e non è chiaro cosa lo abbia causato. In realtà da gennaio è alle prese con un grave disturbo di cui nessuno sa molto.

Per quanto ne so, non era un vero tumore o cancro. A gennaio è stato ricoverato in ospedale per il trattamento di una malattia polmonare. La sua salute era peggiorata nel tempo, secondo le informazioni raccolte in queste ore intermedie. Se questa patologia sia stata la causa della sua morte, non lo sappiamo per certo.

La morte di Mino Raiola, infatti, non sarebbe stata causata dal Covid né da un vaccino contro il Covid. Quando muore un personaggio famoso, c’è sempre qualcuno che cerca di collegare la sua morte a un virus o un siero su Internet. False affermazioni di connessioni sono state fatte in precedenza.

“La condizione polmonare per la quale è morto non era legata al Covid”, hanno affermato subito fonti confermate. Poiché Mino Raiola aveva solo 54 anni quando è scomparso, la sua scomparsa è stata uno shock per chi non lo conosceva bene. La famiglia, gli amici e gli addetti ai lavori che lo conoscevano bene mantengono la morte del re dei pubblici ministeri un segreto gelosamente custodito per il momento.

L’attenzione dei media è esplosa l’anno scorso quando Mino Raiola ha “provocato” il trasferimento gratuito del portiere dell’AC Milan Gigio Donnarumma al Paris Saint-Germain. Raiola ha curato anche gli interessi di Alessio Romagnoli e Zlatan Ibrahimovi in ​​rossonero.

Dopo aver appreso le notizie sulla presunta morte di Mino Raiola, Alberto Zangrillo, responsabile del Servizio di Anestesia e Terapia Intensiva del San Raffaele, è intervenuto con la seguente dichiarazione: “Sono indignato per le telefonate di falsi giornalisti che speculano sulla vita di un uomo che sta combattendo.”. L’Ansa afferma che la salute di Raiola è in grave pericolo.

Mino Raiola, il noto agente sportivo scomparso giovedì 28 aprile all’età di 54 anni, è stato oggetto di ore di estrema preoccupazione nel mondo del calcio. Raiola, nato il 4 novembre 1967 a Nocera Inferiore e trasferitosi ad Haarlem, in Olanda, con la famiglia qualche anno dopo, è stato ricoverato in ospedale nel gennaio dello scorso anno per un motivo non specificato. sempre privato e mai condiviso con nessun altro.

Morte Mino Raiola Malattia

Oggi, poco dopo le 13, si è diffusa la notizia che il suo quadro clinico era peggiorato. Il personale dell’ospedale San Raffaele di Milano ha rifiutato che fosse mandato in terapia intensiva e che avesse bisogno di un’operazione d’urgenza; hanno anche sostenuto che la colpa della sua malattia era di un disturbo polmonare non correlato.

Alberto Zangrillo, responsabile dell’anestesia, rianimazione cardio-toraco-vascolare generale, rianimazione, ha affermato che l’intervento era stato pianificato da tempo prima che Bild annunciasse che Raiola era in terapia intensiva dopo che le sue condizioni erano peggiorate in modo significativo. Bild ha riferito che le condizioni di Raiola erano peggiorate drammaticamente. Per rispondere a qualsiasi domanda: sono arrabbiato perché mi hanno ucciso per la seconda volta in quattro mesi. “Sembra che possano resuscitarmi”, si legge in un tweet dall’account sui social media di Mino Raiola.

Nel 2020, Forbes ha classificato Raiola al quarto posto tra i migliori broker immobiliari al mondo, con un volume di vendite di $ 84,7 milioni e un volume di vendite chiuse di $ 847,7 milioni. Ibrahimovic, Haaland, Donnarumma, Pogba, Verratti, Balotelli, Mikhitaryan e De Ligt sono solo alcuni dei giocatori con cui Raiola ha lavorato. Dopo essersi trasferito nei Paesi Bassi con la sua famiglia negli anni ’60, Raiola è cresciuto lì.

