
Denis Bergamini Fidanzata – Il calciatore Donato Denis Bergamini del Cosenza morì il 18 novembre 1989, mentre guidava sulla strada statale 106 nel comune di Roseto Capo Spulico. Lo ha dichiarato Roberta Alleati, infermiera e ultima amante “segreta” del calciatore. Era diretta contro Isabella Internò, l’ex fidanzata del calciatore che attualmente è accusata di omicidio.
Oggi era presente Roberta Alleati, il cui caso è stato ascoltato dai pm della Corte d’Assise di Cosenza. Alleati afferma che “è stato Denis a chiedermi di tenere segreta la nostra relazione, perché, mi disse: ‘Farò sapere alla mia sposa solo il giorno delle nozze'”. Il fatto che Bergamini e Alleati uscissero insieme rimase segreto fino all’interrogatorio. è stato avviato.
Come incontrare a lezione l’ex fidanzata di Bergamini: la chiave del mistero del suo omicidio
11 settembre 2023 – Inizia oggi il processo di esecuzione del calciatore argentino Denis Bergamini, dopo una detenzione. Il 18 novembre 1989, in provincia di Cosenza, all’età di 27 anni, Bergamini venne ucciso a colpi di arma da fuoco. Ata sbarra per la sua morte, accusata di complicità in omicidio premeditato,
La sua ex fidanzata è Isabella Internò. Il prossimo processo rappresenterà un momento di svolta nell’intera indagine sulla morte del calciatore, sui misteri che la circondano e sui depistaggi che, dopo trent’anni e due archivi dedicati all’ipotesi del suicidio di Bergamini, hanno portato alla riapertura di un omicidio. indagine.
I meccanismi interni di Isabella
Proprio Isabella Internò, donna di 54 anni, classe 1969, può essere considerata testimone di quel tragico giorno del 18 novembre 1989. Nonostante il passare del tempo, resta salda nell’affermare l’assurda tesi del suicidio di Denis Bergamini e non ha fatto nulla cambiamenti nella sua versione degli eventi. Il nostro tempo insieme a “Le Iene” è terminato. Adesso tutti possiamo vedere attraverso il suo errore.
Isabella e Denis si sono conosciuti per la prima volta nel 1985, poco dopo lo sbarco di Denis a Cosenza. Nel corso della loro storia d’amore durata tre anni, il calciatore ha fatto visita alla ragazza a domicilio nel suo quartiere di Surdo, quartiere di Rende. Erano poco più che ventenni. Nessuno dei due aveva compiuto ventitré anni; era una studentessa di contabilità alla tenera età di diciotto anni. Come la stessa Isabella ammette liberamente, il loro viaggio d’amore è stato irto di difficoltà e sofferenze. La quale afferma di essere stata “fidanzata quasi ufficiale” di Bergamini dal 1985 al novembre 1988.
Siamo nel 1987 e Isabella sta ancora portando in grembo il suo bambino.
Ricordando che la ragazza non aveva intenzione di portare avanti la gravidanza e che Donato mi aveva chiesto di aiutarlo, la sorella del calciatore, Donata Bergamini, ha ricordato. Lui e Isabella sono passati a casa mia e li ho accompagnati all’appuntamento dal mio ginecologo. Per quanto ne sapeva, la gravidanza era avanzata al quinto mese, il limite legale per gli aborti.
Subito dopo il funerale, Isabella è stata accolta dai parenti di Bergamini all’Agip Motel. L’hanno accompagnata tutti i membri della sua famiglia. Padre Domizio spiega ancora una volta che sembrava pazza; era innocente, ma continuava a grattarsi la testa e insisteva che Denis si fosse suicidato. Continuando, dice: “Mi ha lasciato un’impressione sgradevole”. All’epoca ho osservato che doveva averlo fatto da sola. Tentando di contattarla lunedì 13, il suo tono era robotico; forse non stava prestando attenzione.
Secondo il massaggiatore Giuseppe Maltese, che la definisce “il contrario di Denis”: lei faceva finta di avere trent’anni mentre in realtà ne aveva ventuno o ventidue. Si muoveva con la disinvoltura di una sensale esperta… Non è mai stata qualcuno con cui mi sentissi a mio agio. Forse è stata tutta la cattiva stampa che questa ragazza della squadra aveva mai ricevuto a farmi credere comunque a quelle voci. Anche il loro titolo più generoso, “Vedova Allegra”, era inadeguato per lei.
L’ufficiale di polizia in divisa Luciano Conte è stato l’unico “prescelto” nelle tanto attese nozze dei parenti di Isabella. Uno specialista è stato incaricato dalla Procura “di dover procedere con un’indagine tecnica non ripetibile relativa a: accertamenti, TAC ed esami del sangue, tessuti prelievo, esame del DNA, volto ad accertare le modalità, le cause e i mezzi della morte di Bergamini Denis avvenuta il 18.11.1989” per riesumare la salma dal cimitero di Argenta.
a Cona, cittadina emiliana in provincia di Ferrara, per il trasferimento in ospedale dove l’ufficio investigativo ha eseguito gli accertamenti previsti. Gli esperti hanno trovato prove che Denis era morto prima di essere rotolato sull’asfalto e sotto il camion. Un testimone fondamentale nel processo per l’omicidio di Denis Bergamini.
