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Franco Gioia Morto - Media Famosi

Franco Gioia Morto

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Franco Gioia Morto – È morto ieri sera a Sciara il sindacalista 68enne della CGIL Franco Gioia. Per le lotte operaie della provincia di Palermo iniziate nei primi anni ’70, Gioia è stato d’ispirazione, prima come presidente del comitato provinciale dell’INPS e poi come presidente del comitato regionale dell’istituto. L’Inca Cgil lo ha avuto in passato anche come presidente regionale. Come amica di Francesca Serio,

la madre di Salvatore Carnevale, assassinata a Sciara il 16 maggio 1955 dalla mafia, Gioia fece in modo che la lotta dei contadini siciliani per la terra fosse protetta. Ricordando le lotte per la libertà e l’uguaglianza , ha meticolosamente mantenuto diversi documenti storici nel corso degli anni. Ha lottato continuamente per l’onore di Sciara, un paesino del palermitano, e per il ricordo del sacrificio del Cardinale.

Secondo Antonio Matasso, presidente della fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia”, “tra i tanti compagni socialisti attivi nel sindacato, Franco è stato tra quelli che ho frequentato di più e da cui ho imparato di più”. A Sciara e Galati Mamertino, paese natale di Turiddu, la comunità dei socialisti siciliani, nella quale Franco fu attivo fino alla morte, si batté strenuamente per l’istituzione del Premio antimafia intitolato a Salvatore Carnevale.

La comunità è sconvolta per la perdita di un amico le cui qualità politiche e umane erano apprezzate da tutti. A Sciara domani, sabato 28 dicembre, si svolgeranno i funerali. Il viaggio di Duracell e Franco Gioia da TikTok a Le Iene. Fuori dalla bolla degli smartphone e sotto i riflettori, il fischiatore e il signor Franco sono diventati gli ultimi fenomeni televisivi de Le Iene.

Gli esilaranti film del 61enne Franco Gioia e del 31enne Pietro Modica, meglio conosciuto con il nome d’arte “Duracell”, hanno conquistato e divertito gli utenti di TikTok e accumulato migliaia di visualizzazioni. Grazie alla loro popolarità, sono riusciti a mantenere la loro autenticità e ad esibirsi anche al prestigioso Festival di Sanremo.

“Non avremmo mai pensato di arrivare a Sanremo”, hanno detto Franco e Pietro. Poco prima dell’inizio dell’evento sanremese avevano allestito un improvvisato Teatro Ariston allo Zen di Palermo, dove poter discutere delle esibizioni dei maggiori artisti. Dopo aver ricevuto 141mila visualizzazioni del loro video, i due furono invitati in Riviera da Le Iene , che li ha portati in un tour di duetti con Nek, Massimo Ranieri e Donatella Rettore, tra molti altri.

Lavoro di squadra tra Franco Gioia e Duracell

Oltre a Franco Gioia, 61 anni, anche Pietro Modica , 31 anni, è passato da TikTok a Sanremo con l’aiuto di Le Iene. Secondo il corrispondente Nicolò Devitiis, “abbiamo accolto il loro piccolo sogno”. Dopo averli incontrati allo Zen, sono volati all’Ariston per osservare da dietro le quinte lo svolgersi del festival. Il programma cult di Raiuno ha fatto di tutto per convincerli ad esibirsi al Teatro Ariston di Sanremo, ma Amadeus ha rifiutato, anche se gli è piaciuto il piacevole fischio della coppia.

Il duetto starebbe ancora bene se non ci fosse stato il Festival di Sanremo. Alcuni dei loro video sui social media sono diventati virali e sono diventati veri e propri tormentoni. Alla domanda sul suo passato, Pietro di Modica ha scherzato dicendo: “in Puglia? Ero lì, da prigioniero”. “Alziamo gli occhi al cielo e guardiamo i gabbiani”, ha proseguito.

Dai padiglioni fatiscenti dello Zen 2 agli emissari d’élite in attesa all’ingresso dell’Ariston. È richiesto molto poco. Un po’ di sorprendente umorismo nazional-popolare e uno smartphone. Possiamo lasciare la pulizia ai social media. A causa della frenesia mediatica che circonda Sanremo, due TikToker palermitani, Franco Gioia, 61 anni, e Pietro Modica, 31 anni, conosciuti con il nome d’arte “Duracell”, sono diventati celebrità di Internet non appena hanno messo piede sul terreno del festival.

A casa, Alessio morì a causa di una fatale combinazione di alcol ed eroina alla giovane età di 23 anni. Era il figlio di Franco Gatti di Ricchi e Poveri. Scomparve nel 2013 dalla sua casa di Nervi, Genova.Poco prima che Franco e il resto della band salissero sul palco dell’Ariston di Sanremo per ritirare il premio alla carriera, ricevette la devastante notizia che suo figlio era scomparso.

Poi, in sala stampa, Fabio Fazio ha dato la notizia che i Ricchi e Poveri avevano improvvisamente abbandonato il gruppo a causa del lutto inaspettato e grave. È stato spinto a lasciare la band nel 2016 da un’agonia che lo avrebbe consumato.Sebbene Alessio Gatti non avesse mai fatto uso di eroina prima, morì a causa di una combinazione mortale delle due.

Pur non essendo un tossicodipendente, la conferma degli specialisti cinque mesi dopo l’autopsia ha confermato le dichiarazioni del padre: beveva eccessivamente. Così, secondo gli esperti ingaggiati dalla procura di Genova Cristina Camaiori, è stata spiegata la morte avvenuta a “Villa Novascone” il 12 febbraio 2013, per infarto. Quando Alessio Gatti è caduto a terra davanti al tavolino del soggiorno, era in casa da solo.

