Elisabetta Franchi Wikipedia -Una donna che sente ed esprime emozioni con disinvoltura. Perché l’atto stesso di vivere è un’esperienza per lei. Per quanto sontuosa potesse permettersi di essere, con l’unico intento di realizzare i sogni di una giovane ragazza, questa ragazza ha sempre trovato nelle ultime tendenze la rappresentazione più autentica di se stessa. Un sogno che si è avverato.
La storia di Elisabetta Franchi, motore trainante dell’omonimo brand, e di come sia riuscita a conquistare il cuore delle donne di tutto il mondo con il suo senso unico dello stile e della creatività; un trionfo ottenuto attraverso un entusiasmo sconfinato, un’accurata ricerca sul prodotto a portata di mano, un impegno nel duro lavoro e una sana dose di praticità.
Un percorso iniziato a Bologna, dove Elisabetta nasce nel 1968, quarta di cinque figli in una famiglia operaia guidata da una madre forte che, attraverso innumerevoli sacrifici, alleva i suoi figli da sola: anni dopo, Elisabetta ricorda come l’assenza di un padre e le difficoltà, la passione e la determinazione di una rivalsa l’avevano portata dove è oggi. Compagna di giochi e artista della fuga, la sua unica bambole è tornata oggi sotto forma di Betty Doll; la stessa bambola che le ha dato la voglia di vestire tutte le donne del mondo.
Trascorre lunghe ore di studio presso il prestigioso Istituto Aldrovandi Rubbiani di Bologna, dove è stata coinvolta per la prima volta nel settore della moda, ricoprendo anche numerosi lavori part-time, tra cui la posizione di commissario, che le ha insegnato l’importanza di ascoltando i clienti e adattando i suoi prodotti alle loro preferenze. Una lezione fondamentale che non dimenticherà presto e fondamento del suo futuro successo professionale.
Nel 1995 la stilista apre un piccolo laboratorio dove inizia a dare forma alle sue idee ea produrre i suoi primi capi secondo il suo innato senso dello stile insieme a un piccolo team di altre cinque persone.La Betty Blue SpA è stata fondata nel 1998, ed è responsabile della creazione della collezione CELYN b, un nome che evoca l’eleganza dello stile parigino e in cui la “b” sta per “Betta”, un diminutivo del designer.
Nel 2006 lo stilista acquista una fabbrica farmaceutica dismessa e due anni dopo, dopo un’intensa progettazione e ristrutturazione, viene aperta come sede della Maison: oltre 6.000 mq di slanciata e moderna bellezza incastonata nella bucolica campagna bolognese. La ristrutturazione, che ha aderito rigorosamente ai principi dell’architettura ecosostenibile, ha riportato l’antico splendore all’edificio e ha dato piena espressione all’entusiasmo che Elisabetta Franchi ha sempre nutrito, insieme al suo amore per la moda, per l’architettura e il design.A partire dal 2012, la stilista ha firmato i suoi modelli con il proprio nome, dando vita all’omonimo brand, ELISABETTA FRANCHI.
Nel 2013 Milano è stata scelta come sede per l’apertura del suo primo showroom diretto, uno spazio di 950 mq distribuito su sei piani di un edificio in Via Tortona 9.L’imprenditrice di moda bolognese Elisabetta Franchi è stata al centro del dibattito della giornata quando ha argomentato la sua politica aziendale, rivelando posizioni che molti hanno ritenuto sessiste e suscettibili di contraccolpo patriarcale.
Questi attacchi, che ricreano pedissequamente le parole della stilista da una videointervista inviata ai revisori di IlFoglio e PwC, sono particolarmente efficaci perché mettono in evidenza la discrepanza tra i valori del brand che la donna sostiene di rappresentare e la realtà quotidiana del prodotti dell’azienda. Tra le sue numerose affermazioni, discute la decisione di non promuovere le donne in ruoli di leadership fino a quando non hanno completato “fasi della vita” che le terrebbero lontane dalle loro carriere per un periodo di tempo, ovviamente, avere figli.
Per questo l’immagine di donna che si è fatta da sé è allo sfascio e c’è da chiedersi se l’impatto delle polemiche sarà sufficiente a smorzare il successo della sua attività, che negli ultimi anni ha visto una vera crescita e prosperità.Gli ultimi eventi possono essere meglio compresi con uno sguardo più da vicino non solo alle sue parole, ma anche alla sua carriera e al suo background personale.
In realtà, per conoscere questo personaggio pubblico non resta che fare un giro nel sito di Elisabetta Franchi, dove la donna promuove la storia della sua azienda raccontando la propria vita. Una storia che affonda le sue radici a Bologna nell’anno 1968.
Le sfide che la stilista ha dovuto affrontare nei suoi anni formativi sono state oggetto di un’attenzione significativa. Una madre forte, che “cresce i bambini da sola” mentre fa “migliaia di sacrifici”, è responsabile del benessere di quattro bambini su cinque in una famiglia che soffre di umile estrazione. Argomento che assume un sapore del tutto nuovo alla luce dei suoi recenti commenti.
Afferma infatti che “l’assenza del padre, le difficoltà, la passione e la determinazione di un rivale” sono state le sue forze trainanti, e che questo è ciò che alla fine gli ha permesso di perseguire il suo sogno con abbandono sconsiderato, anche in faccia di schiacciante avversità.Segue un racconto di vittorie e successi.