Roberta Alleati, moglie del calciatore che sarebbe succeduto a Isabella Internò, ha rilasciato dichiarazioni davanti al tribunale di Cosenza. “Io e Denis abbiamo avuto una storia d’amore, io ero la sua fidanzata e fidanzata, non Isabella come tutti pensano” , ha dichiarato Alleati.
La Alliati ha affrontato il legame di Denis con l’unica imputata del processo, Isabella Internò, durante la sua testimonianza. Internò è accusato di aver inscenato l’omicidio come punizione per Denis, il suo expartner “ufficiale”. La donna, inoltre, ha riferito che la Bergamini è apparsa turbata dalle sue esperienze e ha continuato dicendo: “Isabella lo ha perseguitato”,
alludendo ad una relazione finita per esaurimento. L’atleta ha contattato la madre appena due giorni prima di morire per informarla che qualcuno non si era ancora allontanato da Mariana. La morte dell’ex calciatore, avvenuta il 18 novembre 1989, era stata inizialmente ritenuta un suicidio, nonostante molteplici incongruenze.
Un testimone fondamentale nel processo per l’omicidio di Denis Bergamini. Roberta Alleati, moglie del calciatore che sarebbe succeduto a Isabella Internò, ha rilasciato dichiarazioni davanti al tribunale di Cosenza. “Io e Denis abbiamo avuto una storia d’amore, io ero la sua fidanzata e fidanzata, non Isabella come tutti pensano” , ha dichiarato Alleati.
La Alliati ha affrontato il legame di Denis con l’unica imputata del processo, Isabella Internò, durante la sua testimonianza. Internò è accusato di aver inscenato l’omicidio come punizione per Denis, suo ex compagno “ufficiale”. La donna, inoltre, ha riferito che la Bergamini è apparsa turbata dalle sue esperienze e ha continuato dicendo:
“Isabella lo ha perseguitato”, alludendo ad una relazione finita per esaurimento. L’atleta ha contattato la madre appena due giorni prima di morire per informarla che qualcuno non si era ancora allontanato da Mariana. La morte dell’ex calciatore, avvenuta il 18 novembre 1989, era stata inizialmente ritenuta un suicidio, nonostante molteplici incongruenze.
La dichiarazione di apertura della corte era un passaggio della lettera di Alleati del novembre 1989 alla famiglia Bergamini che descriveva la loro relazione. Ha conosciuto Denis nel 1983, molto prima di venire a Cosenza, e nell’articolo si sostiene che Denis avrebbe voluto mettere su famiglia con lei. I due avrebbero ripreso la loro corrispondenza nel maggio del 1989.
Amatissimo da molti era il giocatore del Cosenza, squadra che militava in Serie B sia allora che adesso. Perché il giovane e la sua ex fidanzata si siano incontrati la notte prima di morire è un mistero. Avevano un margine significativo più giovane di 27 anni; lei aveva 19 anni e lui 29. La loro relazione travagliata fu segnata da un aborto avvenuto a Londra.
All’interno del veicolo del calciatore si sono avvicinati ad un’area di sosta sulla statale 106 Jonica. Dopo l’uscita dal veicolo, Bergamini pare si sia tolto la vita; un camion poi lo ha investito. La convinzione dei familiari che fosse in atto un complotto omicida, tuttavia, è rimasta incrollabile. La prossima udienza si terrà l’8 febbraio. Dino Pippo Interné, cugino dell’imputata e una delle figure più controverse e ricoperte di mistero di questa storia maledetta, è stato invitato al banco dei testimoni.
Ma, cosa più importante, deve essere fatto da un testimone affidabile, vincolato dall’obbligo di essere sincero. Nell’ultima udienza prima della pausa estiva, il pubblico ministro Luca Primicerio ha informato la Corte d’Assise che Dino Pippo e la moglie Isabella erano ancora indagati per associazione a delinquere. Questa informazione è stata fornita all’inizio di luglio.
Un’indagine iniziata nel 2021 e conclusasi senza chiusura per lui, mentre per la donna si è conclusa con una richiesta di rinvio a giudizio. Quella in cui Dino Pippo, nella sua qualità di imputato, avrebbe potuto eludere o, quantomeno, rispondere senza costrizioni alle domande della corte.
Contestualmente il premier Primicerio ha archiviato il fascicolo che lo riguardava, quindi oggi la sua posizione è cambiata. Dino Pippo, prima che non ci sono impedimenti personali, deve venire a risposta alle domande e ricostruire il sabato 18 novembre, quando Bergamini era prelevato dal ritiro con la sua squadra, il Cosenza, ‘per un clarimento’ con la Internò, già allora sua fiduciata.
Isabella aveva qualcun altro che l’accompagnava quando cercava chiarimenti? Poiché Denis, calciatore universalmente lodato per la sua meticolosità e puntualità, non sarebbe mai partito, perché era indispensabile percorrere 100 metri dall’uscita? Potresti dirmi perché era così critico? Ma soprattutto, dov’era Dino Pippo durante l’omicidio Bergamini?
In questo caso, l’accusa sostiene che non si è verificato un omicidio premeditato. Sono in competizione con te? Nell’udienza di ieri davanti al Tribunale di Assisi di Cosenza è emerso che il cugino, Dino Pippo Internò, era entrambi indagato in un procedimento “parallelo” con Isabella Internò: i due erano entrambi accusati di omicidio volontario legato a Bergamini. Dopo 34 anni, questo è successo.
