Gianmarco Bachi Malattia – Radio Popolare, con sede a Milano, è una radio “libera e indipendente”. Questa radio, fondata nel 1976 e diretta da Piero Scaramucci, si dichiara “un’emittente non commerciale basata su una cooperativa di dipendenti e collaboratori” e ha un rapporto “storico” con i partiti ei movimenti della sinistra italiana. Torna a Radio Popolare per EuroBarSport 2004 nel giugno dello stesso anno.
Gialappa’s Band, un trio comico, è apparso per la prima volta nel 1985 nel programma Bar Sport. Fino al 31 gennaio 2013, un gruppo dirigente ad interim comprendente l’allora direttore dei programmi Gianmarco Bachi, Luigi Ambrosio, Massimo Bacchetta, Raffaele Liguori e Marina Petrillo ha supervisionato l’azienda quando Danilo De Biasio si è dimesso da amministratore delegato.
Marina Petrillo, Massimo Bacchetta e Raffaele Liguori hanno curato l’emittente radiofonica dal 1 febbraio 2013 al 14 maggio 2014. Da allora Michele Migone ne ha curato la testata come caporedattore fino alla sua partenza nel dicembre 2018. A partire dal 1° gennaio 2021, Alessandro Gilioli assumerà la carica di caporedattore, dopo una reggenza che ha visto la partecipazione di Claudio Agostoni, Massimo Bacchetta e Chawki Senouci.
La società cooperativa dei dipendenti di Radio Popolare e un massiccio azionariato popolare, prevalente tra i suoi ascoltatori, assicurano l’indipendenza editoriale e politica dell’emittente. Inoltre, gli ascoltatori sono spesso incoraggiati a sottoscrivere un vero e proprio abbonamento annuale per mantenere la stazione in funzione senza alcun costo per loro.
La radio suggerisce spesso campagne di abbonamento, in genere della durata di 3-5 giorni, sia per mantenere gli ascoltatori esistenti sia per attrarne di nuovi. Finora si sono iscritte circa 15.000 persone. La trasmissione con microfono aperto è una caratteristica distintiva di questa radio. Il concetto di microfoni pubblici senza censure esiste dagli anni ’70.
Il concetto è stato accolto così bene che è stato adottato da diverse stazioni radio e televisive in tutto il paese. Fino al 2019, data di chiusura di Radio Flash, gli ascoltatori della Lombardia, del Grande Piacentino e di una parte del Piemonte centro-orientale potranno sintonizzarsi su Radio Popolare sulla principale frequenza FM 107,60 MHz.
Quelli delle regioni alpine, Brescia, Mantova e Desenzano del Garda possono sintonizzarsi su altre frequenze minori. Può essere captato nella regione di Parma Emilia-Romagna sulla frequenza FM di 107.500 MHz. Dal 2001 gli ascoltatori possono ascoltare Radio Popolare online tramite il sito ufficiale dell’emittente.
Il segnale digitale di Radio Popolare viene trasmesso via satellite ed è disponibile gratuitamente in gran parte dell’Europa e del Mediterraneo. Inizialmente, i segnali venivano inviati tramite il satellite Eutelsat II, che era posizionato a 10° est. Il satellite Hot Bird 8 a 13° est è utilizzato dalla stazione dal 2001.
Dal 1991 Radio Popolare è l’emittente principale di Popolare Network, syndication nazionale alla quale aderiscono venti radio locali. Queste radio ripetono il segnale di Radio Popolare in orari prestabiliti, diffondendo le principali trasmissioni della rete in tutta la penisola italiana. Redazione di Radio Milano Centrale nel 1976, prima che l’emittente di sinistra si fondesse con Radio Popolare.
Studioso sia di filosofia che di letteratura, Francesco M. Cataluccio frequentò le scuole di Firenze e Varsavia. Ha viaggiato per l’Europa centrale tra il 1977 e il 1986, trascorrendo molto tempo in Polonia, dove ha avuto un’esperienza meravigliosa nonostante il clima politico. Tornato in Italia, si stabilisce a Milano, dove lavora in diversi campi.
Dopo la caduta del Muro nel 1989, ha potuto iniziare un nuovo capitolo della sua vita come redattore per la casa editrice Feltrinelli. Per i successivi due decenni, ha supervisionato le case editrici Bruno Mondadori e Bollati Boringhieri come rispettivi direttori. A causa della sua insonnia, trascorreva il tempo libero ricercando e scrivendo saggi sulla Polonia e sulla storia dell’Europa centrale.
Tra i suoi numerosi successi, ha supervisionato la raccolta dell’intera opera di Witold Gombrowicz e Bruno Schulz. L’immaturità è uno dei libri che ha scritto. Il flagello della nostra generazione; Il futuro della letteratura; Controllerò per vedere se le cose migliorano laggiù. Quasi un breviario mitteleuropeo. Collabora con il “Sole24ore” e trascorre più tempo possibile a Venezia.
Andrea Di Stefano, giornalista e autore radiofonico di 46 anni, è socio di Rainews 24, Repubblica e Agenzia dei Quotidiani Locali del Gruppo Espresso, ed è anche direttore del mensile di finanza etica, economia sociale e sostenibilità Valori. Oltre a ciò, sono presenti anche “rappresentanti delle forze politiche e sindacali che hanno storicamente sostenuto l’esperienza”.
Dopo una lunga “militanza” come professore Di Stefano nel fortunato programma di Radio Popolare “Sansone”, è ora co-conduttore del settimanale di finanza ed economia “Il giorno delle Locuste”, con Gianmarco Bachi. A 19 anni era già considerato un eccesso di guerra, ma ebbe la sua “grande occasione” conducendo “Corrispondenze Operaie” su Radio Popolare.
Il Mafia dei Rifiuti, Amianto a Casale Monferrato e Balangero, e il Terremoto in Irpinia sono le tre inchieste “storiche” che ha scritto per La Nuova Ecologia. Nel 1983 assume la programmazione di Radio Popolare e lancia il programma che poi diventerà Gialappa’s Band, Bar Sport. In una sorprendente svolta degli eventi, ulteriori test verranno divulgati e programmati nei periodi designati.
In seguito all’incontro con Massimo Cirri nel 1985, è stato in grado di co-ospitare programmi radiofonici tra cui SottoVotoSpinto e Borderline, che hanno generato quattro iterazioni del Bordertrophy, una caccia al tesoro radioguidata di 24 ore. Ognuna delle tre manche di sei ore inizia con la presentazione degli ostacoli da affrontare durante quella manche su una varietà di piattaforme.
Nel 1987 ha condiviso il premio “Futuro della comunicazione” con Carlo Taranto, Giorgio Gherarducci e Marco Santin per il loro lavoro nella trasmissione Bar Sport. Nel 1996 ha curato la direzione artistica e il coordinamento dei festeggiamenti per i 20 anni di Radio Popolare. Radio Popolare ha mandato in onda la sua cronaca olimpica da Los Angeles, Seul, Barcellona e Atlanta.