Gaia Randazzo – Il ventenne scomparso tra il 10 e l’11 novembre sulla superstrada Genova-Palermo ha lasciato sul cellulare una lettera in cui si leggeva, tra l’altro: “La colpa è di tutti e di nessuno allo stesso tempo, poco importa nel alla fine moriremo tutti”. È solo un elemento di prova che indirizza l’accusa nella direzione dell’ipotesi del suicidio.
Visto che alla fine moriremo tutti, non è colpa di nessuno e colpa di tutti contemporaneamente. Dovresti preoccuparti ora che sono morto, anche se non lo facevi quando ero vivo. Quindi, non ci sarà eccitazione. Allora non mi piacciono molto le persone. Il consulente del pm, che ritiene accertato il suicidio della ventenne, ha estrapolato questo e altro materiale dal cellulare di Gaia Randazzo.
Randazzo è scomparso sulla nave Genova-Palermo nella notte tra il 10 e l’11 novembre. La nota è stata scritta alle 16:43 del 9 novembre, il giorno prima del viaggio. Invece, il file è stato aggiornato l’ultima volta il 10 novembre alle 23:58. Data la natura del contenuto, è solo uno dei tanti indizi che la giovane si sia suicidata gettandosi dalla nave,
come sospettato dalla squadra di inquirenti guidata dal sostituto procuratore Ennio Petrigni e dal sostituto procuratore Ludovica D’Alessio. Telefono di Gaia Randazzo, gli inquirenti hanno avuto un’intuizione: hanno potuto vedere la foto e il messaggio che la ragazza aveva lasciato in sottofondo ancor prima di inserire la chiave di sblocco. E dice: “Ti amo,
scusa per tutto”, che è quello che dice lì. C’era un riferimento al compagno, da cui si era allontanata da qualche giorno: “3:28 addio. Fa da sfondo uno screenshot di una discussione Whatsapp con la data del 10 novembre. Secondo il pronostico di PalermoToday di ieri, la squadra d’accusa guidata da Maurizio De Lucia consiglierà agli inquirenti di concludere che la ragazza si è suicidata.
Alcune registrazioni mostrano il suo comportamento chiaramente angosciato, e altre hanno documenti di accompagnamento che rendono abbondantemente evidenti i suoi terribili obiettivi. Il tono di questa nota è coerente con quello che ha aperto questo pezzo.La famiglia della 20enne Gaia Randazzo ha affermato con forza di non ritenere che si sia suicidata.
Era felicissima di essere andata a trovare i nonni a Palermo e lo ha detto.Tuttavia, l’esperto incaricato dall’accusa per estrapolare le foto e le discussioni avrebbe dipingere un quadro della realtà totalmente diverso: da ieri Paolo Grillo, avvocato della famiglia Randazzo, e il consulente imparziale hanno accesso a consigli da cui trarre le proprie conclusioni.
L’indagine sui telefoni di Gaia Randazzo sta avvalorando la teoria si è suicidata gettandosi in mare. Nelle ore notturne del 10 e 11 novembre si sarebbe suicidata cadendo in acqua Gaia Randazzo, una ragazza di 20 anni scomparsa mentre prendeva il traghetto da Genova a Palermo. approfondite indagini sulle telefonate della ragazza e del suo ex fidanzato e,
soprattutto, sui loro sms nelle ore e nei giorni che hanno preceduto la sua scomparsa, con dichiarazioni che lascerebbero poco spazio ad altre tesi e dalle quali emerge lo stato di forte sofferenza psicologica di Gaia emergerebbe chiaramente un malessere che evidentemente era sempre riuscita a nascondere ai suoi familiari.
La puntata di ieri sera di Chi l’ha visto ha rivelato che un biglietto scritto da Gaia il giorno prima di partire e modificato la sera a bordo del traghetto ha confermato la tesi dei magistrati palermitani, che da tempo ipotizzano il suicidio: “La colpa è di tutti e di nessuno allo stesso tempo – scrive tra l’altro -, non importa alla fine lo faremo tutti morire.” Infine,
è stato trovato un video con le parole “Ti amo ed è per questo che me ne vado, perché non sei felice con me”. Trova qualcuno che possa amarti nel modo in cui meriti di essere amato. Ciò nonostante, prima di andarsene, l’ex ha trasmesso il messaggio “ti voglio bene, scusami per tutto”. Addio. Nel loro insieme, i contenuti dei testi e dei video stanno scuotendo le fondamenta della convinzione della famiglia che Gaia, che aveva vent’anni al momento della sua scomparsa,
si sia suicidata. Gaia Randazzo stava prendendo il traghetto per Palermo per poteva vedere la sua famiglia in Sicilia. Matteo, suo fratello, l’ha accompagnata nel viaggio. Dopo essere saliti sulla nave, i fratelli si sono sistemati nei posti riservati, ma Gaia ha informato il fratello che si sentiva male e doveva uscire. Matteo si è appisolato e quando si è svegliato il giorno successivo giorno,
sua sorella non era a letto con lui. Ha iniziato a cercarla, spaventato, e alla fine ha visto la sua felpa con cappuccio sul ponte posteriore. Quando finalmente la ragazza è tornata, ha avvisato gli altri. Navi e automezzi sono stati esaminati per minacce di sequestro quando hanno attraccato a Palermo. Sebbene i genitori di Gaia negassero costantemente lo scenario del suicidio,
insistendo sul fatto che la loro figlia fosse felice e piena di speranza per il futuro, gli investigatori seguirono rapidamente quella pista. La squadra investigativa ha escluso la tesi dell’attentato e ha scoperto numerose conv. testualiErrate e file sul telefono della giovane donna che indicavano il suo suicidio. Perché?
Gaia Randazzo ne è stata gravemente colpita dopo la rottura con il compagno. Notevole sviluppo nella ricerca del 20enne originario di Codogno scomparso a bordo del battello Genova-Palermo. Alcuni filmati del cellulare della ragazza potrebbero averla ritratta mentre esprimeva il desiderio di suicidarsi.
Giovedì 13 dicembre 2022 – Codogno – Nei giorni scorsi “Gaia non si è uccisa” è diventato il grido di battaglia della famiglia della ragazza di Codogno scomparso sul traghetto Genova-Palermo il 10 e 11 novembre. La madre del ventenne lo ha ribadito in diretta televisiva, chiedendo alle autorità di approfondire e ascoltare tutti i membri dell’equipaggio.
faccia alla famiglia della giovane, Gaia Randazzo, che si stava recando in Sicilia con il fratello per vedere i nonni: la denuncia sul cellulare di Gaia Randazzo è stata infatti presentata alla Procura di Palermo. Il perito tecnico assunto dalla Procura siciliana è certo che la ragazza si sia suicidata gettandosi in acqua.