Genitori Giulio Regeni – In un’intervista al quotidiano italiano La Repubblica condotta alla vigilia del settimo anniversario dell’omicidio del giovane ricercatore, Claudio Regeni e Paola Deffendi hanno sottolineato questo punto. “Voglio essere ottimista: mi sembra di aver notato una nuova prontezza”, ha detto il ministro Tajani dopo il suo viaggio in Egitto.
Cerchiamo azioni effettive di verità e giustizia senza nozioni preconcette. Smettila di fare affermazioni senza senso. Troviamo ridicolo questo costante battito di tamburi della “collaborazione egiziana”, poiché è, di fatto, inesistente. Alla vigilia del settimo anniversario dell’omicidio del giovane ricercatore, avvenuto in Egitto, i genitori di Giulio Regeni,
Claudio e Paola Deffendi, hanno parlato al quotidiano italiano La Repubblica del loro dolore e della ricerca di risposte. Il termine “interessi” dovrebbe essere sostituito con il termine “interesse quale reale attenzione alle persone” se “tutte le promesse non mantenute, l’ipocrisia, le strette di mano come mera esibizione, la retorica di certi discorsi o comunicazioni,
la netta prevalenza di interessi su la protezione dei diritti umani” continuano a essere problemi. I genitori di Giulio Regeni hanno aggiunto: “Non abbiamo incontrato nessun membro dell’attuale governo”. Successivamente, entrerò nello specifico della connessione tra l’Italia e l’Egitto. Un Paese che vuole essere democratico dovrebbe anche saper fare delle scelte.
La realpolitik non può rasentare la complicità con i dittatori”, hanno sottolineato. Ricordate la nostra causa contro il divieto del governo italiano di vendere armi a violatori dei diritti umani come l’Egitto? risposta.” “Siamo più determinati che mai – hanno detto Claudio e Paola – avendo saputo che Giulio ha subito un’oltraggiosa violazione dei suoi diritti”, hanno ribadito all’unisono il loro sentimento
mentre proseguivano le loro ricerche per la condanna dei responsabili del delitto. Diciamo solo che da tempo ci aspettavamo un 25 gennaio diverso, con risultati concreti, ma purtroppo, oltre a dover imparare a decifrare eventi o non eventi, ora siamo preparati anche all’inerzia-incoerenza della politica, quindi per noi, ogni giorno è il 25 gennaio, anzi il 27 gennaio,
quando ci telefona il console italiano al Cairo per dirci che Giulio non era tornato a casa dalla sera del 25 gennaio. “sul dossier Regeni dall’Egitto. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato quindi ospite oggi a Radio 24. Al termine del suo viaggio in Egitto, ieri, il ministro ha affermato che “con il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry abbiamo affrontato le preoccupazioni della Libia e la stabilità del Mediterraneo”. A seguire,
Tajani ha ribadito “l’impegno dell’Italia per una maggiore cooperazione con l’Egitto, più Europa e più Italia in Africa”. Inoltre, ha twittato, “gli ho ribadito anche la necessità di risolvere i casi Regeni e Zaki”. “In Egitto, oggi Paola Deffendi e Claudio Regeni, genitori di Giulio, insieme all’avvocato di famiglia, Alessandra Ballerini,
hanno incontrato gli studenti dell’Università di Padova nell’Archivio Antico di Palazzo del Bo dopo aver incontrato in mattinata 220 delle scuole superiori di Abano Terme. Se la verità non può davvero Paola Deffendi e Claudio Regeni, i genitori di Giulio, hanno trascorso la mattinata con i 220 liceali del figlio ad Abano Terme.
L’avvocato Alessandra Ballerini, ha incontrato gli studenti dell’Università di Padova nell’Antico Archivio di Palazzo del Bo. Il Comune di Padova ha in programma un incontro pubblico per la stessa sera, venerdì 3 marzo, alla Fornace Carotta. La signora Paola Deffendi dice: “Giulio sarebbe stato lieto di aprire i volumi di questo archivio”.
la collezione di libri della biblioteca. Giulio, amava tanto la letteratura. Eppure Giulio non era un introverso, aveva molti amici. Non certo al Cairo, dove ci sono solo traditori. La madre di Giulio è sempre stata diretta e concisa con il suo messaggio , e il loro avvocato, Alessandra Ballerini, è perfettamente d’accordo: “Difendersi costa fatica,
una fatica indicibile – sottolinea Alessandra Ballerini, l’avvocato della famiglia Regeni – Difesi dal fango, dalla vigliaccheria egiziana, e dalle nostre istituzioni che fanno accordi con la regimi invece di difendere i suoi cittadini.” Ma che cosa facciamo noi, come nazione? Rimani a guardare i tuoi figli che vengono uccisi o cerchi di fermarlo? Anche il professor Mascia,
titolare della cattedra di diritti umani, ha puntato il dito contro l’Egitto: «Lo Stato egiziano ha infranto le norme internazionali sulla tutela dei diritti umani e sulla protezione degli stranieri. L’Egitto è uno stato in cui le infrazioni stanno diventando sempre più diffuse e frequenti. Eppure il nostro governo negozia e fa accordi con il governo del Cairo. Come la mettiamo?
Lo stato egiziano ha violato gli standard internazionali sulla protezione dei diritti umani e la protezione degli stranieri, secondo l’attuale titolare della cattedra sui diritti umani. L’Egitto è uno stato in cui le infrazionisono sempre più diffusi e frequenti. Eppure il nostro governo negozia e fa accordi con il governo del Cairo. Come la mettiamo?
Lo stato egiziano ha violato gli standard internazionali sulla protezione dei diritti umani e la protezione degli stranieri, secondo l’attuale titolare della cattedra sui diritti umani. L’Egitto è uno stato in cui le infrazioni stanno diventando sempre più diffuse e frequenti. Eppure il nostro governo negozia e fa accordi con il governo del Cairo. Come la mettiamo?
I genitori di Giulio Regeni, Paola e Claudio, hanno difeso la giustizia da quando il loro figlio è stato assassinato in Egitto nel 2016. Il dottorando italiano Giulio Regeni è scomparso il 25 gennaio 2016, mentre si trovava al Cairo, e il suo corpo è stato scoperto il 3 febbraio 2016. Nella trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio, in onda su Rai3 domenica 2 maggio,
saranno ospiti i genitori di Giulio. I genitori dell’investigatore Giulio Regeni, Paola Deffendi e Claudio Regeni, sono in prima linea dal 2016. Il cadavere del dottorando italiano Giulio Regeni è stato scoperto il 3 febbraio 2016,