Masinga Malattia – Ci sono accuse secondo cui Masinga era stata ricoverata in ospedale per circa tre settimane a causa di un disturbo che andava avanti da un po’ di tempo. Gli appassionati di Bari e Salernitana, così come tutti i tifosi di calcio della fine degli anni ’90, sono rimasti scioccati e addolorati nell’apprendere della sua scomparsa tramite il profilo Twitter della società Bafana Bafana.
Dopo aver giocato per Jomo Cosmos e Mamelodi Sundowns nella massima divisione sudafricana, Masinga, cresciuto con i Kaizer Chiefs, è arrivato in Europa nel 1993 e ha giocato per due stagioni per il Leeds United. Dopo un anno a San Gallo, in Svizzera, si è trasferito in Italia per iniziare la sua esperienza di studio all’estero. La Salernitana è stata la sua prima tappa in Serie B, dove ha segnato pesantemente per la sopravvivenza del club, e il Bari è stata la seconda:
Per quattro stagioni ha segnato 24 gol in 75 partite di campionato con i Galletti. In seguito subì un infortunio e lo sfogo di Antonio Cassano influì sul suo soggiorno in Puglia fino alla sua partenza nell’estate del 2001. Ad Al-Wahda in Arabia Saudita, chiamò giornata. Masinga ha segnato 18 gol in 58 presenze con i Bafana Bafana durante il suo periodo con la nazionale sudafricana.
Tra i suoi numerosi riconoscimenti ci sono la Coppa d’Africa del 1996, che ha vinto, e la prima qualificazione alla Coppa del Mondo, grazie a un gol che ha segnato contro il Congo. Mentre era in Francia, ha gareggiato ai Campionati del Mondo, dove il Sud Africa ha perso al primo turno. calciatore, manager sportivo e allenatore in un ruolo di attaccante in Sud Africa. Sua madre Selina, che gestiva una stazione di servizio, è nata a pochi chilometri da Johannesburg in una famiglia piccolo-borghese.
Quando la sua malattia è peggiorata nei mesi precedenti la sua morte, avvenuta il 13 gennaio di quest’anno, è deceduto in un ospedale di Johannesburg, dove era stato ricoverato dal dicembre dello scorso anno. Ha imparato il gioco con Jomo Cosmos, dove ha esordito tra i professionisti nel 1990. Dopo due stagioni con l’M. Sundowns nella massima serie del campionato sudafricano,
Il Leeds United lo ha firmato nel 1993 e il suo agente Marcelo Houseman ha portato con sé in Inghilterra il collega sudafricano Lucas Radebe. Quando Masinga è stato allenato da Howard Wilkinson, ha vinto due titoli di Premier League, apparendo in 28 partite di campionato e segnando cinque gol in campionato. Contro Walsall nel replay del terzo turno della FA Cup, ha segnato tre gol il 17 gennaio 1995 aiutando i Bianchi a vincere 5-2.
Arriva in Italia nell’autunno del 1996 dopo un breve soggiorno in Svizzera al San Gallo. Il club di Franco Varrella ha bisogno di tutti e quattro i suoi gol per sfuggire alla retrocessione, e alla settima giornata della stagione ne segna il primo. Castel di Sangro vinse il 22 maggio 1997 la gara della cadeteria ei campani furono confermati cadetti per il prossimo futuro.
Il Bari, squadra militante di Serie A, lo ingaggia nell’estate del 1997. Nella stagione 1997-1998 segna nove gol in campionato; l’anno successivo, ha segnato undici. La stagione 1999-2000 ha messo in difficoltà la stella sudafricana, che è stata messa da parte per un lungo periodo di tempo a causa di un infortunio e ha segnato un solo gol nella massima serie.
Retrocesso in panchina dopo l’affermazione di Antonio Cassano, nella stagione 2000-2001 ha giocato solo poche partite, segnando tre punti a referto. Il giocatore ha lasciato la Puglia per trasferirsi negli Emirati Arabi Uniti nell’estate del 2001 dopo la retrocessione del Bari in Serie B. Con i Galletti ha giocato 74 partite e segnato 24 gol in Serie A.
Per alcuni mesi, Masinga e Al-Wahda di Abu Dhabi hanno contestato il titolo degli Emirati Arabi Uniti, con quest’ultimo che ha segnato spesso. Si ritira dal calcio agonistico nel 2002. Nella prima partita dopo la sospensione della squalifica FIFA a causa della politica di apartheid, ha esordito con la nazionale sudafricana nel luglio 1992 contro il Camerun.
Alle Coppe d’Africa 1996 e 1998 conquista rispettivamente il primo e il secondo posto. Nel frattempo, il 16 agosto 1997, ha segnato il gol fondamentale per i Bafana Bafana di qualificarsi ai Mondiali del 1998 a Johannesburg contro la Repubblica del Congo, a cui ha partecipato ed è stato eliminato al primo turno.
In nazionale ha collezionato 58 presenze e segnato 19 gol, classificandosi al settimo posto di tutti i tempi tra i marcatori.Il calcio ha perso un eroe, che è svanito senza una parola. L’ex attaccante sudafricano Phil Masinga è morto all’età di 49 anni dopo una lunga battaglia contro una malattia debilitante che lo aveva tenuto in ospedale da dicembre e lo stava costantemente indebolendo.
Il Sudafrica ha vinto il campionato continentale nel 1966 e la prestazione di Masinga per il suo paese ai Mondiali del 1998 in Francia vivrà nei cuori dei tifosi di calcio di tutto il mondo. Il suo ingresso in Italia con la Salernitana, dove ha segnato 20 gol in due stagioni e conquistato il cuore dei tifosi italiani dopo aver giocato in precedenza per il club svizzero del San Gallo, e il suo successivo trasferimento al Bari di Eugenio Fascetti nel 1997 sono stati entrambi momenti significativi.
Il giocatore sudafricano Phil Masinga, 49 anni, ex Bari e Salernitana, è morto dopo una lunga malattia. Phil Masinga, figura di spiccore nel calcio africano, ha lasciato il continente. L’attaccante sudafricano è ricoverato in ospedale da dicembre per una grave malattia e dovrebbe rimanere lì per il prossimo futuro. Buddha Mathathe, presidente dei Maestri sudafricani, ha annunciato la sua morte, dicendo: “Se n’è andato, la nostra leggenda è svanita”. Questo non è giusto. È morto un mito internazionale, una tragedia per la sua famiglia e per il Paese nel suo insieme.
Quando Masinga ha giocato per la Salernitana e il Bari nel campionato italiano dal 1997 al 2001, era noto per la sua tenacia come attaccante in prima linea. Mentre giocava per la Puglia sotto Eugenio Fascetti, ha avuto la sua stagione migliore con 20 gol nelle prime due stagioni, dimostrando la sua eccellente capacità di far accadere le cose. Ha scelto l’Inter di Ronaldo come bersaglio privilegiato per la sua selvaggia vendetta.