Mario Sconcerti Malattia – Sconcerti ha avuto due matrimoni. Il suo matrimonio con la prima moglie si sciolse alla fine degli anni ’70, quando era giornalista del Corriere dello Sport. Attraverso il giornale ha conosciuto l’attuale moglie, con la quale è felicemente sposato da 43 anni.
Nessuno sa chi sia sua moglie o se abbiano figli insieme. Durante le ultime apparizioni televisive della giornalista, in rete si è diffusa la voce che soffrisse del morbo di Parkinson, a causa dei suoi notevoli tremori. In realtà, la persona coinvolta non ha mai confermato la voce.
Sconcerti ha iniziato la sua carriera giornalistica come direttore del Corriere dello Sport a Firenze, poi si è trasferito nella sede del giornale a Milano, e infine si è stabilito a Roma. All’inizio della sua carriera, si è concentrato principalmente sul ciclismo; dopo essere entrato a La Repubblica nel 1978, ha fondato la sezione sportiva del giornale. Dopo essere stato vicedirettore della Gazzetta dello sport dal 1987 al 1990, è tornato a La Repubblica nel 1990 per lanciare le sezioni fiorentine prima di diventare direttore editoriale del Milan nel 1992.
Tornato a Roma, ha curato per altri sei anni il quotidiano sportivo Corriere dello Sport. Grazie alla sua leadership, il quotidiano sportivo della famiglia Amodei ha visto una crescita significativa dei lettori. È stato direttore generale del Gruppo Cecchi Gori alla fine del 2000, negli ultimi anni tumultuosi della gestione di Vittorio Cecchi Gori, e si è scontrato con il capo del gruppo, Giancarlo Antognoni.
Dopo l’infruttuoso periodo dirigenziale, ora intraprende una nuova carriera televisiva come opinionista. Debutta su Stream, poi passa a Sky, e infine approda in Rai per 90esimo minuti e Domenica Sportiva. Contribuisce ancora con articoli e recentemente è stato assunto come primo redattore sportivo del Corriere della Sera. Appare inoltre frequentemente come opinionista in una vasta gamma di trasmissioni radiofoniche e televisive, oltre a quelle portate da reti locali e nazionali come Mediaset.
È avvenuta la tragica morte di Mario Sconcerti. Il giornalismo sportivo è in lutto. Si è spento oggi, 17 dicembre, Mario Sconcerti, giornalista e scrittore, opinionista delle rubriche sportive del Corriere della Sera. Ha diretto il Gruppo Cecchi Gori e diretto Il Secolo XIX e il Corriere dello Sport – Stadio. Ha già scritto rubriche per Sky Sport e Rai. Sconcerti era malato da tempo e alla fine è morto per un arresto cardiaco.
Sconcerti, nato il 24 ottobre 1948 a Firenze, in Italia, ha vissuto fino alla veneranda età di 74 anni. Adriano Sr. è stato un importante promotore e manager di boxe. La carriera giornalistica di Mario è iniziata a Firenze, dove è stato redattore del Corriere dello Sport, per poi trasferirsi a Milano e, infine, a Roma.
All’inizio della sua carriera, si è concentrato principalmente sul ciclismo; dopo essere entrato a La Repubblica nel 1978, ha fondato la sezione sportiva del giornale. Dopo essere stato vicedirettore della Gazzetta dello sport dal 1987 al 1990, è tornato a La Repubblica nel 1990 per lanciare le sezioni fiorentine prima di diventare direttore editoriale del Milan nel 1992.
Per i successivi sei anni ha curato il telegiornale sportivo della Roma al Corriere dello Sport dopo essere tornato lì. Grazie alla sua leadership, il quotidiano sportivo della famiglia Amodei ha visto una crescita significativa dei lettori. È stato direttore generale del Gruppo Cecchi Gori alla fine del 2000, negli ultimi anni tumultuosi della gestione di Vittorio Cecchi Gori, e si è scontrato con il capo del gruppo, Giancarlo Antognoni.
Guardalo in diretta, poi guardalo su Sky, e infine su Rai a 90esimo minuti e su Domenica Sportiva. Scrive ancora regolarmente ed è stato recentemente assunto come primo redattore sportivo del Corriere della Sera. Appare spesso anche come commentatore radiofonico, in trasmissioni locali e su Mediaset.Sconcerti ha avuto due matrimoni.
Il primo matrimonio finì alla fine degli anni Settanta, ai tempi del Corriere dello Sport. Proprio nel clima lavorativo di quel giornale conobbe la sua seconda moglie con la quale convive da 43 anni. Oggi, all’età di 74 anni, è venuto a mancare uno dei nomi più noti della scrittura sportiva italiana, Mario Sconcerti.
scomparsa prematura? La morte del giornalista è stata misteriosa e la sua causa non è mai stata rivelata. A quanto pare Sconcerti è stato “ricoverato in ospedale a Roma per alcuni giorni per accertamenti”, come riporta il Corriere della Sera. Ieri aveva informato numerosi amici che sarebbe tornato a casa per Natale. La sua famiglia ha dichiarato che si è ammalato di punto in bianco e, nonostante i migliori sforzi dei medici, è morto.
I suoi contributi al nostro giornale, di cui è stato uno degli autografi più illustri, sono continuati fino a venerdì, come riporta il Corriere. Già direttore del Corriere dello Sport e del Secolo XIX, Sconcerti è considerato una figura leggendaria del giornalismo sportivo italiano.
Ad un certo punto della sua carriera è stato anche direttore generale della Fiorentina. Al calar della notte Martina, figlia di Mario Sconcerti, aveva scritto: “Ciao papà, sei partito con un colpo di scena, proprio come desideravi. E proprio come speravi, è ‘È diventato un argomento di conversazione. Riconosco l’espressione sul tuo viso e so che sei con noi ora e sempre. “Ti adoriamo” è stato twittato.
Mi avevi detto che lunedì saresti uscito, ero sereno; L’avevo fatto; avevi vinto”, ha continuato su Instagram. sostituisci un colpo di scena Come hai richiesto, pianificherò per te un funerale laico e gioioso. Con molte persone presenti, buon vino e cibo delizioso. Avevi appena realizzato il mio ruolo, quindi hai avresti potuto fermarti un po’ di più se avessi voluto.
In ogni caso, c’era ancora molto materiale per le chiacchiere. Certamente, abbiamo avuto la nostra parte di disaccordi in passato; sei sempre riuscito a provocare la mia ira. Ma per fortuna, te ne sei andato subito dopo che abbiamo dichiarato il nostro amore eterno l’uno per l’altro.