Malattia Massimo Modugno -Per me era una coperta», racconta Massimo Modugno a papà Domenico. Mentre sono stato in grado di superare la sua morte, mi sono sentito abbastanza solo. Domenica in, sala tv condotta da Mara Venier; special guest, il figlio di un artista Una discussione sul rapporto di Massimo Modugno con suo padre, Domenico. La progenie artistica fa visita a Mara Venier nella sua sala tv di Domenica in.
Era il centro del mio universo. Sempre confortante, era come una calda coperta. Per qualche ragione, l’ho sempre chiamato “Papu” invece di “papà”. Mio padre ha inventato un intero linguaggio gestuale che usava per comunicare con noi. Mancava la figura paterna? La verità è che ha fatto del suo meglio date le circostanze.
Quando è tornato, gli ho chiesto quando sarebbe partito. La sua morte è stata il punto più basso della mia esistenza. Ho imparato a nuotare perché da bambino mi ha buttato in piscina. Molti di noi si sono riuniti per cantare Delfini, quindi abbiamo deciso di venire a questo spettacolo e farlo. Sono andato in giro con lui e gli ho grattato la schiena.
Dopo aver bevuto il caffè, ci siamo ubriacati. Ha deciso di partire dopo aver visitato Lampedusa. Anche se ho superato la solitudine, mi perseguita ancora. Ultima frase? Per iniziare il nostro tour, ci vediamo a Palermo. Solo 15 giorni dopo, ero su quel palco.Special guest della domenica sera è il figlio di Domenico Modugno, Massimo Modugno.
Parla della sua vita e della sua musica. Siamo andati a Sanremo. Massimo, suo figlio, ricorda suo padre come “cattivo” con le donne e dice: “Papà ha partecipato 11 volte e vinto 4 volte a Sanremo”. Venier in verità criticava Massimo perché non ricordava quante volte suo padre avesse conquistato il pubblico italiano con canzoni come “Nel blu dipinto di blu Volare”, “Piove”, “Notte di luna calante”, e ” Libero”.
Il 9 gennaio 1928 Domenico Modugno entra nel mondo a Polignano a Mare. Artista performante che recita e dirige. Apprezzato come una delle principali figure culturali in Italia e lì un nome familiare. Il compositore dell’iconica canzone italiana “Volare” ha anche una lunga lista di altri successi a suo nome. Abbiamo ottenuto l’accesso alla vita più intima e segreta del cantante.
La morte, la malattia e l’età di Domenico Modugno sono elencate di seguito. Il 6 agosto 1994, all’età di 66 anni, Domenico Modugno si spegne improvvisamente. Il fatidico giorno in cui morì a Lampedusa fu il 6 agosto 1994. Insieme ebbero tre figli: Marco Modugno, Massimo Modugno e Marcello Modugno. Modugno ha sposato Franca Gandolfi nel 1955.
Le interazioni extraconiugali con Maurizia Cal hanno portato alla nascita di Fabio Camilli, il quarto figlio. Morte e malattia sono da attribuire a Domenico Modugno. Domenico Modugno è morto di cancro. Dopo essere stato ricoverato a Parigi tre anni prima, Modugno ha avuto una tachicardia in aereo ed è stato nuovamente soccorso dal medico fino all’atterraggio.
A seguito di un ictus ricevuto nel 1984, Modugno è ora parzialmente disabile. Un infarto gli tolse la vita nel 1994, quando aveva solo 66 anni. Il Cimitero Flaminio di Roma è il luogo in cui fu sepolto Modugno. Famiglie coniuge, figli Nel 1955, Modugno sposò l’attrice Franca Gandolfi, e alla fine la coppia ebbe tre figli insieme: Marco, Massimo e Marcello.
Dopo 18 anni di dibattiti giudiziari, il 10 agosto 2019 la Prima Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che Fabio Camilli, nato il 10 agosto 1962, era effettivamente figlio di Domenico Modugno. A metterlo al mondo è stata la ballerina e regista Maurizia Cal, che era sposata con l’ingegnere Romano Camilli quando hanno avuto Fabio.
Biografia Musicista autodidatta, Modugno inizia la sua formazione musicale all’età di 13 anni suonando la chitarra per poi passare alla fisarmonica. Ha iniziato a scrivere canzoni nel 1945 ma non le ha mai registrate. Senza dirlo al padre, due anni dopo partì per Torino per tentare la fortuna. Nel 1949 torna a casa dal servizio militare, si mette i baffi e inizia a suonare la fisarmonica alle serenate.
Anche se non in testa, lo spettacolo di Domenico Modugno e Beppe Fiorello, credo un sogno come questo, sarà tra i momenti salienti della prima serata di Rai Uno. Tuttavia, la data della sua ultima apparizione televisiva è qualcosa di cui non tutti sono a conoscenza; per saperlo riavvolgiamo una puntata di Domenica In Vivo su Rai Uno del 1993 e guardiamola insieme.
Come delfini è una canzone che il cantante ha cantato con uno dei suoi figli o con Massimo. Infatti, l’anno successivo, alla giovane età di sessantasei anni, morì a causa di una patologia cardiaca che gli era stata segnalata in precedenza. Per citare lo stesso Domenico Modugno: “Franca, la moglie di Mimmo, mi ha accolto con un caloroso abbraccio e un sorriso raggiante invitandomi a casa sua”.
Dice: “Sono andato da lei in cerca di sicurezza e ho chiesto di incontrare la signora Franca perché solo lei poteva dirmi se sarei stato all’altezza di mettere in scena questo spettacolo”. È stato fantastico e incredibile che ci siamo finalmente incontrati. Beppe Fiorello, il musicista premiato stasera, ha detto: “Parole e gesti che conserverò nel mio cuore” sull’amore e il sostegno che la moglie gli ha dato.