Franco Gioia Morto

Di fronte c’erano narcotici, una bottiglia di vodka e quello che sembrava essere un residuo di eroinalui. “Prima ipotesi” è il termine utilizzato dai tecnici nel verbale. Questo fu un sollievo per il padre, che durante quei mesi aveva lottato con le unghie e con i denti, insistendo sul fatto che suo figlio non aveva mai fatto uso di narcotici. Il giorno della sentenza si sentì sollevato. Era fermamente convinto che non avrebbero scoperto che il loro figlio era dipendente dalla droga.

Nessuno è rimasto vicino a noi per mesi senza trarre conclusioni affrettate, e questa è l’unica cosa che aiuta ad alleviare il mio dolore. Devastante per la vita di Franco è stata questa sofferenza. Parlando in televisione insieme alla moglie Stefania, la figura iconica della band ha rivelato la profondità della loro angoscia per la morte inaspettata e prematura del figlio in età vulnerabile. Sembrava che mio figlio non riuscisse a smettere di bere.

C’entrava anche un po’ della sua sfortuna. Ha continuato dicendo, come se cercasse una sorta di soluzione, che aveva commesso un errore da principiante mentre era sotto l’effetto di droghe e non si sentiva bene. Come lo ha pagato? E ancora una volta: ho fiducia che le nostre strade si incroceranno ancora; almeno, lo spero. La presenza di mio figlio è palpabile. Possedeva una straordinaria brillantezza ed era davvero straordinario.

Per me i mercati azionari sono sempre stati un gioco; Gli ho insegnato i rudimenti e lui mi ha superato in sei mesi. Era semplicemente quel tipo di ragazzo; per lui lo studio non è mai stato un’opzione. Intervenuto a Storie Italiane di Rai1, ospite di Eleonora Daniele, ha dichiarato: “I miei colleghi e amici continuano a lavorare”. La mia gioia nell’esibirmi sul palco era svanita, quindi ho smesso.

Dopo la morte di Alessio, Gatti ha dichiarato: “Penso che Alessio sia il mio angelo, che mi segue e mi aiuta”, e che era esausto. Ha continuato dicendo che per lui tutto era cambiato. Speriamo di incrociarci ancora. Straziante incidente a Vieste, provincia di Foggia. La mattina di Pasqua, un uomo di 63 anni, di nome Franco Carlucci, ha perso tragicamente la vita mentre faceva kitesurf nello specchio d’acqua vicino a una località turistica.

Nuove informazioni suggeriscono che l’uomo stava partecipando ad attività ricreative sul Gargano quando ha perso l’equilibrio e probabilmente è rimasto impigliato nella corda dell’aquilone dopo essersi tuffato in acqua. I compagni che erano al suo fianco gli hanno prontamente prestato soccorso. Insieme al personale medico del 118 e agli agenti di polizia accorsi sul posto, hanno tentato la rianimazione, ma la vittima era già morta.

Domenica 31 marzo il Gargano è stato inondato da onde violente. Ricerche per chiarire cause e circostanze del disastro. È morto a Genova all’età di 80 anni Franco Gatti dei Ricchi e Poveri. Dalla morte del figlio Alessio, nel 2013, aveva mantenuto le distanze dal gruppo, cosa che faceva da anni. Faceva parte della nostra vita e ora non c’è più. Il gruppo porge un saluto a Franco.

Demenza e funerali

“I suoi problemi di salute si sono complicati nelle ultime settimane – riferiscono fonti vicine alla famiglia – Le stesse fonti precisano anche che giovedì si terranno i funerali a Genova. La cosa non è stata ancora fissata. In televisione aveva spesso espresso la dolore per la morte prematura di suo figlio, che era un membro leggendario del gruppo formatosi negli anni ’60.

Le persone che conosco e con cui lavoro vanno ancora forte. Uno dei motivi per cui Franco Gatti ha deciso di smettere di esibirsi è stato perché non gli piaceva più stare sul palco. Amadeus e i Ricchi e Poveri riuniti per un’esibizione sanremese 2020 all’Ariston.

Morte del figlio e di Franco Gatti

Dopo la tragica morte del figlio Alessio, avvenuta il 13 febbraio 2013, all’età di 23 anni, a causa di una combinazione letale di alcol e droghe, Franco Gatti non si è mai ripreso del tutto. Per ironia della sorte, quello stesso giorno i Ricchi e Poveri avrebbero dovuto esibirsi all’Ariston, in un’edizione di Fabio Fazio. Era naturale che lo spettacolo venisse rinviato dopo il ritrovamento del cadavere del giovane nel suo appartamento di Capolungo a Nervi.

Inoltre, Alessio è stato oggetto dell’ultima intervista trasmessa da Franco Gatti a Caterina Balivo nell’ottobre 2019 per la trasmissione “Vieni da me.”. Bere era un tema costante per mio figlio. Interrogato in merito, Gatti aveva affermato che in parte era colpa sua. Secondo lui, Alessio ha avuto un infarto mortale dopo la sua “prima assunzione” di un cocktail alcolico ed eroina.

Aveva anche spiegato come era morto. In un periodo in cui era malato, commise il suo primo errore con i narcotici. Il cantante ha chiarito che la dipendenza del ragazzo era dall’alcol e non dalla droga, e che ha dovuto affrontare conseguenze come queste.

Franco Gioia Morto
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