Giovanni Minoli Malattia – Giovanni Minoli, figlio dell’avvocato Eugenio, ha condotto una lunga intervista al Corriere della Sera. L’ospite di Green Leader ha fatto alcune franche confessioni sulla sua vita personale. Ecco tutte le parole del giornalista, che vanno dalla difficoltà del travagliato rapporto della madre al dolore per la partenza del padre.
Il figlio dell’avvocato Eugenio Minoli, Giovanni Minoli, ha pubblicato sulle pagine del Corriere della Sera un’intima e delicata conversazione. Il giornalista ha offerto ai lettori un resoconto completo della sua vita, compreso tutto, dal suo rapporto con la sua famiglia alla profondità del suo dolore per la morte di suo padre e suo fratello, alle rivelazioni sulla sua vita amorosa e sui legami con il “potere”.
Giovanni Minoli ha riconosciuto che lui e la madre hanno avuto un rapporto molto tumultuoso, caratterizzato da problemi di comunicazione e muri di silenzio: “Ho sempre avuto un gravissimo disaccordo con mia madre. Lei era la leader, ma mi ha diretto e punito; lui non mi ha dato ordini in giro. Mio padre, d’altra parte, mi ha persuaso a fare quello che voleva. Ha fatto affidamento sulla mia comprensione delle cose e ha prestato attenzione a ciò che avevo da dire. La mamma non è mai stata una madre, era una moglie .
Noi bambini eravamo il risultato del suo amore per il marito, o un necessario inconveniente collaterale. Se papà prende il raffreddore, smetterò di prestare attenzione a tutti, diceva. Ero una bambina quando non c’ero. C’era solo mio fratello minore Paolo, morto per un tumore al cervello all’età di sei anni.Mi chiamavano Gioannin mise kil, mezzo chilo, perché stavo quasi senza cibo per cercare di attirare l’attenzione”.
Il conduttore di “Green Leader” ha parlato a lungo anche del padre, scomparso in un incidente stradale quando lui aveva solo 24 anni, e della loro relazione. La profezia sull’assenza del genitore, di cui Minoli non aveva mai accennato in precedenza, è un altro elemento della trama.L’incidente era previsto in una fiction per giovani adulti. La scena successiva è sempre la stessa: mentre stiamo facendo colazione, la mamma prende il telefono, risponde, poi riattacca prima di voltarsi e annunciare: “Papà è morto”. Era stato scritto dieci anni prima.
Questo rimane ancora il problema centrale della mia vita. Ogni volta che ci penso, mi sento malissimo.La connessione tra un infarto e la morte.Giovanni Minoli, che si è identificato come un “aspirante cristiano”, ha affermato che un infarto gli ha causato un intervento chirurgico a cuore aperto di nove ore. Un evento che gli ha fatto capire che non aveva paura di morire: “Non ho paura. A giugno ho avuto un infarto. Sono stato sottoposto a un intervento a cuore aperto di nove ore, durante il quale sono stati installati tre bypass. Il Il cardiochirurgo mi ha detto:
“Papi e presidenti sono stati uccisi, ho sentito… tutti in condizioni disperate. Invece di te, rimani tranquillo.L’autore televisivo ha rivelato i suoi legami con i “potenti” nelle sue ammissioni. In risposta alla domanda di Candida Morvillo: “Trovi facile fare domande scomode?” Ha risposto: “Sì. Nel 1994 Silvio Berlusconi mi ha assicurato che aderisce ai valori cristiani. Ho fatto una pausa comica e ho detto: “Quali?” Voleva uccidermi. È l’adrenalina della partita. Ma non ho mai desiderato uccidere .Ho dato il numero della tessera di Maurizio Costanzo dopo che ha negato di essere iscritto in P2.
Non gli ho insistito per avere maggiori informazioni dopo aver ricevuto da lui una risposta nebulosa”.
Giovanni Minoli, ospite di Caterina Balivo nella puntata di Vieni da me in onda giovedì 19 settembre, svela nuovi dettagli sulla sua vita personale. In realtà, l’ospite di Mixer parla della sua educazione e del suo rapporto con la sua famiglia, sottolineando la rigorosa scolarizzazione che aveva a casa ed elaborando l’immagine di “La mia famiglia di otto persone è composta da sette maschi e una femmina”, ha detto una madre molto severa .
Mia madre, che era lì solo per suo marito, era essenzialmente una nazista. Sebbene fosse una moglie, non era una madre. Ha suonato un campanello invece di chiamarci per nome. Il primo bambino emette un suono, il secondo emette due suoni e così via. Ho avuto un’educazione davvero rigida, ma va bene così”, afferma il giornalista.È cresciuto in un ambiente familiare che senza dubbio ha plasmato quello che è oggi: “L’importanza della grande famiglia è che: impari presto che devi vivere. Per me è stato utile superare le mie paure.
Nemmeno la Rai era peggio, scherza Giovanni Minoli in riferimento alla morte di uno dei suoi fratelli: “Stava male da sei anni, aveva un tumore al cervello, quindi nessuno girava intorno a lui e io, io ero più grande non ero un problema, a segnalare il fatto che esistessi ho smesso di mangiare, sono diventata anoressica, sono stata trasparente ma non bastava.Guardò con ammirazione a suo padre, morto in un incidente stradale: “Era il mio istruttore, la mia leggenda e un amico”.
Mio padre è morto, e anche io sono morta. Nonostante soffra di apnea da due anni, mi sorprende sempre che tra i 15 e i 17 anni abbia scritto un romanzo in cui descrivo la morte di mio padre, che sarebbe avvenuta.esattamente come dieci anni prima. Aggiunge: “Da allora sono rimasto colpito da lui.Genero del precedente direttore generale, Ettore Bernabei, e marito di Matilde, è entrato in Rai nel 1972 ed è poi salito alla carica di dirigente oltre che di autore e produttore degli.
spettacoli più apprezzati della rete. È stato il caposezione di Agricoltura domani, che Rete 1 trasmetteva tutte le domeniche del 1977. Con la guida di Mixer, trasmissione d’informazione giornalistica di Rai 2, in onda dal 1980, raggiunge l’audience generale. Politicamente allineato con il Partito Socialista Italiano, è stato spesso criticato per la sua dedizione al PSI.