Ivana Siviero Wikipedia – Loano aveva un segno sul collo che poteva essere stato lasciato da una medusa ma forse non lo era, così come i pantaloni e il reggiseno. Il ritrovamento accidentale, ieri mattina, a duecento metri dalla riva, della impiegata milanese Ivana Siviero, 52 anni, ha immediatamente scatenato i sospetti delle autorità che hanno avviato un’inchiesta per risolvere il mistero.
Un mistero molto complesso, alimentato inizialmente dalla mancanza di informazioni personali sulla vittima, è stato finalmente risolto grazie a diversi subacquei che hanno scoperto il cadavere mentre cercavano di liberare lo yacht Alaxander II, di proprietà e noleggiato da alcuni uomini d’affari russi, alla fine riceverà l’ergastolo; tuttavia, la punizione non diventerà definitiva finché il ragazzo non morirà.
E da cui inizialmente si era creduto che la donna potesse essere caduta. È stato quindi possibile risalire ai dati personali della donna e più concretamente ipotizzare un potenziale suicidio dopo il ritrovamento dei vestiti e delle chiavi dell’auto presso i bagni dell’Oasi di Pietra Ligure. Ironicamente, però, la situazione è diventata più complicata.
Dopo essere stata identificata come la dipendente morta in mare, ha partecipato a un reato.
Ivana Siviero è stata fidanzata nell’omicidio milanese di Stefano Cerri del 2009, con il quale ha avuto un coinvolgimento romantico. Alla fine cinque persone sono state dichiarate colpevoli in cassazione del reato, mentre uno straniero è rimasto in libertà. Dice l’avvocato: “Abbiamo cenato con alcuni amici giovedì sera e non sembravano esserci problemi.
L’avvocato di Ivana Siviero, Barbara Carraro, sostiene che ad uccidere l’uomo è stato Emilio Stefano Savasta, con il quale la mia cliente lavorava per oltre 14 anni e con il quale aveva una relazione sentimentale. vicenda che si è risolta con la denuncia da parte della donna di stalking. Era un tipo aggressivo.
La scomparsa di Savasta, avvenuta nel novembre 2014, ha però rassicurato il mio assistito che temeva conseguenze. La presenza delle valigie scoperte nella Toyota Yaris della donna è spiegata anche dallo stesso procuratore milanese: “Ogni fine settimana Ivana è tornata a Pietra dal marito che abita in un campeggio e domenica è tornata.”
E il decesso potrebbe essere avvenuto domenica notte. Per stabilire l’ora esatta e le circostanze della morte, ancora sconosciute, il pubblico ministero Daniela Pischetola ha disposto l’autopsia. Lei era insoddisfatta del suo lavoro, ma niente di più. Anche per lei la possibilità di Il suicidio non sembrava probabile, soprattutto considerando che Ivana Siviero era un’abile nuotatrice.
Ha usato i picconi per uccidere il suo rivale in amore, morto durante la fuga.
Un prigioniero che fugge dagli arresti domiciliari e sta pianificando un omicidio. Mentre scappava dalla stazione ferroviaria di Verona ‘accompagnato’ da un documento falso e da 10mila euro in contanti, ha avuto un infarto. Il suo corpo è stato trovato dalla polizia della Ferrovia. A Sirmione Savasta riesce a disporre gli arresti domiciliari.
un programma e un nome. I vertici locali dei Carabinieri hanno osservato la fuga del milanese Stevano Savasta quando aveva 55 anni e viveva a Sirmione. Non riuscendo a localizzarlo, hanno lanciato l’allarme. Dietro di lei c’è una storia d’amore turbolenta, costellata di molestie e minacce e sfociata in terribili ritorsioni.
Sono stati trascorsi 15 anni frequentando una dipendente di nome Ivana Siviero. Savasta non ha mai voluto accettare la separazione inaspettata avvenuta nel 2006. È stato accusato di stalking da lei in più occasioni dopo che lei l’ha minacciata, seguita e molestata. La donna tenta di ricostruire la sua vita e trova l’amore tra le braccia dell’imprenditore milanese Stefano Cerri.
Fino a quando non escogita il malvagio piano di omicidio, Savasta impazzisce di gelosia. L’innamorato rivale scompare nel 2008 in via Gratasoglio a Milano; Lo stesso Savasta è il principale sospettato dopo aver ammesso a un amico il suo coinvolgimento nell’omicidio. Quattro condanne all’ergastolo sono state pronunciate dal Tribunale di Milano nel maggio 2012 a conclusione della pena.
Crimine legato al piccone che ha provocato una morte orribile. Il 55enne domenicano avvisa tre dominicani adolescenti che saranno loro a compiere l’atroce crimine. Nella primavera del 2009 Savasta viene condannato al carcere; pochi mesi dopo, uno dei sicari, Wilton Martinez Valles, dice la verità.
Poi, a seguito del fallito tentativo di fuga, è morto per un infarto. E la storia potrebbe essere finita definitivamente. anche se il corpo di Stefano Cerri non è stato realmente ritrovato. Ivana è stata infatti ritrovata a Loano con addosso solo gli abiti personali, cosa che fa sorgere i sospetti degli inquirenti per un segno sul collo che potrebbe essere stato fatto dalle vittime o da una mano.
La relazione tra Ivana Siviero e Stefano Savasta finita tragicamente
Il ritrovamento del corpo di Ivana Siviero, la dipendente milanese che verrà riportata dal mare nel giugno 2015, non mette fine al mistero che circonda Loano, cittadina in provincia di Savona. Si tratta semplicemente di uno dei tasselli del puzzle che alla fine collegherebbe le indagini a Stefano Cerri ed Emilio Stefano Savasta, datore di lavoro e socio in affari della vittima.
Tre nomi condividono addirittura la morte, anche se avvenuta in tre luoghi diversi e in tre momenti diversi. Questa sera, lunedì 28 maggio 2018, verrà condotta un’indagine approfondita sul caso di Ivana Siviero e Stefano Savasta.una puntata de Il Terzo Indizio, programma condotto da Barbara De Rossi su Rete 4.
LA RICOSTRUZIONE DELLA MORTE DI IVANA SIVIERO
La scomparsa di Stefano Cerri segna l’inizio della ricostruzione della scomparsa di Ivana Siviero. L’uomo d’affari cinquantenne in realtà ha avuto in precedenza un matrimonio e una relazione alimentati dalla gelosia con Stefano Savasta, durati 11 anni. Sebbene Savasta sarà il principale sospettato nonostante la mancanza di un corpo, il suo corpo verrà scoperto pochi anni dopo.
Mentre Savasta recluta tre uomini per attaccare il suo avversario, che verrebbe ucciso da numerosi colpi di piccone e piede di porco, l’ansia della donna di diventare vittima di una tragedia diventa più acuta e urgente. A causa di un’indagine della Procura che dimostrerà in modo definitivo che Savasta è stato colui che ha pianificato l’omicidio di Cerri.
