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Francesco Scali
Francesco Scali

Francesco Scali -Francesco Scali, cabarettista per i teatrini della periferia romana fino a quando non è stato riconosciuto da Federico Fellini, che lo voleva far parte del suo “circo” di personaggi bizzarri in E la nave va, è nato con un carattere distintivo corpo e una naturale tendenza all’espressione. I suoi tratti unici erano un comportamento sereno, un viso dalla forma strana, due occhi enormi e uno specifico impedimento nel parlare usato per trasmettere il sibilo.

“loro”) e il suo intrinseco sarcasmo hanno immediatamente stabilito che era “condannato” a ritrarre caricature di persone di successo che vanno costantemente per le spalle. Si presenta sia al cinema mainstream che ai più grandi scrittori italiani ed europei, partecipando ad entrambi. Mio fratello è venuto con Renato Pozzetto, ha viaggiato a Il burbero con Adriano Celentano e Jerry Calà a Colpo di fulmine, e poi è andato a lavorare con Dino Risi (Dagobert).

Maurizio Nichetti e Jean-Jacques Annaud di Il Bi e il Ba (Il nome della rosa). Dopo una seconda parte di supporto minore in Strana la vita di Giuseppe Bertolucci e una più prominente ma insoddisfacente in Ne parliamo monday di Luciano Odorisio, Francesco Scali si è concentrato maggiormente sulla televisione e affinando il suo stile comico negli anni ’90.

Incontra Nino Frassica, all’epoca membro del gruppo Quelli della notte, insieme a Renzo Arbore, tramite questo incontro, e si esibiscono insieme in numerosi spettacoli comici itineranti e nel programma Italia 1 Colorado Café Live. Anche se per alcuni appassionati di trash italiani davvero straordinari, i suoi tentativi sempre più rari nel cinema sono tutti dei veri disastri (Laura non c’è; Gratta e Vinci e l’improbabile medico legale di Zora, la vampira dei Manetti Bros.).

Francesco ha invece avuto un buon successo nella recitazione televisiva, in particolare interpretando personaggi legati all’ambiente ecclesiastico: dopo aver, infatti, interpretato il ruolo di frate negli anni ’80 ne Il nome della rosa e ne La monaca di Monza, ha indossato anche l’abito nel Marcellino pane e vino diretto da Luigi Comencini. Infine, Francesco ha finalmente ricevuto il giusto riconoscimento pubblico interpretando in TV il sagrestano Pippo

Federico Fellini ha riconosciuto Francesco Scali mentre si esibiva nei teatrini alternativi del circuito romano e gli ha affidato un piccolo ruolo in E la nave va (1984). Da allora Francesco Scali è apparso in film come Momo di Johannes Schaaf, Dagobert di Dino Risi e Il nome della rosa di Jean-Jacques Annaud (1986). Ha anche fatto il suo debutto televisivo in quel periodo, nel 1985.

In verità, Renzo Arbore lo intendeva per fare il portiere nella trasmissione Quelli della notte. Appare come uno dei personaggi principali nel video musicale di Tiromancino per la canzone Due destini. Dal 2000 interpreta il sagrestano Pippo nella serie televisiva di Rai Uno Le 10 stagioni di Don Matteo come interprete abituale. Accanto a Nino Frassica, è apparso in televisione durante la diretta di Italia 1 del Colorado Café.

Francesco Scali

Nel film ha interpretato Carlo Scacchi, il vice-direttore. In precedenza era stato membro del cast permanente dello spettacolo dal 1988 al 1990, diretto da Elisabetta Gardini. Con Frassica è sempre apparso nel programma di varietà di Rai 1 Gli anni migliori, condotto da Carlo Conti, e dal 2011 interpreta il ruolo dell’ambizioso cantautore Gianfranco Padda.

Ha preso parte al programma radiofonico Meno male che c’e Radiodue, condotto da Nino Frassica e Simone Cristicchi. Nel 2015 torna a Frassica per i programmi Programmamone su Radio 2 e Stracult su Rai 2, entrambi condotti da Frassica e Andrea Delogu. Esordisce come comico in teatri romani poco conosciuti, dove prende nota Federico Fellini. Riceve una piccola parte nel film del regista del 1983 Di lui E la nave va, che lo aiuta a entrare nel settore.

Può essere visto in vari film, come Don’t Call Me Omar, Il nome della rosa, Dagobert e Il nome della rosa. Contemporaneamente inizia ad affermarsi anche sul grande schermo. Esordisce in televisione nel 1985 nel programma Quelli della notte di Renzo Arbore come portiere. Inoltre, partecipa alle varianti Colorado Cafè, Markette e The Best Years. Entra a far parte dell’ensemble Don Matteo nel 2000, come sacrestano Pippo.

Scali è un membro del cast storico ed è stato coinvolto nello spettacolo sin dalla sua prima stagione.

Scali è un buon amico di Nino Frassica, un collega al quale fornisce spesso supporto umoristico non solo sul set di Don Matteo ma anche in una serie di altri progetti. In un’intervista a TvMia, l’attore ha dichiarato: “Nino è il mio più grande amico. Ci conosciamo dal 1981 e professionalmente siamo cresciuti insieme. Stava conducendo un programma radiofonico con Renzo Arbore quando ci siamo incontrati per la prima volta in un convitto casa a Roma.

Sia Francesco Scali che i suoi figli sono single. Non ci sono molte informazioni disponibili perché spesso fornisce ai giornalisti pochissime informazioni sulla sua vita personale. Molte persone si chiedono se

ha una qualche forma di malattia a causa del suo aspetto strano. In realtà Scali non ha malattie. Le sue caratteristiche fisiche includono i suoi grandi occhi e la forma insolita della sua testa. L’attore è riuscito a fare del proprio aspetto fisico un punto di forza delle sue interpretazioni, grazie alla sua empatia e ad una sana dose di autoironia.

Francesco Scali ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo come comico nei piccoli teatri romani, ed è stato Federico Fellini ad aiutarlo a debuttare nel cinema. Dopo aver attirato la sua attenzione durante uno spettacolo teatrale, il famoso regista lo ha scelto per un ruolo nel suo film del 2016 E la nave va, che è servito da trampolino di lancio per l’attore.

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