Gabriella Fabbrocini Malattia

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Gabriella Fabbrocini Malattia
Gabriella Fabbrocini Malattia

Gabriella Fabbrocini Malattia – Gabriella Fabbrocini, 58 anni, rinomata dermatologa e responsabile dell’Unità Clinica Operativa e della Scuola di Specializzazione in Dermatovenereologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, è morta dopo una lunga lotta contro una malattia invalidante. per includere eventi e attività sociali.

È stata nominata nel Consiglio Superiore di Sanità nel 2014 ed è stata vicepresidente della Terza Sezione fino al 2018. È autrice di un totale di 583 lavori, inclusi 513 articoli di riviste pubblicati a livello nazionale e internazionale, 32 libri di testo internazionali e 31 libri di testo nazionali. È morta all’età di 58 anni Gabriella Fabbrocini, docente di dermatologia,

direttore dell’unità operativa clinica dell’Università Federico II e preside della scuola di specializzazione dell’ateneo. Ha continuato a prendersi cura dei suoi pazienti con lo stesso livello di dedizione fino alla sua morte, comportandosi come se avesse dimenticato che la malattia stava peggiorando.

È sempre stata interessata ad aiutare le persone più vulnerabili della società e dieci anni fa ha persino avviato una clinica per curare i problemi della pelle dei pazienti sottoposti a chemioterapia. La dedizione ad aiutare gli altri senza alcun costo le ha fatto guadagnare il plauso diffuso e l’eterna gratitudine di coloro che ha aiutato di più. Poi c’erano i migranti appena arrivati,

adulti e bambini, che Gabriella amava e curava incondizionatamente, indipendentemente dal loro status giuridico.I suoi numerosi amici e colleghi sono scioccati e rattristati dalla sua scomparsa. Era noto per essere un compagno ottimista, disponibile, orgoglioso, sorridente, instancabile di serate allegre e spensierate che non era mai interessato alla felicità o alla spensieratezza fine a se stessa.

Utilizzando le migliori energie della città e mettendole a frutto per progetti sociali che periodicamente seleziona tra le mille emergenze di questa città, “Gabry chef” è un evento napoletano con una formula efficace e creativa difficile da dimenticare. Nel 2021, Gabriella ha aperto una “finestra rosa” al Teatro Sannazaro per l’ascolto e la prevenzione dei disturbi dermatologici femminili,

e ha voluto dedicare lo spettacolo al suo amato quartiere di Forcella, dove viveva. I soldi raccolti quella notte sono stati dati ai bambini a rischio della zona in modo che possano frequentare il campo estivo e trascorrere meno tempo per strada. Gabriella Fabbrocini è un vulcano nazionale e internazionale di ricerche e studi clinici sui problemi della pelle e non solo.

Lei ha presieduto il “Family Forum” tenutosi nell’ottobre 2017 alla Mostra d’Oltremare, un evento volto a convincere il governo a riconsiderare le proprie politiche economiche a favore di persone che, anche volendo, non possono permettersi di avere figli. Seicento articoli su riviste specializzate di alto livello, più sessanta volumi dedicati esclusivamente al campo della dermatologia.

Oltre al suo lavoro con l’UNESCO sull’educazione sanitaria e lo sviluppo sostenibile, è stato docente presso la Miller School dell’Università di Miami per oltre un decennio. Per quattro anni è stato vicepresidente del terzo settore e membro del comitato direttivo della Fondazione Pascale oltre al suo posto al tavolo del Consiglio Superiore di Sanità nel 2014. Per tutti Dedo, brillante come lei,

cresciuta nell’amore per una mamma capace di stargli accanto anche quando non c’era, viene da chiedersi, leggendo il suo curriculum, come sia riuscita a fare tutto questo, nel miglior modo possibile, e in pochi anni, senza mai impiegare tempo e cuore lontano dal marito Fabrizio Pallotta, suo compagno di una vita, e dai loro due figli, Raffaele e Alfredo.

Gabriella Fabbrocini Malattia

La più recente è stata un’iniziativa che Gabriella ha implementato poco più di un mese fa. In un’intervista a Il Mattino pubblicata il 29 gennaio, ha discusso l’argomento prima del lancio dell’ultima iterazione di un corso specialistico dermatologico che lui e il suo dipartimento hanno messo insieme. «Voglio formare i giovani perché siano sempre più preparati e specializzati»,

dichiarò all’epoca. Favoriamo il loro sviluppo perché sono il nostro futuro. Finalmente la digressione politica: un altro amore, un altro dovere, un’altra professione. Alle regionali del 2015 ottiene quasi 10.000 preferenze mentre correva in una lista che sosteneva Stefano Caldoro. Anche se è stato un successo strepitoso, non è stato sufficiente per farle ottenere un posto nel Consiglio,

dove è stata sostituita da candidati che avevano ricevuto molti meno voti. Dopo tre anni di attesa, alla Camera dei Deputati è stato fatto un ulteriore tentativo utilizzando la lista “Noi con l’Italia”; ancora una volta c’è stato un diffuso consenso tra gli elettori, ma questa volta il partito è stato temporaneamente messo da parte. Così operano la politica e il governo.

“Gabriella Fabbrocini lascia un vuoto incolmabile”, scrive il sindaco Gaetano Manfredi che poi subito aggiunge: “Era una buona amica ci conoscevamo dai tempi dell’università, una ricercatrice meravigliosa, una donna delle istituzioni e della devozione civile”. Vincenzo De Luca, presidente dell’Italia, vi manda cordoglio e animosità:

«Avete contribuitouti a portare alla ribalta un settore che ormai, scrive il governatore, è vanto di tutta la nostra regione». Insieme a una pletora di ulteriori espressioni di amore, rispetto e genuino dolore. Dall’eurodeputato Fulvio Martusciello al presidente dell’Ordine dei medici Bruno Zuccarelli, e tutti gli altri. Il capo dell’Ordine dei Farmacisti, Vincenzo Santagada,

può riassumerlo in due parole: “unico ed eccezionale”, e l’amica Maria Triassi, preside della Facoltà di Medicina della Federico II, non lo dimenticherà mai. La messa funebre di Gabriella Fabbrocini è oggi alle 11 nella chiesa di San Ferdinando all’angolo tra Trieste e Trento. Aveva un profondo impegno nell’aiutare le persone più vulnerabili della società,

quindi ha aperto una clinica specializzata in dermocosmetologia per curare gli effetti collaterali della chemioterapia sulla pelle. È morta all’età di 58 anni Gabriella Fabbrocini, docente di dermatologia e responsabile della Scuola di specializzazione Federico II. I suoi cari, umani e animali, sono sotto choc alla notizia della sua scomparsa.

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