
Franco Antonello Ex Moglie – In alcuni casi, devi solo riflettere. Come fanno certe famiglie ad avere tanta sfortuna? Parliamo della famiglia Antonello, in particolare quella di Bianca e Franco, l’imprenditore di Castelfranco Veneto la cui storia è servita da base per il romanzo di Fulvio Ervas. Non ti allarmare se ti abbraccio; si pensi invece al film Tutto mio razza amore di Gabriele Salvatores.
Bianca e Franco sono al capezzale del loro figlio più piccolo, il diciannovenne Alberto, ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Mestre dopo un terribile incidente stradale in cui ha perso la vita la sua fidanzata, Giulia Zandarin. Alberto è autistico e Bianca e Franco hanno passato la vita a lottare al suo fianco per assicurargli una vita felice. Il giovane, che era stato in coma farmaceutico,
è rinvenuto e si trova di fronte alla dura verità della scomparsa di Giulia, di cui ha continuato a urlare il nome anche mentre prendeva una vaga consapevolezza. È probabile che abbia già iniziato a ripetere la sequenza di eventi che lo hanno portato a giacere in un letto d’ospedale. La notte di Halloween sta guidando vicino a Venezia con cinque amici e una piccola quantità di hashish in tasca quando viene fermato dalla polizia.
La sua licenza è stata revocata. Ma Alberto e la sua fidanzata Giulia, con cui convive da qualche mese, usano la patente provvisoria per guidare fino alla discoteca King’s di Jesolo. Festeggiano con libagioni e balli fino all’alba. Tornando attraverso la Treviso Mare, abbiamo sentito un forte schianto e improvvisamente tutto si è oscurato. A soli diciotto anni,
la ragazza è morta sul colpo. A causa delle sue gravi ferite, Alberto cade in coma e da allora in poi viene sedato indotto dalla droga per un bel po’ di tempo. Poi arriva l’orribile realizzazione che alla fine dovrai affrontare: la straziante verità della tua stupida scomparsa. Mentre il quadro clinico “sta cambiando sotto continua osservazione”,
i medici dell’ospedale Angelo di Mestre sono ottimisti sulla prognosi del ragazzo. Intanto Alberto è indagato per omicidio stradale e guida in stato di ebbrezza dopo essere risultato positivo all’alcol con un tasso di 0,76 grammi per litro. Tuttavia, il processo è già stato condotto sui social media e presso gli abbeveratoi della città. Il padre, che da giorni non lascia il figlio,
è frustrato dall’atteggiamento “la gente ora giudica, critica, condanna” della società moderna. Non credi che la morte sia una punizione sufficiente per noi? Consideravamo Giulia un membro della nostra famiglia. Stava con Alberto da un po’, e loro due abitavano non lontano da casa mia. Un’altra volta ha citato Franco Antonello, ha affermato: “Ho visto Alberto la sera del 31 ottobre.
Ci siamo abbracciati e lui mi ha detto: “Stai tranquillo papà, vado piano”. Poi, come tanti altri adolescenti, lui e Giulia sono usciti, ed è avvenuta questa catastrofe». Un Alberto malato, racconta, questo ragazzo autistico cerca di confortare il padre nella sala d’attesa dell’ospedale, le sue parole possono essere tremolanti,
Bianca Antonello è la madre dei figli di Franco, Andrea e Alberto. È una donna tranquilla e senza pretese che aiuta con l’iniziativa “I bambini delle fate”. Mentre il padre e il figlio maggiore andavano in vacanza, lei è rimasta a casa con il figlio più piccolo, Andrea.
ma la sua empatia e vicinanza ai sofferenti no.Era la storia de Le invasioni barbariche, che Gente ha raccontato in diversi articoli e che è servita da base sia al libro che al film, e che rimangono ancora oggi i protagonisti. Franco e Andrea, un imprenditore di successo e sua moglie, si lasciano tutto alle spalle per vivere con il loro figlio autistico e la loro nuova organizzazione no profit,
Children of the Fairies. Un racconto che l’educatore e autore Fulvio Ervas ha tirato fuori dall’originaria ambientazione veneziana, e in cui nessun genitore di un bambino in difficoltà può non riconoscere almeno in parte se stesso. Sotto il pergolato di casa Ervas, l’autore e Antonello avevano parlato per un anno intero. Alla festa per i 18 anni del figlio,
Franco ha raccontato il fantastico viaggio in moto che lui e Andrea avevano fatto attraverso gli Stati Uniti e il Sud America. Lo scrittore ammira la forza e la determinazione di quel genitore che ama così tanto suo figlio da volergli offrire la migliore vita possibile nonostante la difficoltà della loro situazione. Un giorno, durante quelle discussioni,
Andrea compare in giardino, saltellando in punta di piedi e pronta ad abbracciare chiunque la voglia. Così l’autore affianca la storia del ragazzo che sembra desideroso di decollare a quella del genitore che rifiuta di arrendersi nel suo lavoro. Ora Antonello deve soffrire il doppio perché probabilmente si starà chiedendo, come molti genitori di un bambino dotato,
se non si sia concentrato troppo su di lui dimenticandosi del più piccolo. A causa della disabilità del fratello, “Alberto ha sempre sofferto , si vergognava”, ha detto Franco. Ma le cose erano cambiate e mi ha dato una grande gioia vederli riuniti come i fratelli che erano sempre destinati a essere. Tutto quello che sappiamo per certo in questo momento è che dobbiamo lavorare insieme se vogliamo sopravvivere a questo terribile dolore.
È il tipo di famiglia thSarebbero grandi fiction e film, ma che sono perseguitati dalla stessa sfortuna che li tiene nei titoli dei giornali. L’ex imprenditore Franco Antonello ha due figli, uno dei quali, Andrea, è affetto da grave autismo e per il quale il padre ha lasciato il lavoro anni fa; la storia è raccontata in Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas,
nel libro scritto da Franco e Andrea I volti sorridenti sono i benvenuti, e nel film Tutto il mio folle amore, presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia e ambientato a uscirà nelle sale il 24 ottobre. Il film è interpretato da Claudio Santamaria, Giulio Pranno, Valeria Golino,
