
Giovanni Di Pillo Oggi – Commentatore di TeleMontecarlo, Giovanni ha seguito le gare del Campionato Italiano Superturismo e del Campionato Mondiale Superbike, e la sua voce si sente risuonare dalle colline sopra il paddock della pista toscana nei microfoni del circuito. Uno dei migliori telecronisti dell’epoca, che comprendeva battaglie tra Tarquini e Naspetti, infuocati duelli tra Giovanardi e Capello, e molti altri, tra cui la battaglia sotto il diluvio tra Fabrizio Giovanardi e .
Karl Wendlinger nel Super Turismo del 1997 e molti altri a celebrare le imprese dei campioni del mondo Fogarty, Bayliss, Polen e Toseland, e poi ancora da Troy Corser a Dopo una lunga malattia, l’Italia ha perso ieri uno dei suoi commentatori di Motorsport più amati. Giovanni di Pillo, o Gi o DiPi come lo chiamavano i suoi amici, iniziò a raccontare al mondo i motori in giovane età. Da giovane crossista, ha trovato gioia immediata nel guidare le moto su strada, pista e terra.
Da giovane giornalista “Toscanaccio Doc” ha seguito molte gare, ma il Mugello è sempre stata la sua casa. Divenne infine lo speaker ufficiale del circuito toscano, dove descrisse e commentò gli eventi più mozzafiato del motomondiale. Aveva 67 anni ed era da tempo ricoverato all’ospedale Careggi di Firenze a causa di una malattia cardiovascolare che da tempo combatteva. Inizialmente aveva programmato di diventare un medico, ma alla fine ha deciso di diventare invece un giornalista.
“È stata la scelta migliore della mia vita”, avrebbe poi detto ai suoi amici, e avrebbe avuto ragione: i suoi scritti avrebbero definito un’epoca, ispirando innumerevoli appassionati di sport motoristici.e rispettato commentatore motociclistico italiano.Per quanto sfortunato sia, Giovanni Di Pillo è morto. Giovedì pomeriggio è deceduto all’ospedale Careggi di Firenze, dove era ricoverato da tempo. Originario di Viareggio, si è spento alla giovane età di 67 anni, lasciando un buco nel mondo delle due ruote a motore.
A partire dai primi anni ’90 e proseguendo per i successivi 30 anni, ha contribuito ad accrescere il mito del mondiale SBK e le gesta di piloti che, in gran parte per soprannomi e cronache epiche, sono entrati nell’elite.Giovanni è stato una vera icona tra motociclisti e professionisti, amico intimo di piloti come Fabrizio Pirovano e Giancarlo Falappa. I motociclisti di tutte le età hanno preso spunto dai suoi commenti e le sue urla, espressioni, tono e cadenza sono diventati detti e formule comuni.
Il suo commento sulle gare motociclistiche classiche è ancora disponibile su YouTube e il suo resoconto della resa dei conti di Troy Bayliss e Colin Edwards a Imola nel 2002 è diventato una leggenda duratura tra gli appassionati di motociclismo. I record della storia del motociclismo Passa da TeleMontecarlo a Nuvolari, ma le sue amicizie e la sua profonda passione per il Mondiale Superbike non vengono mai meno. Durante l’appuntamento del Mugello, ha continuato a offrire il suo perspicace commento sull’azione della MotoGP come relatore residente in pista.
Dato che era un grande fan del motocross, ha portato l’AMA Supercross Championship a Nuvolari e ha tenuto una grande festa per onorare tutta la grandezza dei più grandi piloti di questo sport, tra cui Stanton, McGrath, Baba Stewart, Ryan Dungey, Ryan Villopoto, Jean- Michel Bayle e Ricky Carmichael. Ha anche continuato il suo lavoro di giornalista e collaudatore di due e quattro ruote, dimostrando di essere sempre stato un osservatore curioso degli sviluppi della tecnologia e del gruppo propulsore che accompagnavano gli ultimi modelli.
Anche se un problema all’anca gli ha impedito di sporgersi e spingersi giù dalla bici nei primi anni 2000, gli piaceva comunque guidare moto supersportive e farlo in pista. Ma anche durante le prove stampa, era ancora un esperto “impennato”, solcando i rettilinei dei circuiti su una sola ruota. Nel dicembre del 2004, in occasione del varo della Honda Cbr 1000 RR negli Stati Uniti, chiese ai fotografi se poteva posare per una foto senza indossare il casco, cosa che provocò grande delusione tra gli uomini della casa giapponese presenti alla evento.
Dopo le sue gesta, Yamaha XSR 900, Nuvolari si dedicò a numerosi progetti e collaborazioni con riviste e aziende del settore. Il suo grande amico Dj Ringo lo ha accompagnato in questa avventura, ei due hanno poi lavorato insieme a una serie di trasmissioni radiofoniche caratterizzate da un inseguimento in moto. Il suo garage era pieno di moto, ma la sua preferita era la replica semi-ufficiale della 916 dell’amico Giancarlo Falappa che ogni domenica “camminava” sul Muraglione con i suoi amici. Possedeva anche una MV Brutale, che teneva in soggiorno accanto al divano.
Aveva corso in moto da cross e poi regolarità quando era più giovane; negli anni ’90, invece, partecipa ad alcune gare automobilistiche in pista come ospite e wild card, e viene addirittura richiamato dai commissari per aver fumato durante la guida. Quando gli è stato chiesto perché lo avesse fatto, ha spiegato che era annoiato sul circuito a causa del ritmo più lento delle vetture. La moglie Cristina, esperta di lunga data del settore motociclistico, e la sua famiglia porgono le più sentite condoglianze alla redazione motori della Gazzetta dello Sport.
Alcune persone sono nate con il talento di elevare la storia che hanno il privilegio di raccontare con la propria voce, accendendo l’entusiasmo del pubblico per lo sport che amano. Non c’è dubbio che Giovanni Di Pillo possedesse queste doti di cronista, tanto da essere universalmente riconosciuto come “La Voce” del Mondiale Superbike e il più apprezzato
