Luca Serianni Morto – Giovedì 21 luglio 2022, nel primo pomeriggio, sulla pagina Facebook intitolata a Luca Serianni, si diffonde la notizia: “È morto alle 9,30, avverta la famiglia, che ringrazia” tutti coloro che recentemente hanno mostrato il loro affetto”. Lo staff medico dell’Ospedale San Camillo di Roma è stato “ringraziato personalmente” da familiari e amici.La colpa è del gelo.Non sono mancati ricordi, testimonianze, attestati di stima e aneddoti su una vita dedicata alla cultura, all’insegnamento,
e l’amore per i suoi studenti nei giorni successivi al suo sfortunato incidente – il linguista è stato investito sulle strisce da un’auto di Ostia – e durante i tentativi di rianimazione. Studenti, molti dei quali hanno continuato a insegnare, che sono consapevoli di avere un debito di gratitudine nei confronti del defunto professore per averli ispirati a intraprendere una carriera nel campo dell’istruzione e delle arti. Nicola D’Andrea, grazie.
Dovremmo tenere a mente ciò che ci dice il professore di lettere all’Istituto Comprensivo di Cerignola e autore pubblicato: “Senza dubbio le sue classi sovraffollate nell’aula 1 del primo livello della facoltà. Come tutti gli altri al college, conservo copie invidiose dei suoi dispense. era il voto più basso che avessi mai preso in tutta la mia vita. Quando ho visto il mio libretto per l’esame, aveva una certa dolcezza e bellezza. La lezione di autocoscienza è ancora fresca nella mia mente”.
Ironia nell’usare la nota pubblicità “O questa zuppa o ti lanci da una finestra” come analogia per descrivere la differenza tra “chiuso” e “aperto”. Era un gentiluomo e uno dei più grandi istruttori con cui ho avuto la fortuna di studiare alla “Sapienza”.
L’opera e la persona di Luca Serianni sono indissolubilmente legate all’ambiente scolastico, e queste testimonianze sono un piccolo monumento al suo operato e al suo carattere. Scritto in un ottimo italiano, senza errori, senza volgarità e senza rancore nei confronti della donna che lo ha sopraffatto sulle strisce. La figura e l’impegno di Luca Serianni hanno dato vita a una forma davvero unica per un gruppo sociale.
Scrive Barbara Pantani: “Addio, istruttrice insostituibile”. “Arrivederci, Professore, e grazie per tutto il vostro aiuto.” Fabiola A. Zavarella ripete il sentimento: “Farà sempre parte dei miei ricordi”. Riprendendo l’articolo di Raffaella de Santis su Repubblica, Manola Masoni ha scritto: “Non poteva tollerare i catastrofisti, ci sono molti che affermano che “la lingua italiana svanirà” o che “diventeremo tutti ignoranti”. il viso ossuto era addolcito dal cinico sorriso compiaciuto sul suo volto.
senza suonare la campana a morto, le modifiche del vocabolario Piuttosto, ci ha fatto pensare, come fanno sempre i veri maestri “è difficile evitare di vedere la calamità ora che… quale eufemismo usare?” dice. Sì, i suoi occhi erano chiusi. Perché non ce l’ha fatta Cosa gli è successo? Quando lo sapremo con certezza? Commenta Monica Scuoch: “Un giorno molto triste, un onore averlo incontrato”. Simonetta Righini scrive: “Che angoscia e che perdita” – Non ci posso credere”.
Professore, mi sveglio pensando a te! “Sabi Princi, una studentessa all’università, ha scritto un’ultima lettera al suo amato professore prima di morire. Negli ultimi 10 anni ho sofferto la stessa agonia di mia zia e spero che si svegli presto! Tutti i miei studenti sono profondamente dispiaciuti per l’incidente e ho sempre insegnato ciò che suggerisce Luca Serianni”.
Costringere i suoi “ragazzi”, secondo la maestra di scuola media Manola Masoni, a scriversi in questo stile con un accento era la richiesta del professor Serianni. All’inizio fu attratta dalle lezioni di Serianni, ma presto si disinteressò della geografia. Dante era stato scritto a matita sulla scrivania, con strani schemi e sequenze, da qualche sconosciuto. “”E anche piccoli cuori. L’ho esaminato. Nel tentativo di mettere le mani sulle note, ho contattato un amico, ma ha detto che non poteva aiutarmi:
Gli insegnamenti di Luca Serianni non potevano essere ignorati, anche se tu hai vissuto nel suo stesso secolo. Di conseguenza, sono stato accolto nel gruppo di devoti credenti. Abbiamo ascoltato attentamente, prendendo nota attenta di ogni parola e aneddoto che è stato condiviso. Che fosse un commento tagliente o un esempio di qualche evento, c’erano almeno alcune (grandi) battute raccontate in modo accademico in ogni lezione. Su lavagne, fogli e persino sulle sue mani, era un vortice di regole, frasi e vocali iatus “rimangono intatte” prima che io
Fu tra gli appunti scarabocchiati nella mia copia di “Note di grammatica storica italiana” che scoprii che il dittongo discendente tendeva a diminuire. Ora che sono alle prese con i compiti dei miei genitori, dove i fenomeni sono di tipo diverso (“l’acqua dell’ago”), non sono più sicuro di cosa significhi. La lingua italiana e l’elaborato sistema di miti e racconti incentrati su Serianni erano vibranti e belli. Il mio applauso finale è stato come da tradizione, e così ho fatto lo stesso.
Come dice Francy Valle, “l’umiltà, la dedizione e l’abilità di questo insegnante rimarranno nei nostri ricordi come esempio perSeguire. Li trattava da pari a pari poiché aveva completa fiducia in lui e in tutto ciò che rappresentava. C’erano persone che registravano le sue lezioni e poi si risentivano perché ascoltare le sue lezioni era sempre un piacere. Prendevo sempre appunti e custodivo gelosamente i suoi taccuini. Per superare l’esame si è impegnato molto, ma lo ha fatto con metodo ed entusiasmo “Comunque,.
Anche Marco Gasparotti, chirurgo plastico ben noto ai telespettatori di programmi televisivi come I dottori, ha rilasciato una dichiarazione tranquilla. “Liceo classico Anco Marzio di Ostia 1971”, scrive nel suo diario. Luca Serianni inizia il suo primo giorno da supplente nella 1a classe A. ero presente. Professore, sono senza parole. Poco prima della sua morte, Arianna Adipietro scrisse: “Severa, ma giusta”. Profondamente educato ma umile e gentile.