Le Sorelle Macaluso Storia Vera – CITTA’ DI VENEZIA – “Non c’è un filo conduttore in questo film. Il libro racconta le vite di cinque personaggi, che incontrano tutti una fine prematura a causa di morte, malattie e intrecci romantici.
Eventi che accadono in ogni famiglia». Quei individui sono le cinque sorelle conosciute come Le Sorelle Macaluso, interpretate da Emma Dante, tornate al Lido di Venezia sette anni dopo aver esordito alla regia con Via Castellana Bandiera.
Le Sorelle Macaluso, uno dei film italiani in concorso disponibili su CHILI, racconta il vite di cinque donne dall’infanzia alla vecchiaia, intrecciando nascita, vita e morte.Le emozioni contrastanti all’interno della narrativa di una famiglia.
LE ORIGINI “Le Sorelle Macaluso” è stata la commedia che ha ispirato “Le sorelle Macaluso”. Una performance che è stata vista in tutto il mondo e fa ancora oggi parte del repertorio. Ci sono sette sorelle nel programma, insieme a uno dei genitori delle sorelle e uno dei suoi figli. La casa è assente; gli attori emergono dall’ombra e da un set sterile.
Dal momento che ora li considero membri della mia famiglia, mi piacerebbe fornire loro un posto dove vivere. Inoltre, un film avrebbe potuto aiutarmi. Immaginavo che gli arredi della nostra casa potessero svelare i suoi segreti sulle emozioni e le esperienze che vi erano state custodite.
Non volevo invecchiare artificialmente gli attori con i cosmetici», ha detto al TIME. Sembrava commettere il peccato supremo. Per usare un’analogia chirurgica, pensa al tempo come al chirurgo che penetra in noi e scolpisce la nostra personalità per renderci unici.
E se il pubblico è disposto, i film possono ottenere questo risultato in modo efficace. L’attrice rimane costante, mentre il ruolo si evolve. Faccio il tifo per il coinvolgimento dello spettatore! Mentre la tua forma fisica si evolve nel tempo, la tua tecnica di preparazione del caffè rimane costante.
Ci siamo chiesti che fine avessero fatto i genitori insieme a Elena Stancanelli e Giorgio Vasta. All’inizio eravamo preoccupati per questa omissione, ma poi abbiamo capito che non stavamo raccontando la storia delle loro vite, ma piuttosto entrando nella loro casa in tre momenti: i più feroci e orribili, quelli intorno alla loro morte programmata. La prima persona che racconta la propria giornata al mare lo fa in un periodo in cui i genitori non ci sono.
AZIONI – « Lia ha un hobby che ama fare sin da quando era piccola, ed è leggere. Oriana Fallaci, Fëdor Dostoevskij e Annamaria Ortese sono tutti rappresentati in Le Sorelle Macaluso. Come le altre sorelle, hanno una caratteristica distintiva che si può dedurre da una fotografia ricorrente.
Per tutta la vita manterranno sempre lo stesso gesto. Questo aspetto della lettura, in particolare la forma delle sue labbra, è davvero importante per lei. I libri e la musica non sono solo comparse nel film, ognuno ha la propria storia da raccontare.
Le colombe trovano rifugio su una terrazza di Palermo, che ospita anche le sorelle Macaluso. Antonella guarda mentre balla Maria, Pinuccia adora, Lia legge, Katia pulisce e Antonella semplicemente osserva.
Li osserva mentre litigano, applicano cosmetici, riorganizzano i loro programmi e rimandano la vera sofferenza. Poiché Antonella è la più giovane, la vita delle sue sorelle maggiori è incentrata su di lei. La portano “a Charleston” per un giorno durante l’estate, un mare privato dove nuotano mentre lei è beatamente inconsapevole dei molti modi in cui la sua esistenza è stata una bugia. In quella frazione di secondo, Antonella è diventata la loro rovina, la loro vergogna e il loro rimpianto.
La struttura del film si basa sull’età dei protagonisti: infanzia, età adulta e vecchiaia.Cinque sorelle, di età compresa tra i nove ei diciotto anni, sono al centro di questo racconto. Antonella, la sorella minore del protagonista, muore nel capitolo di apertura.
Nel capitolo successivo, Antonella risiede ancora nella stessa casa, anche se non è cambiata affatto dalla prima apparizione del personaggio. Il capitolo 2 si concentra sulla morte di Maria da adulta, mentre il capitolo 3 si concentra sull’invecchiamento delle tre sorelle rimaste, ma né Antonella né Maria cambiano affatto.
Diverse attrici ritraggono le cinque sorelle a varie età.Il primo capitolo presenta cinque giovani attrici, il secondo presenta quattro adulti e lo stesso bambino della prima e il terzo presenta tre attrici più grandi, lo stesso adulto della seconda e lo stesso bambino della prima.
Pertanto, dodici femmine interpretano le cinque sorelle nel film, come se la testardaggine di ogni sorella di fronte alla vecchiaia richiedesse un aspetto fisico diverso. Una delle sorelle è interpretata da un’attrice diversa nelle sue incarnazioni più giovani e più grandi. In un certo senso, potremmo essere in grado di accettarlo perché la giovane donna e la donna matura sono persone distinte in diversi stadi della vita.
Nel suo romanzo “L’amica geniale”, Elena Ferrante descrive un fenomeno che chiama “sanguinamenti”, in cui i confini e le linee si ammorbidiscono, diventano irregolari e alla fine si rompono del tutto. Questa descrizione mi ricorda una lattina
Cer che divora gli organi dall’interno, lasciando sulla pelle strutture e creste scavate che alterano drasticamente l’aspetto dell’ospite.L’effetto è graduale ma innegabile. Non è certo un massetto al vetriolo. È come un cancro a crescita lenta che alla fine devi accettare e con cui convivere.
Proprio come il lampadario nel soggiorno non scomparirà a meno che qualcuno non lo tiri fuori dal soffitto, questo film non parla di fantasmi o revenants che tornano dalle profondità della terra.Cose fatte dai morti, cose che un tempo appartenevano ai morti e cose che probabilmente sopravviveranno ai vivi sono tutte intorno alla casa dalla prima scena fino all’ultima.
Le sorelle Macaluso sono intransigenti come il lampadario, il tavolo, il letto matrimoniale e la finestra.Le cinque sorelle vivono da anni nello stesso appartamento all’ultimo piano di un palazzo di periferia.