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Incidente Longarone Oggi - Media Famosi

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Incidente Longarone Oggi -16 giugno 2022, Longarone – Questa mattina, alle 7.45, i vigili del fuoco sono intervenuti per un incidente che ha coinvolto due automobili sulla statale Alemagna a Faè di Longarone, con tre feriti. I vigili del fuoco sono accorsi da Belluno per mettere in sicurezza le

automobili, una delle quali era caduta e l’altra a propulsione elettrica, e districare gli occupanti, che sono stati curati dagli operatori sanitari della Suem e stabilizzati prima di essere trasportati in ospedale. La polizia stradale ha deviato il traffico su un’altra strada e ha effettuato le misurazioni sul

luogo dell’incidente. A Fortogna, nei pressi di Longarone, all’incrocio tra l’autostrada A27 e la statale Alemagna, una persona è morta in un incidente tra un veicolo e una moto. Lo annuncia Anas. Sul posto sono giunti in elicottero la polizia, i vigili del fuoco e il personale sanitario del Suem 118, ma

hanno potuto solo confermare la morte della vittima. Per il momento sono bloccate alla circolazione entrambe le direzioni della strada statale di Alemagna. Il motociclista faceva parte di un gruppo di motociclisti partiti dalla Romagna verso Cortina. È una parte dritta in dubbio. Il veicolo è per visitatori

provenienti da altri paesi. La carreggiata è similmente congestionata, con lunghe file di automobili che si formano.Tre persone sono rimaste ferite in uno scontro che ha coinvolto due automobili questa mattina, giovedì 16 luglio, poco prima delle 8.00. Alle 19.45 i vigili del fuoco sono intervenuti in un

incidente che ha coinvolto due automobili sulla statale Alemagna a Faè di Longarone. Tre persone sono rimaste ferite, come affermato in precedenza. I vigili del fuoco, che avevano corso da Belluno, hanno messo in sicurezza le automobili, tra cui una Nissan Note ribaltata con le ruote capovolte e

una BMW i3 ad azionamento elettrico, e hanno recuperato i passeggeri, che sono stati curati dal personale sanitario di Suem prima di essere stabilizzati e portati in ospedale. La polizia stradale ha deviato il traffico su un’altra strada e ha effettuato le misurazioni sul luogo dell’incidente. I vigili del

fuoco assistono i feriti nell’uscita dai mezzi. Ecco la BMW i3 dopo la collisione, con tanto di muso danneggiato. La Nissan Note, finita a testa in giù sull’asfalto, è l’oggetto del titolo. Alle 13.30 i vigili del fuoco sono stati inviati per un grave incidente che ha coinvolto due automobili sulla statale

Alemagna a Longarone, in cui sono rimaste ferite tre persone. La squadra si è affrettata da Belluno a mettere in sicurezza le vetture ea liberare uno dei piloti rimasto intrappolato nell’abitacolo. I feriti sono stati stabilizzati dal personale del Suem 118 prima di essere trasportati in ospedale tramite elicottero

e ambulanza. Il traffico è stato interrotto e reindirizzato su percorsi alternativi durante i soccorsi. I carabinieri hanno condotto sopralluoghi per ricostruire la dinamica dell’incidente. I soccorsi dei vigili del fuoco sono durati quasi due ore. Nonostante ieri in Cadore fosse una giornata di sole, ideale per

trascorrere l’ultimo giorno di vacanza sugli sci o sullo slittino, molti automobilisti sono tornati a casa prima del solito, forse consapevoli che, perché Era domenica e ultimo giorno di ferie per molti lavoratori, il traffico avrebbe potuto peggiorare nella consueta fascia oraria del tardo pomeriggio.

https://youtu.be/Ec__yFbGlHA
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Il lungo serpente di automobili, a migliaia diretti verso Belluno, ha sviluppato una propria linea all’interno dei paesi da cui provenivano i passeggeri, come Auronzo, Misurina, Cortina e Comelico. Salvo tratti minori lungo l’antico tracciato, anch’esso caratterizzata da una coda di automobili ieri

sera, la statale di Alemagna fino allo svincolo autostradale non consente deviazioni. Alcuni automobilisti dell’Alta Marca Trevigiana affermano che ciascuna delle gallerie del tratto Caralte-Ospitale-Longarone ha richiesto più di mezz’ora per essere completata. Tuttavia, una volta sull’A27,

poco prima dell’uscita Vittorio Veneto Nord, i viaggiatori hanno incontrato ancora un altro ostacolo: una fitta nebbia iniziata a Fadalto e diffusa attraverso Conegliano, Revine Lago, Cison e Follina oltre il casello. I rallentamenti sarebbero stati causati dall’ingente numero di auto in transito e da due

incidenti avvenuti lungo il percorso, nonostante il tratto SS51 che costeggia il comune di Longarone sia stato appena sottoposto a un lungo ampliamento autostradale che assicura un flusso di traffico più fluido. ad Automap.it, un’altra collisione sarebbe avvenuta intorno alle 18.34 tra l’A28 e lo

svincolo Treviso Nord, causando una congestione del traffico per circa cinque chilometri.”Una pietra ha frantumato un bicchiere d’acqua, rovesciando il contenuto sulla tovaglia. Questo è tutto quello che c’è da fare. Solo che il vetro era alto centinaia di metri, la pietra aveva le dimensioni di una montagna

e milioni di creature umane erano sparse su la tovaglia, incapaci di proteggersi.La “catastrofe del Vajont” o “tragedia del Vajont” si riferisce agli eventi del 9 ottobre 1963, quando una massiccia frana sommerge una riserva d’acqua nella valle del Vajont, al confine tra il Friuli-Venezia Giulia e Veneto,

provocando un devastante “tsunami”. È una delle catastrofi naturali europee più devastanti del XX secolo, distruggendo una città (Longarone) e uccidendo oltre 2000 personeple, sconvolgendo completamente la regione. Inizialmente commentatori, politici e giornalisti si sono mobilitati per la

difesa della diga del Vajont, rimasta intatta nonostante la calamità naturale: è stata motivo di orgoglio per l’ingegneria italiana. In seguito, dell’incidente sarebbero stati incolpati alcuni dirigenti del settore elettrico: nonostante il disastro fosse prevedibile, l’imponente diga era stata costruita e

utilizzata in un luogo ad alto rischio di frane ed eventi sismici per interessi commerciali.Il Vajont è un affluente del fiume Piave, che scorre tra il Friuli e il Veneto nelle Dolomiti sudorientali. Questo corso del fiume ha scavato nel corso degli anni una bella valle stretta e profonda, la gola del Vajont, tra due

montagne, il monte Toc e il monte Salta. Alle pendici del monte Salta, nei comuni di Erto e Casso si trovano alcuni minuscoli paesi di montagna, mentre la città di Longarone è situata alla confluenza del canyon del Vajont e del fiume Piave in provincia di Belluno. Per conto della SADE (Società Adriatica di

Elettricità), due ricercatori hanno ritenuto la Valle del Vajont idonea allo sviluppo di un bacino idroelettrico nel 1929.

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