
Famiglia Nappi Storia – Molto diversa da quella dei cosiddetti guappi è la figura di Vittorio Nappi, detto anche “Lo Studente e il Signurino”, di famiglia benestante ed era un professionista. È apparso in abiti squisiti e ha mostrato la scioltezza di una persona colta, secondo le cronache. Nappi guida una banda di rivoltosi il 28 settembre 1943 e respingono le truppe tedesche prima che arrivino gli alleati.
In realtà, ha appena finito il suo ultimo semestre di giurisprudenza dopo essersi diplomato al liceo quando viene coinvolto in una disputa romantica. Tutto ebbe inizio grazie al fratello di Vittorio che corteggiava una ragazza già fidanzata. Il suo ragazzo lo ha ucciso per rabbia gelosa. La squadra di Nappi era conosciuta come “28 settembre”.
Vittorio ha ucciso l’amante della ragazza per vendicarsi del fratello poiché non poteva ignorare questo insulto. Quindi, fu imprigionato evento che aprì la strada alle famigerate “Quattro Giornate di Napoli” e alla successiva resistenza italiana ai tedeschi. Nappi è inoltre collegato alla scomparsa nel 1953 del sindaco di Battipaglia Lorenzo Rago, secondo la ricostruzione di Isaia Sales.
Per impedire l’arrivo degli alleati, don Vittorio, capo partigiano di Scafati, e suo fratello Ubaldo fecero sparire le bombe piazzate dai tedeschi sotto il ponte Scafati, che si trova in piazza Vittorio Veneto. Nappi è il personaggio principale di un altro episodio iconico, “schiaffeggia Lucky Luciano”, che sarà ricordato per sempre.
Foto scattata a Scafati il 27 aprile 1977. Scafati e la sua Banca 1914–1994 in ricordo della liberazione di Scafati, Vittorio Nappi è raffigurato secondo da sinistra di profilo con indosso un abito grigio chiaro. Successivamente, nel 1978, morirà naturalmente all’ospedale Maresca di Torre Del Greco. Ma i visitatori regalano sempre una soddisfazione immensa: una miniera kitsch spietata.
In onore di aver liberato Scafati dai nazifascisti, la sepoltura si è svolta a spese del Comune di Scafati. Il personaggio di Vittorio Nappi avrà un impatto significativo sul giovane Raffaele Cutolo, che non solo ammira i suoi successi, ma adotta anche la sua visione del mondo pseudo-umanitaria ed emula le sue azioni. È morto Antonio Nappi, il re dei rifiuti.
L’imprenditore Battipagliese si è spento all’età di 60 anni a seguito di una lunga battaglia contro un antiestetico male. Ha utilizzato la sua esperienza nel settore dei servizi industriali per lanciare la sua azienda trent’anni fa. Numerose notizie hanno avuto un impatto anche sulla famiglia e sull’organizzazione.
Tre anni dopo, un’intuizione colpisce: Nappi decide di entrare nel mercato del recupero e riciclo dei rifiuti per soddisfare le numerose richieste di assistenza nella raccolta di carta e cartone da parte di alcuni clienti dell’impresa di trasporti di famiglia. Ancora peggio, Antonio Nappi è stato aggredito e derubato in casa nel 2013 qualche anno prima.
La piccola impresa si espanse rapidamente in breve tempo, trasferendo la propria sede nella zona industriale di Battipaglia, fino a diventare una delle realtà più grandi e significative di tutto il Sud Italia, e senza dubbio uno dei leader di settore della provincia di Salerno. Antonio Nappi è stato aggredito e legato a una sedia durante un raid durato circa 30 minuti.
L’episodio è avvenuto nei pressi della Statale 18 nella residenza della famiglia Nappi, che ancora oggi ospita la scritta “Nappi Arredamenti”. L’incendio del 2017 è notevole perché è costato all’azienda oltre 10 milioni di euro di danni a carta pressata, automobili, camion, petrolio, abbigliamento e magazzini.
L’intera famiglia è stata portata in ospedale dai banditi armati che hanno rubato merce per un valore di 120.000 euro. Dopo la fuga, i tentativi di Nappi di intimidire i criminali sparando alcuni colpi in aria sono stati inefficaci. Lascia una moglie, Caterina Bianco, figlia di un importante autotrasportatore della Statale 18, e due figlie, Federica e Nunzio Stefano.
Federica è stata oggetto di un episodio di “Boss of Ceremonies” durante il suo matrimonio con Mauro Inverso, fratello del defunto consigliere comunale Vincenzo Inverso. Quest’ultimo ha voluto essere ricordato per essere “un caro amico, un uomo gentile, e un superbo imprenditore: Battipaglia perde uno dei suoi figli migliori” a questo proposito.
Anche Cecilia Francese, il sindaco, ha voluto onorarlo: «Per la città di Battipaglia, per persona e uomo d’affari che era, la scomparsa di Antonio Nappi è una terribile perdita. Soprattutto era un “visionario”. Ha scommesso tutto sulla raccolta differenziata durante le peggiori crisi della nostra regione, gli anni dell’emergenza rifiuti, decenni in anticipo sui problemi dell’Economia Circolare.
Nel Workshop, che affronterà ironicamente il tema della gestione della raccolta differenziata e dell’economia, questa figura del suo imprenditore sarà ricordata in un momento di condivisione del dolore che ha toccato il quartiere e le persone a lui vicine. Con molti dei protagonisti che si sono imbattuti nel suo percorso imprenditoriale, circolare.
Noi dell’Amministrazione Comunale vogliamo mostrarla alla moglie Caterina e i suoi figli quanto ci teniamo a loro”. A La Sonrisa, di proprietà di don Antonio Polese, Federica Nappi e Mauro Inverso celebrano le loro nozze. Viene da una ricca famiglia Battipaglia e ha speso tutto quello che aveva per il matrimonio di sua figlia.
Più di 400 visitatori, un volo in elicottero per le foto su Ravello, un hotel semi-prenotato per il numero di ospiti e persino giochi d’acqua con fuochi d’artificio al taglio della torta. Non molto di più? Ma la madre della sposa – sì, capita ogni volta, è vero – è la vera protagonista di questo matrimonio. Tuttavia, stasera è stata più seducente e corteggiata, attirando l’attenzione su di sé.
Allo stesso modo per il design della sua casa. oltre ad avere il bouquet di sua figlia abbinato al suo vestito. La sposa stasera, al contrario, si è distinta per essere “lontana dalla” norma per il suo abbigliamento lineare, sobrio ed elegante. Che dire della serenata che era “contenuta” e priva di neomelodici Naturalmente, il ricevimento era dove tutto si risolveva.
