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Gianluca Vialli Wikipedia - Media Famosi

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Gianluca Vialli Wikipedia – Il 9 luglio 1964 Gianluca Vialli entrava nel mondo a Cremona. Cremonese che esordisce nel gioco nell’oratorio di Cristo Re nel vicino paese padano di Cremona. Frequenta inizialmente l’Accademia per Giovani Musici di Pizzighettone per poi trasferirsi alla sezione Primavera di Cremonese. A partire dal 1980, da allora è diventato un attaccante professionista.

Con il suo “gemello del gol” Roberto Mancini e la Sampdoria del 1990-1991, è diventato il primo giocatore italiano a vincere un campionato. Ha continuato a vincere un secondo titolo con la Juventus nel 1994-1995. Nel 1996, ha portato la Juventus al titolo di Champions League con una vittoria ai rigori contro l’Ajax; nel 1992, lui e la Sampdoria persero la finale di Coppa dei Campioni contro il Barcellona per 1-0.

Si è trasferito in Inghilterra nel 1996 per giocare con il Chelsea e da allora ha ricoperto la doppia veste di giocatore e allenatore. Gianluca Vialli, ancora ventenne, ha giocato con la Nazionale Under 21 italiana e ha segnato 11 gol in 21 partite. Azeglio Vicini lo convoca in Nazionale maggiore per il Mondiale del 1986 in Messico, partecipa a tutte le partite pur non segnando.

L’anno successivo, nel 1988, gioca un ruolo fondamentale per l’assalto azzurro in Germania agli Europei, quando segna il gol della vittoria in una partita contro la Spagna. Successivamente, ha aiutato l’Italia a finire al terzo posto ai Mondiali del 1990, tuttavia è stato messo in ombra da Tot Schillaci, l’icona nazionale italiana e miglior marcatore del torneo per il suo paese nel torneo di casa.

Sebbene Gianluca Vialli sia stato un fuoriclasse dell’Italia nei primi anni ’90, dopo non essere stato convocato per la Coppa del Mondo 1994 negli Stati Uniti, la sua carriera con la nazionale è giunta al termine. Con la Nazionale maggiore ha collezionato 59 presenze e segnato 16 gol. È uno dei pochissimi calciatori italiani ad aver mai vinto la UEFA Champions League, la UEFA Europa League e la Coppa UEFA.

Secondo la storia al Chelsea, ha iniziato come allenatore dopo che Ruud Gullit è stato licenziato nel febbraio 1998. La sua leadership ha aiutato la squadra a raggiungere le finali della Coppa di Lega e della Coppa delle Coppe. Anche in Premier League riesce solo a piazzarsi al quarto posto. Ex giocatore di Cremonese, Sampdoria e Juventus, Vialli ha giocato anche nella Juventus.

La stagione successiva, 1998-1999, è stata la migliore del Chelsea dal 1970; sono arrivati terzi in Premier League, a soli quattro punti dai campioni del Manchester United, e hanno vinto la Supercoppa Europea con una vittoria per 1-0 sul Real Madrid. Nella sua stagione d’esordio da allenatore, ha guidato il Chelsea ai quarti di finale di Champions League, dove ha sconfitto il Barcellona 3-1 prima di essere eliminato al ritorno 5-1 ai tempi supplementari.

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Nonostante abbia concluso la stagione in una deludente quinta posizione in Premier League, l’italiano Di Matteo ha segnato il gol decisivo in un’emozionante partita di FA Cup contro l’Aston Villa. Iniziando alla grande la sua ultima stagione a Londra, Gianluca Vialli ha portato la squadra al suo quinto trofeo in meno di tre anni ed è entrato nella storia come l’allenatore di maggior successo del club.

Nonostante ciò, Vialli è stato licenziato dopo sole cinque partite della stagione a causa dell’inizio lento della squadra e dei suoi conflitti con diversi giocatori, tra cui Gianfranco Zola, Didier Deschamps e Dan Petrescu. Nel 2001, ha accettato un lavoro con il club della prima divisione inglese Watford, ma è stato licenziato dopo una sola stagione dopo aver apportato numerosi e costosi miglioramenti al club.

Segue una lunga battaglia legale sul saldo del pagamento del contratto. Dal 2004, Vialli è stato attivamente coinvolto nella comunità attraverso la “Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport Onlus”, che ha co-fondato con l’ex calciatore Massimo Mauro e l’avvocato Cristina Grande Stevens a beneficio della ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica e della ricerca sul cancro, rispettivamente, attraverso l’AISLA e l’FPRC.

Nel suo libro “The Italian Job”, pubblicato in Inghilterra, Vialli confronta e contrappone il calcio giocato in Italia e in Inghilterra. Per la cerimonia finale dei XX Giochi Olimpici Invernali, il 26 febbraio 2006, a Torino, Vialli ha portato la bandiera olimpica. Negli anni successivi, ha contribuito con la sua esperienza a Sky Sport come commentatore televisivo e opinionista. Nello stesso anno, 2015, è stato nominato dalla “Italian Football Hall of Fame”.

Il suo libro “Goals. 98 Stories Plus 1 to Face the Most Difficult Challenges” è stato pubblicato nel 2018; in un’intervista pubblicata prima dell’uscita del libro, discute la sua esperienza nel superare il cancro. Il 9 marzo 2019 Vialli e Francesco Totti sono stati nominati co-ambasciatori dell’Italia agli Europei 2020 dalla Federation Internationale de Football Association .

C’è vita oltre il calcio, e Gianluca Vialli, leggendario giocatore e allenatore italiano diventato poi capo delegazione della nazionale italiana sotto l’amico e collegaue Roberto Mancini, ne è l’esempio perfetto. Facciamo un giro lungo il fiume della sua incredibile realizzazione, ripercorrendo i nostri passi attraverso gli eventi più importanti della sua vita e il funzionamento interno della sua mente fino a quella scioccante rivelazione nel 2018…

Quindi si unisce alla squadra italiana per la corsa agli Europei 2020, dove trionfano e Vialli è una delle principali fonti di ispirazione sia all’interno che all’esterno dello spogliatoio della squadra. Quando il suo cancro al pancreas si è ripresentato alla fine del 2022, ha preso la decisione di dimettersi dalla sua posizione in nazionale. Ciò è effettivamente accaduto, poiché l’11 luglio 2021, a Wembley, l’Italia ha trionfato sull’Inghilterra nella finale dell’Europeo ai rigori.

Vialli, inoltre, si è realizzato lavorando con Roberto Mancini, che lo ha voluto nel suo staff per la Nazionale italiana, che, dopo la mancata qualificazione ai Mondiali 2018, tentava di tornare tra i grandi del calcio. Pochi mesi dopo, a novembre, è capo delegazione della Nazionale italiana, allenata dal vecchio amico ed ex giocatore Roberto Mancini.

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