Giletti Azienda Di Famiglia – Uno dei fondatori di Giletti Spa Ponzone è un giornalista diventato uomo d’affari di nome Giuseppe. Il popolare giornalista e conduttore de “Non è l’Arena” di La 7 Massimo Giletti ha preso le redini come presidente dell’azienda di famiglia. Anche se lavorava già da “Mixer”, trascorreva le sue estati aiutando nello stabilimento quando era più giovane. Massimo Giletti, però, era consapevole che il suo percorso sarebbe stato unico, anche perché il padre Emilio era sempre stato il capofamiglia. Questa attività di famiglia continuerà dopo la morte del pionieristico pilota e uomo d’affari che l’ha fondata.
I clienti gli sono già stati presentati e ha debuttato a Milano Unica presso lo stand Tessitura Rossi affiliato Giletti a Carpi. Al funerale del padre a Ponzone, lo stesso Massimo Giletti dal pulpito ha informato la congregazione: “L’abbiamo promesso a nostro padre, i miei fratelli ed io continueremo l’attività”. Emilio Giletti, infatti, ha gestito e portato avanti la sua azienda fino al momento in cui si è ammalato. Era anche in ufficio la notte prima di ammalarsi. Massimo, Emanuele e Maurizio Giletti sono la prossima generazione di leader dell’azienda.
Proprio in un’intervista al Corriere della Sera, il giornalista televisivo ha annunciato la sua discesa in campo nel settore tessile senza ovviamente abbandonare il suo lavoro principale, le grandi inchieste che ogni settimana continuano ad attaccare alla televisione milioni di telespettatori che seguono su La7 “Non è l’Arena.” E proprio in questi giorni ha incontrato i suoi primi clienti come imprenditore. Nonostante Massimo Giletti si sia fatto un nome nei media, l’industria tessile ha sempre avuto un posto speciale nel suo cuore.
Il suo ambiente d’infanzia consisteva in “coni e carte”, ricorda nell’intervista. Il padre di Massimo, Emilio, lo ha costretto a lavorare in fabbrica quando era giovane. Ha imparato a usare un cacciavite dal caposquadra Celso Barberis e poi ha imparato a dipingere nei serbatoi. Non era insolito vederlo lavorare in fabbrica in tuta durante l’estate e di nuovo mentre era al college. Durante le estati Massimo Giletti tornava a Ponzone per lavorare in fabbrica pulendo le carte e filando il cotone, nonostante la sua carriera di scrittore fosse già iniziata e facesse parte della redazione di Mixer di Gianni Minoli.
Giletti Azienda Di Famiglia : Il padre di Massimo Giletti, Emilio, era un pilota automobilistico, e Massimo è nato il 18 marzo 1962 a Torino da una famiglia benestante che controllava l’azienda tessile Giletti SpA nel vicino comune di Ponzone di Trivero (Biella). Con la scomparsa del padre nel 2020, Massimo è diventato presidente dell’azienda di famiglia.
Tuttavia, arrivò il momento in cui dovette partire per seguire il corso che alla fine gli avrebbe portato ampi consensi. Massimo Giletti si è impegnato a portare a termine il compito in questione. Suo padre, Emilio, era un imprenditore tessile di successo in Piemonte, scomparso il 4 gennaio all’età di 90 anni. Il conduttore televisivo aveva promesso all’anziano padre che alla sua partenza sarebbe diventato imprenditore e lo ha annunciato in un’intervista a Il Corriere della Sera.
Giletti, chiaramente affascinato, ha proseguito descrivendo come suo padre aveva allevato il regalo particolare che gli aveva fatto da bambino e lo aveva incoraggiato a ripagarlo entrando nell’azienda di famiglia insieme ai fratelli. Giletti racconta: “Mio padre mi prese per un braccio e mi condusse al laghetto che aveva costruito nel giardino della villa in settembre. Scavato a mani nude nelle risaie per non far scappare i girini e i pesci che aveva raccolto. Uno il giorno in cui tornavo a casa da scuola, trovai un vero lago, lui aveva portato la scavatrice, c’erano le banchine, e c’erano anche i fiori.
Il mio bene più prezioso». Stando lì in riva al lago, il vecchio padre ha strappato via la promessa che aveva fatto di rilevare l’azienda di famiglia iniziata dal bisnonno Anselmo nel 1884 e che aveva gestito con tanta dedizione e devozione, nonostante le molte difficoltà che aveva aveva passato. “Sulla riva di quel lago, mi ha chiesto: “Ti ricordi, Massimo, quanto eri felice?” Il presente è la tua parola che tornerai a dirigere l’azienda di famiglia dopo che me ne sarò andato”.
e sembra che non solo il conduttore televisivo abbia detto di sì, ma che sia disposto a mantenere la sua promessa a un padre di cui è molto orgoglioso, nonostante il suo fitto palinsesto televisivo. In realtà, prima di avviare la sua fortunata attività tessile, Emilio Giletti ha corso per Ferrari e Maserati, vincendo la prestigiosa Mille Miglia nel 1953. Massimo Giletti, ancora colpito dallo shock per la morte del padre, si dedica a preservare la memoria di quest’uomo coraggioso mantenendo l’integrità dell’azienda che porta il suo nome e onorando la sua memoria di genitore e di imprenditore.
Ecco perché è fondamentale che l’impianto continui ad andare avanti con i suoi piani. “Come ho detto, lo farei. So che non sarà facile, ma è nei momenti difficili che impari chi sei veramente”, ha giurato Giletti con sicurezza. È il presidente della Giletti Spa di Ponzone Biellese e viaggia tutto l’Italia nel suo ruolo.I suoi compiti spaziano dall’apparire nella diretta La7 di “Non è l’Arena” all’incontro con i clienti che, secondo il conduttore, “non sono banditi o scettici” in sua presenza perché sono un
consapevole della sua storia familiare e rispetta la sua esperienza nel settore tessile.
Nessuno mi tratta come il Giletti in tv, nessuno mi ha mai interrogato, diciamo, su Belen, ma parliamo di questioni tecniche. Quando l’altro giorno ho preso un rocchetto di filo e l’ho tirato in un certo modo per determinare se era stato fatto bene, li ho sorpresi.