Incidente Pontida -Dopo un incidente con un’auto questa mattina alle 8.10 in via Lecco, al civico 360, un uomo di 59 anni in sella a una moto ha riportato una lesione alla testa, al torace, agli arti inferiori e a una mano. Dopo essere stato soccorso, il ferito è stato portato in ambulanza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in codice rosso. Altri due eventi gravi si sono verificati in mattinata a Seregno (MB) e Rho.
Un ragazzo di 17 anni è stato trasportato in ospedale in codice rosso nel primo incidente e un uomo di 43 anni è stato trasportato in ospedale in codice rosso nel secondo. È successo poco dopo le 20:00. venerdì 20 maggio, fuori dalla farmacia di via Lecco, la statale che collega Bergamo. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale Papa Giovanni con ferite alla testa e al torace.
In un incidente tra un’auto e una moto a Pontida, un uomo di 59 anni è rimasto ferito ed è stato soccorso in codice rosso. L’incidente è avvenuto all’inizio di venerdì 20 maggio, in via Lecco, la strada che collega a Bergamo. Intorno alle 8 del mattino, 118 soccorsi sono giunti sul posto con un’auto medica e un’ambulanza, avvertendo che le condizioni del motociclista erano critiche. Nello scontro con l’auto ha riportato traumi al torace e alla testa, oltre a lesioni alle gambe e alle mani. L’uomo è stato portato all’ospedale di Papa Giovanni XXIII.
La tragedia è avvenuta nei pressi della farmacia del paese, sul posto sono intervenuti la polizia locale di Pontida ei Carabinieri di Zogno per prestare soccorso e ricostruire i fatti. L’auto, una Nissan, e la moto, uno scooter Yamaha, procedevano entrambe nella stessa direzione da Cisano a Bergamo, secondo una prima ricostruzione della dinamica.
Altri eventi si sono verificati nella prima parte della giornata: un uomo di 72 anni è stato colpito nel piazzale Risorgimento della città poco dopo le 8.30; si ritiene che le sue condizioni non siano gravi. Un giovane di 30 anni è stato coinvolto in un incidente tra un’auto e una moto in via Kennedy a Monasterolo del Castello alle 9 del mattino in codice giallo.
Nel primo pomeriggio di oggi una bici e uno scooter si sono scontrati in via Pontida. Una bicicletta è stata investita da uno scooter proveniente dal ponte risorgimentale mentre attraversava la strada al passaggio pedonale di via Pontida. La moto ha prontamente chiamato i soccorsi, la strada è stata messa in sicurezza dai vigili del fuoco in attesa dell’ambulanza e il traffico è stato costretto a scorrere durante i rilievi della polizia locale.
L’Operazione Mato Grosso è un movimento di giovani che intraprendono un’avventura di beneficenza facendo lavoro gratuito per i diseredati. Alcuni di loro scelgono di andare negli indigenti dell’America Latina per mesi o anni alla volta. Di conseguenza, hanno uno sguardo in prima persona sulla vita missionaria e si sforzano di vivere una vita generosa. Negli ultimi due decenni, un gruppo di giovani dell’Operazione Mato Grosso (della città e delle nazioni vicine) ha trascorso così il tempo libero a Pontida.
Simone Losa, uno di loro, è morto in un incidente durante la sua permanenza in Perù ed è ricordato da molte persone per il suo sorriso e la sua fede. Oltre ai giovani c’è una realtà di adulti, in genere donne, che prestano servizi di cucina (pasta fresca) e di ristorazione. Hanno lo stesso obiettivo dei giovani: dare gratuitamente, impegnarsi concretamente, “sporcarsi le mani” per ritrovare Gesù nei poveri e nei giovani.
Non si sono concentrati sul Colosseo, come minacciavano le loro magliette. Ma lo hanno fatto i leghisti con la loro marcia “anti” Roma. I leghisti hanno reagito in massa all’appello di Umberto Bossi. E brulicava per le strade romane, sventolando bandiere verdi e gridando slogan anticapitalisti (il classico “Roma ladra, la Lega non perdona” e il nuovo “Nero risorta”, il più gettonato). Almeno dai dieci ai quindicimila militanti si sono radunati in piazza della Repubblica (forse quarantamila, secondo i funzionari della Lega) per marciare pacificamente verso piazza del Popolo, dove la manifestazione è iniziata poco prima delle 15.
Quando Umberto Bossi è salito sul palco, era un locale gremito. Quello fu l’inizio delle due campagne successive della Lega. Il primo è un referendum “costituente” sul Parlamento del Nord, mentre il secondo è uno statuto costituzionale del federalismo “scozzese”. “Il conto alla rovescia per la raccolta delle firme del referendum bomba a orologeria è iniziato”, ha affermato. “Meno tasse e più autorità alla periferia, ai popoli”, spiega il suo concetto di devoluzione.
Il “senatur” fu subito soddisfatto del successo della manifestazione. Anche lui ha indossato la maglietta con l’immagine del Colosseo in fiamme e la scritta: “5 dicembre, posso dire: c’ero anch’io”, come hanno fatto molti altri partecipanti. Prima dell’inizio del corteo Bossi, ha parlato con i giornalisti ed è stato applaudito dai suoi sostenitori al grido “”Le reazioni di Violante e Mancino sono segnali che il Palazzo si preoccupa di cambiare”, ha detto, attaccando i presidenti della Camera e Senato che ha rifiutato di ricevere i delegati leghisti, quindi oggi consegneremo al Presidente della Repubblica il testo del disegno di legge costituzionale per i “devolution,” in cui alcune funzioni del Parlamento centrale sono devolute a un parlamento nord e sud.
Poteri imprenditoriali e capacità di comunicare con l’Europa”. Non si sono verificati incidenti temuti. La folla del Carroccio vagava in silenzio per le vie della capitale. Gli unici momenti di tensione si sono verificati durante il raduno di piazza della Repubblica, quando una donna ha litigato con numerosi attivisti che la circondavano. Un romano la difese, brandendo un coltello. La polizia, invece, è intervenuta prontamente, calmando la situazione e trasportando l’uomo in questura. Gli interventi di manutenzione delle canne fumarie aumentano l’efficienza, prevengono incidenti umani e garantiscono che le canne fumarie di Pontida siano sempre in perfetto stato di funzionamento e prive di qualsiasi segno di fuliggine.
