Gregorio Paltrinieri Malattia – Inoltre non avrebbe scommesso. Basterebbe questo per spiegare come Gregorio Paltrinieri sia riuscito a superare la sua malattia e vincere la medaglia d’argento negli 800 stile libero alle Olimpiadi di Tokyo. In finale è arrivato secondo in 7’42″11, dietro solo a Robert Finke, che ha vinto in 7’41″87.
Gregorio è partito dalla corsia 8 e ha preceduto tutti velocemente, ma quando tutti pensavano che avrebbe ceduto il passo ai compagni di squadra più in forma, ha dimostrato a tutti di essere un campione lottando valorosamente e portando a casa un argento incredibile. Nemmeno io ci avrei scommesso; un miracolo è insufficiente, ha detto a Rai Sport.
È adorabile, ed ero diverso dalla batteria in quanto avevo una voglia diversa di competere. Quando ciò accade, è una cosa completamente diversa. L’ho vissuto meglio. Un amico mi ha detto che puoi vincere queste finali solo se ci metti il cuore. Spesso penso e pianifico troppo, ma queste finali devono essere vinte con il cuore e ho dato tutto.
Anche se gli altri possono averlo meglio di me, sono contento di aver dato tutto me stesso. A maggio mi sono sentito un dio perché ero così terrorizzato da tutto. Anche se non pensavo che lo sarebbe stato, la strada era diretta nella giusta direzione. Poi rimasi immobile per un mese mentre tutti i miei sogni andavano in pezzi.
Con l’aiuto di Dio, io e il mio gruppo ci siamo rafforzati a vicenda mentre mi allenavo con le ragazze e poi gradualmente tornavo alla mia formazione. Dato che questi ultimi mesi sono stati impegnativi, fare bene oggi mi dà speranza per le prossime gare. Venire qui e giocare in tre gare è stato a lungo un mio sogno.
In queste circostanze emerge un altro Greg; Non ero a conoscenza dei miei veri limiti alla batteria e di recente ho nutrito emozioni sfavorevoli. È bello metterci tutto dentro; L’ho fatto ed è stato adorabile. I 1500 saranno impegnativi, ma cercherò di fare bene tenendo presente come mi ha fatto sentire questa finale.
Paltrinieri parte alla grande e guida tutti dai primi 100 ai 600 giocatori prima che Romanchuk e Wellbrock lancino un contrattacco. Greg chiude in 7’14″02 a 750 metri, ma arriva secondo al tocco. Un fulgido esempio di coraggio per uno che fino a un mese fa non era nemmeno sicuro di arrivare a Tokyo.
In tanti hanno dichiarato era morto e uno dei suoi complici era una batteria che aveva convalidato le preoccupazioni del modulo negativo. Il campione Paltrinieri, però, ha superato le sfide e le avversità fisiche ed è nei suoi pensieri e nel suo cuore. il desiderio insaziabile di persone che non hanno intenzione di rinunciare a nulla.
Fenomeno Carpi, che gareggia da 26 anni, si è sempre piazzato terzo negli 800 e ha sempre vinto tutto nei 1500. TOKYO DALL’AMBIENTE. La prima finale olimpica degli 800 metri in assoluto viene vinta dalla vincitrice dei 1500 metri per un soffio, e aggiunge: “E anche io sono felice”. Nonostante la mononucleosi lo costrinse a fermarsi all’inizio di giugno.
Gregorio Paltrinieri perse il mese vitale per la preparazione. Ora deve allenarsi per il torneo se intende rimanere in questi Giochi. più forza nelle braccia e più cuore che respiro. Anche se Gregorio Paltrinieri sapeva che sarebbe stato difficile, saltare le Olimpiadi e restare a casa a considerare le sue opzioni sarebbe stato peggio che andare in piscina e correre l’occasione di mettersi in imbarazzo davanti a tutti.
Non sembra lui né un vero campione. E ha deciso che doveva esserci a tutti i costi. La sua capacità di competere ai Giochi di Tokyo 2022 è stata messa a repentaglio dalla mononucleosi che ha acquisito a giugno. È stato in grado di recuperare in tempo, ma non abbastanza per rimettersi in forma per contendersi una medaglia.
Infatti, la qualificazione del fuoriclasse italiano del nuoto alla finale degli 800 stile libero di giovedì 29 luglio, è già un risultato fantastico. Attraverso la cuffia rotta, “Greg” è stato in grado di ottenere la batteria cruciale con il supporto di coraggio e perseveranza. Per l’atleta che ha sorriso agrodolce quando ha visto il suo tempo totale sul tabellone, il podio è ancora un’illusione.
Quanto basta per entrare dalla settima, ma sotto il suo potenziale, era 7’47′′73. Irriconoscibile. Un’ulteriore indicazione delle difficoltà che lo stesso Paltrinieri non ha mai cercato di sminuire è il passaggio al 29′′5 al traguardo dei 50 metri, che dimostra chiaramente la velocità e il potenziale attuali dell’italiano. Ha ammesso ai microfoni Rai, confermando tutti gli enigmi trovati in piscina.
“Ho lottato un bel po’, ma sono contento di aver vinto la qualificazione alla finale. Sono riuscito a rimontare, anche se a malapena. Ma ero impotente. fare di più La situazione era critica fino a pochi giorni fa e non avevo idea di come ci sarei arrivata. Ora è debole da mono. Il campione olimpico aveva uno scartamento ridotto rispetto all’attesa della sera prima e al programma di preparazione che.
Due mesi dopo la partenza per il Paese del Sol Levante, si è interrotto bruscamente a causa di un’infezione virale. La malattiaha cambiato le carte nel mazzo, ha detto. Purtroppo, abbiamo poca influenza su questi problemi. Mi sono preso un mese di pausa e credo che la maggior parte delle persone nella mia situazione avrebbe rinunciato a cercare di migliorare.
Ma ora che sono qui, a suonarlo, sono consapevole di non avere grandi speranze. Greg, vai avanti. Sarà un successo qualunque cosa accada. Gregorio Paltrinieri ha portato due medaglie alle Olimpiadi di Tokyo. Dato che il campione azzurro ha combattuto contro la mononucleosi poche settimane prima della gara, un doppio podio è stato del tutto inaspettato nella notte dell’evento.