Famiglia Damilano – L’Azienda Agricola Damilano ha avuto un ruolo importante nello sviluppo del vino Barolo. L’azienda vitivinicola della famiglia Damilano è in attività dal 1890, quando il bisnonno degli attuali proprietari, Giuseppe Borgogno, piantò le vigne e iniziò a vinificare le uve raccolte.
L’eccellenza dell’azienda è stata costruita dal genero del fondatore, Giacomo Damilano, che, con l’aiuto dei figli, ha lavorato instancabilmente nei vigneti per selezionare e curare le viti con notevole abilità e valorizzare il processo di vinificazione affinché l’azienda potrebbe essere trasmesso con orgoglio ai nipoti che dirigono lo spettacolo dal 1997.
Paolo, Mario e Guido Damilano rappresentano la quarta generazione dell’azienda di famiglia, e l’hanno rivitalizzata ampliandone le capacità e coltivando i frutti che un territorio così straordinario può offrire, il tutto mantenendo un focus su ricerca e sviluppo.
Paolo Damilano, piemontese e titolare di azienda, ha 49 anni. Dal 1997 guida l’azienda di famiglia Cantina Damilano di Barolo insieme al fratello Mario e al cugino Guido. Paolo Damilano ha trascorso tutta la sua vita nel settore delle acque minerali, imparando le regole dai genitori e dai nonni. La sua famiglia è proprietaria dell’azienda Pontevecchio, che produce sei diversi marchi ed è in attività da quasi 40 anni.
Dal Pastificio Defilippis, uno dei pastifici più antichi d’Italia, al Bar Zucca, che da oltre 50 anni è il ritrovo dei torinesi, la dedizione dell’azienda alle eccellenze del territorio piemontese è stata confermata dalle scelte che ha preso negli ultimi anni ad ampliare il perimetro delle proprie attività imprenditoriali inserendosi nel settore della ristorazione. Un’espansione di successo culminata nel lancio del ristorante stellato Michelin dello chef Massimo Camia nella Cantina Damilano di Barolo.
A prima vista, Paolo è l’epitome del sobrio e colto uomo d’affari piemontese. La sua espressione è sempre fredda e raccolta, ma sotto si cela un’immensa sensibilità che deriva dal suo amore per la propria terra e dalla sua empatia antiquata per i suoi dipendenti. Tuttavia, la sua rappresentazione non è priva della profonda determinazione e del naturale senso degli affari che sembrano essere presenti in famiglia e che ha saputo nel tempo mettere in mostra nel suo lavoro.
“In questi giorni angoscianti per l’aggravarsi della situazione sanitaria e il ritorno delle restrizioni, in cui anche i più ottimisti di noi diventa impossibile guardare al futuro, voglio regalarvi una grande storia di speranza e di amore”, ha affermato. disse.
Questa è stata l’apertura di un omaggio ai 70 anni di matrimonio dei suoi genitori che l’imprenditore Paolo Damilano, candidato sindaco di Torino Bellissima e centrodestra alle ultime cariche amministrative del capoluogo piemontese, ed ex presidente di Film Commission Torino Piemonte, postato oggi sul suo profilo Facebook.
Damilano inizia la sua storia con i nonni Giorgio e Mara, scappando dai bombardamenti e trasferendosi a Barolo, nel cuore delle Langhe. Margherita Morra, insieme ai suoi cinque fratelli maschi e al padre Giacomo, crebbe sulle aspre pendici delle Langhe durante il regno di Malora. Poco dopo l’arrivo a Barolo, Margherita Morra incontra Giovanni Battista Damilano, come racconta Damilano.
Nonostante gli orrori della guerra, della carestia e della povertà, l’incredibile storia d’amore di Margherita e Giovanni è iniziata in quei tempi difficili, ed è questa narrazione che celebriamo con loro oggi. Buon compleanno, mamma e papà, e grazie per averci cresciuto e dato un esempio così meraviglioso.
Tre generazioni di esperienza nella vinificazione del Barolo. Successivamente è stata aggiunta l’acqua minerale, anche se già da tempo l’attività di ristorazione aveva iniziato a diversificarsi acquisendo e trasformando il Pastificio Defilippis in ristorante entro il 2008. Nel 2013 aveva riaperto lo storico marchio Bar Zucca torinese.
Con 250 dipendenti diretti e altri 500 coinvolti indirettamente, il Gruppo Damilano (guidato dall’amministratore delegato Paolo Damilano e dal fratello Mario, che ricopre anche la carica di presidente) genera oggi 75 milioni di dollari all’anno. Da quando mio padre Giovanni ha creato l’azienda Morra a Torino negli anni ’50, azienda che imbottigliava quartini di vino per la ristorazione collettiva delle mense, ricorda Paolo Damilano, “il rispetto e la crescita dell’azienda di famiglia è sempre stata la nostra ambizione”.
Nell’Italia del dopoguerra, sei fratelli fondano un’azienda vinicola nelle Langhe. Damilano spiega che la sua famiglia si è trasferita a Torino perché “mio padre e altri due fratelli hanno voluto scegliere una strada diversa”. L’azienda si è evoluta a partire dagli anni ’70 grazie all’acquisizione di una società sorgiva e successiva di acqua minerale in Val Pellice.
L’acqua minerale veniva offerta in farmacia solo negli anni ’70 e le persone che desideravano l’acqua frizzante la preparavano a casa con l’idrolitina, quindi era difficile prevedere cosa potesse diventare il business dell’acqua.
L’uso diffuso di contenitori in plastica e le abitudini di acquisto salutiste dei clienti moderni hanno Da allora ha anche contribuito all’espansione esplosiva del settore. Nasce così l’Azienda Mineraria Pontevecchio Acque, che oggi possiede etichette famose come Alpi Cozie, Fonte delle Alpi, Martina, Monviso, Mugniva, Sparea e Valmora.
Il Gruppo Damilano ha firmato un accordo di sponsorizzazione triennale con il Giro d’Italia per quest’ultimo marchio. Secondo Damilano, “l’obiettivo è migliorare l’esposizione del prodotto sul mercato nazionale e lavorare sul valore dell’acqua di sorgente, analogamente a quanto si fa per i vini, che sono sempre legati ad una location particolarmente vocata.
Penso lo stesso cosa accadrà con l’acqua minerale, soprattutto nei mercati globali. Damilano pensa che sia difficile individuare lo stesso standard di eccellenza altrove. In particolare sui mercati globali, “poter individuare l’origine di un prodotto e associarlo a una località prescelta sarà Fai la differenza.”