Funerali Samuele Ignesti

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Funerali Samuele Ignesti
Funerali Samuele Ignesti

Funerali Samuele Ignesti -Samu era esperto in quel percorso. Qualcosa doveva essere successo prima della collisione. ‘ Samuele Ignesti, 19 anni, è difficile rendersi conto che non è più vivo, secondo gli amici di lunga data. Non credono che abbia perso il controllo del veicolo. Parole che ti si conficcano

in gola, lacrime che scorrono incontrollabili. Le domande gli affollano la mente mentre cammina intorno all’albero dove la vita del giovane è stata irrimediabilmente distrutta, mentre le vite di due amici, di 14 e 15 anni, sono ancora appese a un filo in un letto dell’ospedale di Careggi. Almeno per il

momento, senza una risposta significativa. È difficile comprendere come una piacevole serata al ristorante possa trasformarsi in una tragedia. “No, siamo sconcertati da come sia potuto accadere.” Samuele è sempre stato meticoloso e attento, come testimoniano i suoi amici raccolti intorno

all’albero in via Cattaneo Cavalcanti a Signa. Quando doveva guidare la sua Mercedes Classe A, non beveva mai. È vero, gli piacevano i motori, ma era anche un uomo molto saggio. Erano andati a cena a casa di un amico ad Artimino. Samu vi si recava spesso e in quella fatidica sera era accompagnato

dalle due femmine che ora stanno combattendo con tutte le loro forze. In motorino c’era anche un altro conoscente che lo seguiva. È ancora stordito: era appena dietro di lui, ma era troppo tardi quando arrivò. “L’automobile si era già scontrata con un albero ed era uscita di strada.”

Alcuni componenti della carrozzeria della Mercedes Classe A nera potrebbero essere ancora trovati vicino alla scena della collisione. I soccorritori devono aver usato guanti di lattice blu per rianimare il giovane per quasi un’ora prima di arrendersi. L’amicizia sboccia mentre si scambiano fiori e abbracci.

Fanno uno sforzo per evocare il coraggio, ma è dura. In effetti è impossibile. «Non sappiamo a cosa credere – dicono – ma dubitiamo che Samu sia stato accecato dai fari di un’altra macchina.» Deve aver provato ma non è riuscito a mantenere il controllo. Quello che si sa è che l’ha conosciuta come le

sue tasche grazie a Cavalcanti. Quella curva era prevista. Non certo per lui, che lo prendeva ogni volta che andava ad Artimino. Per questo siamo fiduciosi che qualcosa lo “spinge” fuori strada». C’è una casa non distante dal luogo della tragedia, e gli amici si chiedono se le telecamere di

videosorveglianza abbiano ripreso qualcosa. «Purtroppo no, sono diretti alla proprietà privata e non alla strada», aggiungono con un cenno del capo, «ma via Cavalcanti è pericolosa». Soprattutto quando è buio di notte. La carreggiata è assolutamente nera e non c’è illuminazione pubblica. Il

Comune interviene per garantire che la sicurezza delle persone non sia compromessa. E l’esperienza di Samu lo esemplifica. Parlare diventa troppo difficile per quegli amici che sono stati la spina dorsale del gruppo in un breve periodo di tempo. «Siamo vicini alla famiglia del nostro amico», hanno detto

prima di deporre l’ennesimo fiore sulla scena dell’incidente. Non abbiamo altra scelta che pregare in questo momento. Per Samu, così come i due giovani amici. È impossibile esprimere a parole quanta agonia mi trovi».

Funerali Samuele Ignesti

Una preghiera per la guarigione dei due amici coinvolti nella sfortunata tragedia di venerdì sera e un momento di riflessione per ricordare Samuele Ignesti. Sono stati programmati ieri sera presso la parrocchia di San Giovanni Battista, da don Noel e dal parroco di Signa, don Alessandro Tucci.

L’obiettivo, come si legge nella lettera ai fedeli, era quello di “pregare davanti al Santissimo Sacramento per tre giovani paesani morti di recente in un grave incidente. Pregheremo per l’anima di Samuele Ignesti e per il conforto dei suoi genitori, come così come per la vita delle due ragazze che

sono sotto processo, chiedendo a Nostro Signore di fornire conoscenza e saggezza a coloro che si prendono cura di loro, credendo nella sua immensa misericordia e arrendendosi alla sua volontà”.. Nel frattempo verrà eseguita l’autopsia oggi sul cadavere di Samuele, che solo ieri avrebbe compiuto 20

anni ed era alla guida della Mercedes Classe A coinvolta nella collisione di via Cavalcanti venerdì. Le due ragazze, di 14 e 15 anni, che erano in macchina con lui, sono in condizioni gravi ma stabili: entrambe sono ricoverate in ospedale, con prognosi riservata a Careggi. Samuele era uscito venerdì

sera dalla sua casa di Signa per fare visita al suo più caro amico presso la sua attività, un ristorante ad Artimino. Data la loro forte amicizia, aveva preso in considerazione l’idea di invitare la sorella e la cugina del suo amico, che all’epoca frequentavano la terza media e il primo anno di liceo, e che

venerdì stavano festeggiando l’ultimo giorno di scuola. Intorno alle 23:30 lascia Artimino per il viaggio di ritorno.Le due ragazze di Signa, di 14 e 15 anni, coinvolte venerdì sera nell’orribile incidente stradale di via Cavalcanti, sono guarite, ma a tappe. Il più piccolo sarà inviato alla Meyer, mentre

l’altro rimarrà per il momento a Careggi. Intanto ieri è stato autopsiato il cadavere di Samuele Ignesti, il pilota della Mercedes Classe A coinvolto nella collisione. I funerali dovrebbero aver luogo a breve e si terranno in completoe segretezza, come desiderato dalla famiglia. Samuele, che lunedì avrebbe

compiuto 20 anni, viveva con i suoi genitori a Signa e divideva il suo tempo tra il lavoro per suo padre, un imprenditore di vestiti che aveva anche qualche bancarella del mercato, e altri hobby. Aveva programmato di andare ad Artimino venerdì per trovare il suo migliore amico, portando con sé sua

sorella e la cucina del suo amico. Poi, alle 23:45, il disastro si è verificato sulla via del ritorno. Samuele Ignesti è morto sabato notte in uno scontro con un albero. L’ultimo saluto dei compagni: “Dateci le chiavi della porta del paradiso.

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