
Il Giornalista Morto Oggi – Mario Sconcerti, leggendario giornalista, si è spento mercoledì all’età di 74 anni al Policlinico Tor Vergata di Roma. È stato direttore generale della Fiorentina e direttore dei quotidiani fiorentini Il Secolo XIX e del Corriere dello Sport – Stadio. Editorialista per il quotidiano italiano Corriere della Sera,
è stato ben riconosciuto come una voce di spicco nella scrittura sportiva italiana. Ha continuato a collaborare al nostro giornale, di cui è stato una delle firme più prestigiose, fino a venerdì scorso, come riporta il Corriere della Sera. Il suo primo lavoro come giornalista è stato presso l’ufficio di Firenze della pubblicazione italiana Corriere dello Sport.
È esperto sia di calcio che di ciclismo, avendo visto ben cinque Giri d’Italia, tre Giri di Francia e tutte le “classiche” di quest’ultimo. Nel 1979 assume la direzione della sezione sportiva de La Repubblica, dove assume giornalisti sportivi tra cui Gianni Brera e Gianni Mura. Sotto la guida di Candido Cannav, all’inizio della primavera del 1987 viene promosso alla carica di vicedirettore senior de La Gazzetta dello Sport. Nel 1988 torna a Repubblica e fonda l’edizione fiorentina del quotidiano.
Nel 1990 assume la guida della redazione del quotidiano milanese; si è dimesso nel 1992 per sovrintendere all’edizione dell’Ottocento di Genova. Dal 1995 ha diretto Il Corriere dello Sport fino al 2000, quando è diventato direttore generale della Fiorentina, squadra per la quale ha apertamente tifato. Quando Eriksson era allenatore della Lazio nel 2000,
arruolò Roberto Mancini come vice allenatore nonostante Mancini non avesse la licenza di allenatore di prima categoria e il fatto che fosse stato precedentemente tesserato con la Viola come allenatore nel febbraio 2001. Gianni Petrucci, l’allora- commissario straordinario della Federcalcio, concede a Mancini il permesso di allenare. In molti programmi televisivi recenti con Stream Tv,
Sky Sport e Rai, la firma del Corriere della Sera e dell’opinionista è apparsa per prima. “Con la scomparsa di Mario Sconcerti, abbiamo perso uno dei nomi più illustri del giornalismo sportivo italiano. Le mie più sentite condoglianze e i miei più sentiti abbracci alla sua famiglia e ai suoi amici, ai suoi colleghi e ai suoi numerosi affezionati lettori e ascoltatori.
L’utente di Twitter Giorgia Meloni. Il Oggi, sabato 17 dicembre, è giunta la notizia della morte improvvisa di Mario Sconcerti, all’età di 74 anni, che inizialmente indicava che il noto giornalista sportivo fosse sottoposto ad accertamenti medici, a dare la notizia è stato il suo attuale quotidiano, il Corriere della Sera, dove ha una rubrica attraverso i social media.
Ha avuto una lunga carriera come giornalista sportivo, principalmente sulla carta stampata e in televisione, dove ha ricoperto incarichi di rilievo presso Il Secolo XIX e il Corriere dello Sport – Stadio.Ha anche svolto un ruolo diretto nel calcio come direttore dell’Acf La Fiorentina e il Gruppo Cecchi Gori.
Dal 2016 al 2019 è stato uno dei maggiori protagonisti del parterre delle trasmissioni televisive dedicate allo sport Rai. Come dicevamo, ha realizzato diverse presenze televisive nel varie chat sportive dei nostri programmi. Tuttavia, ha lavorato come commentatore per Mediaset durante la Coppa del Mondo FIFA 2018 in Russia. Dopo i Mondiali in Qatar 2022,
Mario Sconcerti è venuto a mancare improvvisamente; nel suo messaggio di commiato, lo stesso Corriere della Sera ha ricordato che il giornalista aveva lavorato e proposto pezzi e approfondimenti da completare fino al venerdì precedente. Tuttavia c’è stato un peggioramento. E il panorama del giornalismo sportivo sarà più povero senza Sconcerti. Facciamo finta che Alessandra De Stefano,
direttore di Rai Sport, non si dimentichi della collega durante il suo approfondimento sui Mondiali in Qatar, intitolato Il Circolo dei Mondiali. Avendo collaborato con la Tv di Stato e vista la sensibilità del Direttore, è naturale provare un po’ di tristezza per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic avvenuta venerdì 16 dicembre.
Non un buon fine settimana per lo sport, né sul campo né sulle pagine di un giornale. A Mario Sconcerti sono state eseguite diverse procedure diagnostiche quando era ricoverato all’ospedale Tor Vergata di Roma. Tuttavia, nonostante avesse assicurato ai propri cari che sarebbe stato a casa per le vacanze, è morto improvvisamente all’età di 74 anni.
È stato riferito che Mario Sconcerti è morto all’età di 74 anni. Il giornalista sportivo è stato inizialmente ricoverato al Policlinico di Tor Vergata a Roma, ma le sue condizioni sono peggiorate inaspettatamente mentre era lì. Precedentemente ha lavorato come vicedirettore della Gazzetta dello Sport e ora scrive per il Corriere della Sera.
Le sue esperienze professionali al Corriere dello Sport, a Repubblica e alla guida de Il Secolo XIX hanno dato il tono al suo viaggio nell’industria dei media. Ieri aveva personalmente comunicato a chi gli aveva dimostrato vicinanza durante tutto il ricovero che sarebbe tornato a casa prima di Natale. Secondo la moglie, che ha parlato al Corriere,
ha avuto un malore inaspettato che alla fine si è rivelato fatale. Il fatto che abbia continuato a fare commenti sulla Coppa del Mondo fino al suo ricovero gli ha reso impossibile farlo iÈ un’ulteriore prova che non ci si sarebbe dovuto aspettare che nulla andasse storto. Per tutta la sua vita, lo sport è stato la sua forza trainante. La ‘nobile arte’ del pugilato,
che aveva appreso perché suo padre era un allenatore, gli aveva dato accesso alla strada che avrebbe seguito negli anni presentando aneddoti, incidenti, scenari iconici e pura cronaca sportiva. Trascorre molto tempo in bicicletta, che in Italia ha una qualità epica e senza tempo.
Il corredo del giornalista comprende non solo materiale cartaceo ma anche molta televisione grazie alle collaborazioni con Rai, Sky e Mediaset.Lo stesso si può dire per l’esperienza diretta, seppur breve, a livello dirigenziale: Sconcerti è stato anche direttore generale del Gruppo Cecchi Gori e della Fiorentina , ma si è dimesso poco dopo.
