
Giordano Bruno Guerri Malattia – Come Lapo Elkann, è caduto preda della cocaina ma ora si è ripreso dal suo “eccesso di narici”. Per “sbattere la mia libertà di abusare del mio corpo in faccia ai moralisti a mio piacimento”, Giordano Bruno Guerri “affida” la sua “confessione” alla prima pagina del “Giornale”. E lo dice apertamente: “Voglio scrivere sulla mia carne, a mio danno, perché l’unico modo per essere preso sul serio in casi come questi è farlo”.
Siccome Guerri non ha alcun interesse a fare alcuna forma di “promozione della droga”, alza subito la mano e dice: “Ho pagato molto in dolori, sofferenze e crolli nella mia vita; e pagherò ancora perché quando sarai etichettato come tossicodipendente, per tutti sei dipendente per sempre.”
Ma si proclama un “memento” contro “la cosa più sciocca e frequente che si legga e si dica di questi tempi” in riferimento a Lapo Elkann, che si trova in condizioni critiche dopo aver ingerito una miscela di cocaina e altri stupefacenti.
Potresti anche dire: “Ma cosa stanno annusando se hanno già tutto: soldi, bellezza, giovinezza, successo!” Il direttore della storia e del giornalismo dell’Indipendent ha questo da dire: “è veramente chi ha tutto quello che vuole sempre di più e non solo case, barche, gioielli e soldi”.
Sentirsi istantaneamente e ‘liberi’, più intellettuali, estatici, giusti, in uno stato che ti pone un metro sopra i tuoi simili; questo è ciò che cercano gli ultra-ricchi, eppure è una merce che non potranno mai avere. Oltre 25 anni fa, mentre indossavo solo un costume da bagno, sono stato urinato dal più giovane dei bambini Elkann, Lapo. Non solo mi manca tantissimo per l’indimenticabile risatina che mi ha fatto, ma non ci parliamo nemmeno da anni.
non abituato a soddisfare i desideri di un bambino Come prima cosa, sappiate che amo profondamente Alain da circa trent’anni. Proveniente da una famiglia ricca e prestigiosa, ha saputo aprire la strada ad altri e guadagnarsi la mia massima ammirazione e rispetto.
Ciò che non viene preso in considerazione è il suo coraggio leonioso, la sua pazienza da martire, di fronte al fatto che tanti addetti ai lavori hanno riso dei suoi primi lavori, spruzzando pagine e autore di sterco con compiaciuta ferocia. Fin da ragazzino ha potuto permettersi una Rolls Royce argentata e le vacanze nella più lussuosa isola caraibica, il tutto resistendo al disprezzo di quelle stesse persone che, ora che è quasi papà Agnelli, trovano ogni sua battuta per essere delizioso.
Elkann ha mostrato una notevole perseveranza, pazienza e un ardente desiderio di scrivere in modo critico delle sue immediate vicinanze, a cominciare dalla sua stessa famiglia. Per me, la Rolls Royce argento sarebbe stata una giusta ricompensa per un eroe che ha lavorato sodo ed è andato a scuola per sfuggire alla povertà.
Tuttavia, non sono gli Elkann che mi interessa discutere; piuttosto sono le stronzate che oggi si scrivono sulla cocaina e sul suo uso, al punto che la disinformazione è diventata una credenza popolare e “colta”. Poiché è l’unico modo per convincere le persone a prendermi sul serio in questo momento, ho voglia di scrivere sulla mia pelle, indipendentemente dalle conseguenze.
Siccome una volta fu detto da Longanesi che “non c’è niente di più inedito che pubblicato”, può sorprendere qualcuno che anch’io abbia provato la cocaina. In tutta onestà, nell’aprile del 2004 ho consapevolmente impegnato in una lunga intervista con Claudio Sabelli Fioretti per il quotidiano italiano Corriere della Sera.
Pochi giorni dopo l’uscita dell’Independent, che ho curato, il necessario e miserabile Giuliano Ferrara ha deciso che sarebbe stato il caso di riferire che stavo usando la polvere – o svelta, come la chiamano gli utenti, o la neve, come la chiamano i non utenti esso – un pezzo di pettegolezzo senza un’oncia di prova, molto vecchio e obsoleto, ma vero. Ho deciso che l’unica risposta appropriata era dichiarare con coraggio i miei desideri personali e le mie stravaganze sessuali senza chiedere scusa ai moralisti.
Ma cosa fiutano se hanno già tutto: ricchezza, bellezza, giovinezza e successo? , Pantani e molti altri se si mantiene questa linea di pensiero. Coloro che sembrano avere tutto eppure desiderano di più, e non semplicemente più beni materiali. Per coloro che sembrano avere tutto, l’unica cosa che sembra sfuggirgli è la sensazione di essere improvvisamente e “liberi” più intellettuali, estatici e giusti, uno stato che ti mette un passo avanti rispetto ai tuoi contemporanei.
Certo, non è affatto così; piuttosto, è difficile da acquisire; e, dopo pochi mesi o anni, le perdite, i vincoli, le sofferenze, le preoccupazioni e le ansie superano di gran lunga i guadagni. Ma poi sei una tosse pen-dentata, il che significa che soffrirai come un animale rinchiuso se non prendi la tua medicina.
Gli esperti concordano sul fatto che la dipendenza da cocaina è molto più difficile da superare rispetto alla dipendenza da eroinaperché quest’ultimo è almeno parzialmente recuperabile dal punto di vista medico, mentre il primo cattura rapidamente il tuo cervello al punto in cui non può funzionare senza la sostanza.
È possibile che ci siano così tanti sniffatori di neve nuova perché la cocaina è la droga preferita dalle persone che vogliono spingersi oltre i propri limiti alla ricerca del successo. Tuttavia, non rimani sballato in classe per sempre. Secondo la ricerca, dopo 12-14 anni, il corpo umano rifiuterà naturalmente quella sostanza chimica.Coloro che non ce la fanno all’età di 12 o 14 anni in genere muoiono di infarto dopo essersi infilati qualche grammo di droga nelle narici.Le persone che sniffano coca possono essere divise in due gruppi.
