Il Papà Di Alessandro Siani – L’attore Alessandro Siani non solo si pronuncia a favore degli operai della Whirlpool di Napoli, ma racconta anche un nuovo documentario sull’azienda di Gianfranco Pannone dal titolo “Via Argine 310”, che è anche l’indirizzo della fabbrica. Come ha spiegato Siani in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno,
sentiva un’affinità con la classe operaia perché suo padre era un operaio specializzato all’Alfa Romeo di Pomigliano d’Arco. Mio padre è uno di quegli uomini che sono capitati per caso nel campo prescelto. Sapeva che qualcosa doveva cambiare, eppure era orgoglioso del suo lavoro a prescindere. Ha scoperto una seconda famiglia sul posto di lavoro.
Che avesse raggiunto lo status di lavoratore “specializzato” era qualcosa di cui era orgoglioso di vantarsi. Quando ero bambino, mi chiedevo sempre cosa facessero gli altri per vivere. Quando ho chiesto dove si trovasse, ha risposto: “Sono sulla catena di montaggio”. Le macchine sono una mia creazione, spiega. Se non fosse per mio padre,
penserei che la maggior parte delle persone vada al lavoro in autobus tutti i giorni. Infine, mi sono sentito soddisfatto di lui. I milioni di lavoratori che, lavorando insieme, producono non solo semplici carrozzerie ma, soprattutto, , la vera forza della nostra economia, sono la vera catena di montaggio, l’ho capito invecchiando. In tutta onestà,
ero più felice con l’umanità e le sue conquiste nel suo insieme di lui. Discutendo della sofferenza dei lavoratori, dell’attuale problema del lavoro e dei diritti che spesso sembrano esistere ma lo fanno solo sulla carta ea parole, Siani dimostra di avere opinioni ben formate su questi argomenti. L’attore propone che,
piuttosto che abbandonare i dipendenti ai giudizi malvagi dall’alto, la migliore risposta allo scenario Whirlpool sarebbe quella di ripristinare la loro dignità sul posto di lavoro trovando loro nuove posizioni e aiutandoli a riconquistare la loro posizione come membri responsabili di società. Quindi, cos’è esattamente il picco? Allora cos’è questo?
La parola “tavolo” non ha posto nei comunicati stampa politici. Negli ultimi anni, i politici hanno prodotto più di IKEA nell’industria del mobile. Lavorare con lo staff Whirlpool locale sarebbe troppo costoso per Gennaro. Suo padre, che lavorava per l’Alfa a Pomigliano d’Arco, è stato licenziato e lui dice: “Ci sono cose che chi ci controlla non tiene conto”.
Il legame di Siani con la pianta va ben oltre un semplice ricordo d’infanzia, come è stato reso evidente oggi, il giorno di San Gennaro, 19 settembre 2021. In questa importante occasione, l’attore e regista si è recato a Napoli, in Italia, e ha varcato le porte del lungo -fabbrica di metalli abbandonata Whirlpool in via Argine.
Siani ha partecipato alla giornata di lotta organizzata da lavoratori e Fiom per riaffermare il no alla cassa integrazione che sancirà la chiusura dell’azienda di Napoli Est a fine settembre, con la perdita del posto di lavoro per oltre 300 persone e il lancio di un ombra di incertezza sul futuro per gli over 40 e 50 che rimarranno disoccupati. Ieri, in onore della festa del patrono di Napoli,
gli operai hanno organizzato anche una mini processione in fabbrica con un busto in cartongesso del santo. La Rsu Whirlpool di via Argine, Vincenzo Accurso, lo ha detto a modo: «Ci resta solo San Gennaro visto che il nostro dissenso ha avuto tante promesse ma poche risposte dalle istituzioni. Lottiamo e ci opponiamo affinché i nostri sforzi non siano stati vani e affinché la città nel suo insieme possa trovare la pace. Nell’omelia di poche ore prima, don Mimmo Battaglia,
vescovo di Napoli, ha accennato alla condizione dei dipendenti, affermando: “Non posso fare a meno di pensare a tutti i lavoratori della Whirlpool e a tutte le persone che soffrono la mancanza di lavoro. ” Torniamo a Siani, che, entrando in fabbrica e salendo sulla pedana, saluta sempre i colleghi con il suo inconfondibile zelo. Poi, a un certo punto, si arrende al ricordo dei tempi più felici della sua giovinezza.
E ora ho la possibilità di raccontare la vera storia di un altro stabilimento produttivo, Fiat Chrysler Automobili, che ancora oggi va forte nonostante licenziamenti, ristrutturazioni e dimostrazioni. Anche se mia madre è rimasta a casa mentre mio padre lavorava, siamo stati comunque colpiti dai licenziamenti. I giorni dei licenziamenti diffusi rimarranno impressi nella mia mente per sempre…
Nei momenti di difficoltà, spesso sono i gesti più piccoli ad avere la maggiore influenza. Quando mia madre comprava in salumeria, il prosciutto crudo costava così tanto che io e mia sorella lo mangiavamo raramente, quindi abbiamo optato per la spalla di prosciutto cotto. Adoro mangiare il prosciutto in scatola sul pane tostato. La difficoltà di qualcosa di così banale come le calzature?
Questa è stata un’attività in corso che ha attraversato tutte e quattro le stagioni. Un buon esempio è che non abbiamo acquistato nessun Supergas extra. C’era un negozio in cui andavamo, chiamato Musto, e mi ricordava Ikea sotto ogni aspetto, tranne per il fatto che dovevi allacciarti le scarpe da solo. I miei piedi in realtà sono diventati troppo grandi per le mie scarpe.
Da quanto tempo non hai compagnia a casa tua? Le loro rispettive residenze esemplificavano ecc. artisticheellenza. Abbiamo condiviso un incontro sessuale. Ho dormito su un divano che ho fatto scivolare sotto il lampadario. Non volevo che nessuno sapesse che stavo ricevendo visite, quindi ho suggerito di studiare tutti sul pianerottolo per risparmiare energia.
I nostri funzionari governativi mostrano abitualmente la loro ignoranza non riuscendo a cogliere concetti come questi. Anche l’eleganza di una semplice vacanza è qualcosa che ricordo vividamente: noi quattro a bordo del veicolo con il finestrino aperto e la mamma che taglia una pagnotta per noi spuntino. Ne eravamo così beatamente inconsapevoli. Quando Alessandro Siani pronuncia un commento intelligente o divertente, il pubblico della Sala 1 del Cinema Massimo di Lecce esplode in un fragoroso applauso e una serie di “bravi!”