Ha lavorato come cameriere in una pizzeria di proprietà della sua famiglia. Fin da bambino, ha sempre voluto fare il calciatore o l’allenatore. Ha iniziato la sua carriera professionale con le giovani squadre ad Haarlem, dove è stato membro della squadra nazionale olandese. Quest’uomo sapeva conversare fluentemente in non meno di sette lingue. È più veloce, però, in dialetto campano mentre penso. Lui e sua moglie erano genitori di due bambini.

C’è ancora vita in Mino Raiola. Improvvisamente, la notizia della misteriosa scomparsa di uno dei più potenti pubblici ministeri del calcio risuona in tutto il mondo. Subito dopo dice: “Non ci credo. Sta combattendo. Le parole del professor Alberto Zangrillo all’Ansa sono state “indignate da chi specula sulla sua vita”, secondo l’Ansa.
Fanpage.

Non appena è stata riportata la tragica notizia della morte di Mino Raiola, è stata ampiamente diffusa da fonti attendibili e la testata ha subito chiesto scusa alla famiglia e ai lettori di Raiola per l’errore. La morte di uno dei pubblici ministeri più importanti del calcio arriva come uno shock e si diffonde rapidamente in tutto il mondo. Poco dopo i medici e i collaboratori a lui più vicini hanno emesso una secca smentita.

“Sono turbato dalle telefonate di pseudo-giornalisti che speculano sulla vita di un ragazzo in difficoltà”, ha detto il professor Zangrillo, direttore del reparto di anestesia e terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano. Il braccio destro dell’agente, José Fortes Rodriguez, ha rilasciato dichiarazioni simili alla TV olandese NOS: nonostante la sua difficile situazione, non è ancora morto. “

Il 12 gennaio è stato rivelato che era stato ricoverato e operato all’ospedale “San Raffaele” di Milano per un disturbo polmonare non correlato al Covid. Nonostante le rivelazioni fatte dal tabloid tedesco “Bild”, il suo team ha rapidamente chiarito che i trattamenti che aveva preso facevano parte di un ciclo di check-up pianificato da tempo e non erano pericolosi per la vita. Anche Alberto Zangrillo, responsabile del reparto di anestesia e rianimazione cardiotoracica, ha emesso una smentita al riguardo, così come i più stretti collaboratori di Raiola.

I pubblici ministeri in Italia venerano Mino Raiola come il loro salvatore. Durante la sua carriera, ha lavorato instancabilmente per tessere i fili delle trattative, mediare, fare e rompere accordi al fine di scoprirne di migliori per gli atleti che rappresentava. Mino Raiola è l’allenatore che si è ritagliato una nicchia in un ambiente infestato da squali. Ha un acuto senso del talento e del modo migliore per coltivarlo, oltre a un’idea di quando è il momento di lasciarlo andare e andare verso una nuova sfida o una destinazione più gratificante.

Il percorso di Raiola da cameriere a manager inizia a Nocera Inferiore. 4 novembre 1967 Mino Raiola nasce nell’Agro provincia di Salerno. Harlem, nei Paesi Bassi, è il luogo in cui lui e la sua famiglia si sono stabiliti. Quando era solo un adolescente, il padre di Mino ha aperto un ristorante e non ha nemmeno pensato di arrivare ai vertici del calcio internazionale. È brillante e si tuffa nel mondo degli affari, lavorando come waiter, un contabile, e persino l’acquisto di un McDonald’s all’età di 19 anni, vendendolo quasi rapidamente e risparmiando i soldi di cui avrà bisogno in seguito. È appena iniziato.

È uno studente di inglese autodidatta. Per lui la forma è più importante della sostanza e sarà sempre così. Durante questo periodo gioca a calcio, ma le scarpe che indossa sono solo un aiuto nel suo viaggio per diventare un vero maestro del suo mestiere. Harlem lo assume come direttore di atletica leggera. Ha creato Intermezzo, una società di intermediazione, all’età di 20 anni, e ha intenzione di farsi strada tra i ranghi come agente lì.

La morte del mega agente del calcio Mino Raiola è stata annunciata il 28 aprile 2022, a causa di malattia, malattia e cancro. L’uomo di 54 anni aveva diversi problemi di salute e lo era da tempo. Sempre di recente era stato ricoverato all’ospedale An IRCCS di Milano ha eseguito un difficile intervento chirurgico su Raiola all’inizio di gennaio.

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