Gianfranco Fini è Malato – Nella notte tra il 25 e il 26 settembre, i pensieri di Gianfranco Fini potrebbero aver vagato. Finora è stata riportata solo una breve affermazione: “Sono felice, come tanti italiani”, ma è ragionevole ritenere che l’abbia presa con una certa tristezza. Giorgia Meloni ha fatto di tutto per arrivare dove è ora. Ha cambiato il nome del partito, ha dichiarato il fascismo un “male assoluto”, si è presentato come un candidato valido su questioni come l’eutanasia,
l’aborto, i diritti dei migranti e le unioni civili e ha contestato direttamente il primo sdoganamento del partito, Silvio Berlusconi. Alla fine, però, ha colpito la famigerata “casa di Monte Carlo” al 14 di Boulevard Princesse Charlotte a Monaco-Ville, Principato di Monaco. Per brevità , quella è l’ubicazione dell’appartamento che la contessa Anna Maria Colleoni lasciò alla festa di Fini, Alleanza Nazionale.
Il cognato di Fini, Giancarlo Tulliani, anche lui trasferitosi lì, è il capo dell’attività offshore che ha acquistato l’immobile a costi gonfiati. Francesco Corallo, imprenditore, gli aveva dato i soldi per riscattarlo dai milioni di euro che aveva nascosto all’estero dopo anni di elusione del governo italiano. Un evento che ha catturato l’attenzione dei media, in particolare delle testate di proprietà del clan Berlusconi.
E questo è stato un fattore importante nella caduta dell’allora Presidente della Camera nell’arena politica. Dopo più di un decennio, il processo è ancora in corso, Fini è scomparso alla vista del pubblico e domenica sera una vittoria elettorale è stata rivendicata da un partito il cui simbolo è la fiamma tricolore, che Fini aveva sperato che gli elettori dimenticassero. Lui che ricorda se gli sia mai stata data o meno la villa in Boulevard Princesse Charlotte.
Non lo sapresti guardandolo adesso, ma prima della malattia di Gianfranco Fini era un uomo potente. Adesso lo vedi così: scarno nonostante la sua liscia abbronzatura, quasi una seconda pelle ormai, gli occhi che roteano liquidi fluttuanti in un bianco albume, due bottoni ancora vivi di rabbia. In una vita passata, il marito di Daniela Di Sotto era un militante di destra che, nonostante indossasse un giubbotto di pelle e una sciarpa bianca azzurra per tifare la Lazio allo stadio, era felicemente sposato e aveva una figlia di nome Giuliana.
Ricorda che suo marito, Gianfranco, le fu di grande sostegno durante la gravidanza. “Non ha mai saputo cucinare”, dice, “ma siccome ero malata e non potevo entrare nei fornelli, mi preparava un uovo fritto”. Momenti di amore appassionato, come quello condiviso da Daniela e Fini, finito purtroppo in tragedia dopo la malattia di Daniela. Il guardaroba di Daniela Fini è stato realizzato alla fine degli anni ’90 nello studio di Fausto Sarli, passato poi nelle abili mani di Carlo Alberto Terranova.
Ha scelto, modificato e accessoriato con blazer da sera altamente sofisticati prima di passare il conto a suo marito. Se gli offrivano uno sconto, come facevano a volte, l’ex presidente della Camera storceva la bocca e prendeva il portafoglio. Grazie, ma no grazie è quello che vorrei davvero dire. Una canzone di Fiorella Mannoia discute come passare dalle immagini sbiadite di vecchi amori con osservazioni trite.
Purtroppo la vita di Fini ha preso una svolta drammatica dopo l’incontro con Elisabetta Tulliani, una donna di vent’anni più giovane di lui il cui vigore focoso era destinato a mandare in frantumi il suo desiderio offuscato, sopito e muto. Ha perso il lavoro, sua moglie e sua figlia, il Polo della Libertà e la coalizione dei partiti moderati e conservatori, tutto a causa di una signora. Solo una persona prima di lui aveva sperimentato un innamoramento così completo e totale, ma non è mai arrivato al punto di rinunciare alla sua amata moglie Anna.
L’altro non è stato all’altezza, ma era pienamente consapevole dei pericoli che ha dovuto affrontare fin dall’inizio? Fini avrebbe potuto proteggersi se avesse davvero voluto? Quasi tutti, da Silvio Berlusconi a Vittorio Sgarbi, lo avevano avvertito di non farsi risucchiare in quel favoloso, pericoloso, inarrestabile vortice d’amore, ma nessuno aveva cercato di persuaderlo con pietà. Qualcuno ha avvertito Gianfranco: “Gianfranco stai attento, Elisabetta ha già una storia alle spalle con padre e figlio Gaucci, conosce i processi di seduzione e potrebbe essere mortale per te”.
Ma a Fini non interessava sentire la logica; sarebbe andato in capo al mondo per la ragazza dall’aspetto strano che sembrava innocua. Con l’orecchio della sua migliore amica, ha detto: “La amo profondamente e voglio costruire una famiglia con lei”. In qualità di ex governatore della Regione Lazio, Renata Polverini è stata la prima a sapere della gravidanza di Tulliani e l’unica persona ad essere fisicamente presente durante i suoi ultimi momenti di scomparsa.
ha divorziato ufficialmente da Daniela Di Sotto per celebrare la sua defunta genitorialità. Fini ha ricevuto un avviso di garanzia per posta. Sergio e Giancarlo Tulliani sono stati oggetto di mandati di perquisizione condotti nel dicembre 2016 relativi a fatti accaduti nel 2008. Sergio, Giancarlo, Elisabetta e Gianfranco Tulliani, oltre a Gianfranco Fini, si sono occupati di nuove forme di riciclaggio, riutilizzo, eautoriciclaggio che sarebbe stato scoperto da indagini bancarie e finanziarie sui rapporti intestati alla famiglia Tulliani.
Gianfranco ha rimarcato: “L’avviso di garanzia è un obbligo”, aggiungendo: “Ho grande fiducia nell’operato della magistratura”. Quando gli è stato chiesto di elaborare, ha detto: “Non sono un uomo corrotto, probabilmente ero ingenuo, ma basta”. La cassaforte vuota non è stata l’unica cosa scoperta durante le indagini dei banchieri sulla residenza dei Tulliani; secondo le ultime notizie è stato anche scoperto un sacco pieno di documenti stracciati con un fiocco.
Il fratello di Lady Fini, Giancarlo, è stato salvato, ma resta un pressante dilemma politico: è possibile prevenire il crollo esistenziale dell’ex numero uno? se non fosse per la femme fatale di nome Elisabetta, tutto sarebbe l’ideale. Secondo quanto riferito oggi, quando i finanzieri hanno perquisito la casa dei Tulliani, hanno scoperto una cassaforte vuota e un sacco pieno.
