Mattia Casse Matrimonio – Ho detto di no, poi sì, e ora dico forse. Ma alla fine non lo era. Dall’iniziale delusione dello sciatore azzurro per la mancata partecipazione alla squadra olimpica, al successivo frettoloso viaggio a Pechino nella speranza di partecipare a un ripescaggio che alla fine non ha portato a nulla, la porta delle Casse si può riassumere così.
È stato detto che il velocista Matteo Marsaglia ha affermato che Massimo Rinaldi, il direttore sportivo della squadra, lo ha esortato a fingere un infortunio in modo che Casse potesse correre nel SuperG. Polemica subito smentita dalla Fisi, ma che il romano di Sansicario ha ripetuto ai microfoni di Raisport al termine della gara olimpica: «Quello che avete letto è successo e io non avevo certo interesse ad inventare qualcosa».
Anche Mattia Casse, che in precedenza era stato testimone al matrimonio di Casse, ha preso la stessa posizione: “Matteo non è solo un compagno di squadra, ma un buon amico: è a Pechino per gareggiare e ha il sacrosanto diritto di approfittare della sua chiamata ”, scrive Casse sui social media. E non finisce qui, visto che nel giro di poche ore Mattia Casse si è trovato al centro dell’ennesimo caso complicato che coinvolge un suo caro amico e collega.
Il direttore dello sci alpino della Fisi, Massimo Rinaldi, ha risposto così: A Matteo non ho nemmeno chiesto niente, figuriamoci che inventasse bugie. Sarebbe completamente folle e potrebbero esserci anche conseguenze legali a livello di Comitato Olimpico Internazionale se accadesse qualcosa del genere. Il 15 marzo 2012, lo sciatore ha vinto la sua prima discesa libera di Coppa dei Campioni nella stessa località.
Il fatto che Marsaglia sarà il testimone di Casse al matrimonio porta il potenziale di tensione tra i due amici di lunga data.
Se o se la verità verrà svelata nei prossimi giorni, non c’è dubbio che il legame tra i due sciatori sia genuino e profondo, essendosi forgiato sulle piste da sci tra gare internazionali. Una gestione apparentemente complessa della trasferta cinese non farà certo deragliare la concordia tra il piemontese classe 1990 e la laziale di cinque anni, ma non guastava nemmeno provocare un po’ di costernazione all’interno della squadra della velocità azzurra.
La delusione di Mattia Casse è palpabile soprattutto perché si è subito riversato sui social dopo aver scoperto di non essere stato chiamato a Pechino: «Non pensavo si potesse dimenticare così in fretta tutto il lavoro svolto ad alto livello in questi anni, il ritorno da l’ultimo infortunio e aver seppellito mio padre il 22 dicembre. Questa convocazione potrebbe essere stata giustificata se fosse stata per una violazione delle regole, ma non per motivi di parte.
Il ragazzo ci aveva raccontato la sua storia in un’intervista di gennaio a Vanity Fair, prima che esplodesse la Casse-gate, in un intricato groviglio di battute d’arresto professionali e personali, ma anche ritorni e successi trionfanti. Due anni dopo aver fatto il suo debutto in Coppa del Mondo, nel 2007, sua madre è morta. Suo padre, Alessandro, è morto a dicembre, all’età di 75 anni.
Suo padre, Alessandro, è uno sciatore di velocità di livello mondiale, e lui stesso ha esordito in una competizione FIS in uno slalom speciale giovanile al Passo di Monte Croce di Comelico il 1° dicembre 2005. Il suo debutto in Coppa Europa è stato nel 2008. Primo le vittorie internazionali arrivano all’inizio della stagione successiva a Tignes, in Francia, dove vince due discese consecutive riconosciute dalla FIS.
Il 29 dicembre 2009 ha esordito in Coppa del Mondo nella discesa libera, chiudendo al 31° posto. La sua prima gara di Coppa del Mondo è stata sull’impegnativo percorso dello Stelvio di Bormio. Ai Campionati Mondiali Juniores 2010 di Megève nel gennaio successivo, ha vinto l’oro nella discesa libera e il bronzo nel superG. L’anno successivo, a La Thuile, vince il titolo italiano di supercombinata.
I suoi migliori risultati ai Campionati del mondo sono un 22° posto in discesa libera e un 19° posto in superG ai Campionati del mondo 2017 a Sankt Moritz, in Svizzera; un 17° posto in discesa libera e un ottavo posto in superG e un 27° posto in combinata ai Mondiali 2019 di re; e il fallimento nel finire il supergigante ai Campionati del Mondo 2021 nella Coppa del Mondo di Cor Downhill in Val Gardena, in Italia, il 17 dicembre 2022, e si è classificato primo.
Tra i convocati italiani di sci alpino maschile per le Olimpiadi invernali di Pechino 2022, Matteo Marsaglia ha sfoderato un vero e proprio vaso di Pandora. L’azzurro si è fatto avanti per dire che la partecipazione al superG di Mattia Casse è stata bloccata perché il direttore sportivo Massimo Rinaldi lo ha incaricato di fingere un malanno. Nonostante le smentite del tecnico, è evidente che dalla relazione sia scattato un dibattito.
Ricordiamo che Mattia Casse inizialmente non è stato convocato per i Giochi, ma poi è stato messo in corsa per andare in Cina, sperando in una ricollocazione per rinuncia di altre nazioni. Mattia Casse ha scritto sui suoi account social: “Matteo non è solo un compagno di squadra, ma un caro amico: è a Pechino per gareggiare e ha il sacrosanto diritto di usufruire della sua convocazione”.
La cancellazione delle gare di Dubai, Kolasin e Malbun, ovviamente organizzate per motivi diversi dallo sport, mi ha datospero di poter recuperare parte della quota persa nella riallocazione tra stati, che è ciò che mi ha portato in Cina in primo luogo. Non sono l’unico atleta che è stato privato del diritto di voto dal “modo” in cui vengono distribuiti i pass olimpici. Con tutto il rispetto per gli atleti e l’integrità del gioco, spero sinceramente che questa ingiustizia non si ripeta mai.
Mentre Marsaglia ha concluso il superG fuori dai primi 15, Casse non ha mai nemmeno sentito la neve a Yanqing. Certo, l’atmosfera è tutt’altro che tranquilla dopo che le rapide prove della spedizione tricolore non hanno fruttato oro. Una situazione che potrebbe creare tensioni tra amici di una vita: Marsaglia è il testimone di Casse. Dopo il superG di oggi, il giocatore della Lazio ha parlato ai microfoni della Rai per validare il suo account.