
De Caro Attore – Ha 64 anni. Con un’altezza di 1,80 metri e un peso di 78 kg, non è piccolo. Il suo nome completo è Vincenzo Purcaro Decaro. Dopo la laurea in lettere all’Università di Napoli, Decaro si tuffa a capofitto nella sua vera vocazione: il teatro. Insieme ai compianti Massimo Troisi e Lello Arena, due straordinari coetanei napoletani, la sua carriera decollò davvero. Anche se i ragazzi si sono trasferiti e si sono fatti una vita, lui conserva ancora ogni ricordo d’infanzia.
Il trio “Rh-Negative” eccelleva nell’esecuzione di cabaret e della tradizionale farsa napoletana. Nonostante il loro successo finale, all’inizio i tre hanno avuto difficoltà a mettere piede nella porta. Per questo motivo, hanno deciso di rendere le presentazioni più grezze facendo in modo che gli artisti si vestissero in modo casual e utilizzando scene minime. Il successo del gruppo e la nascita del nome “La Smorfia” avvennero entrambi nella seconda metà degli anni ’70.
Il primo debutto televisivo del gruppo fu nella puntata del 1977 di “Non Stop”, andata in onda su Rai Uno. All’interno del programma “Luna Park” di Pippo Baudo, il gruppo inizia anche a presentare bozzetti statici. Con Massimo Troisi e Lello Arena, è stato la figura di spicco nell’emergere di una nuova forma più sperimentale di commedia napoletana negli anni ’70.
Nato Vincenzo Purcaro Decaro il 24 marzo 1958 a Portici, in Italia, Enzo Decaro è un attore, sceneggiatore e cabarettista italiano. Il 19 febbraio avrebbe compiuto 70 anni, ma prima di festeggiare la sua scomparsa, scopriamo di più su uno dei suoi più stretti alleati creativi: l’attore di San Giorgio a Cremano Troisi. Enzo Denaro è laureato in Lettere all’Università di Napoli, ma pochi lo sanno.
La sua carriera, però, sta andando in modo diverso. Subito dopo, Enzo entra nel mondo del teatro e, insieme a compagni come Massimo Troisi e Lello Arena, lancia un nuovo tipo di teatro che punta sulla farsa napoletana e sul cabaret con il gruppo Rh-Negativo. Il triumvirato raccoglie rapidamente ampi consensi. Tuttavia, all’inizio, l’ensemble non era nemmeno pagato e l’esibizione era fatta quasi interamente per gusto ed emozione.
Hanno avuto difficoltà a risparmiare per vestiti e accessori costosi. Invece, hanno optato per abiti radi, essenziali e quasi rozzi sul palco. Prima si chiamano I Saraceni, poi La Smorfia, ma sono ancora considerati parte del gruppo Rh negativo. Con quest’ultimo gruppo resta il trio De Caro, Troisi e Arena. Quando la loro produzione teatrale di “Cosi è” è stata un successo strepitoso, il trio ha deciso di farla finita e intraprendere una carriera individuale.
Secondo Troisi, i dissapori derivavano da differenze creative tra lui e Decaro. In occasione dei 40 anni del trio “La Smorfia”, Renzo Arbore e Marisa Laurito si sono esibiti nella seconda serata di omaggio a Massimo Troisi a Napoli il 23 giugno 2018. Successivamente, quest’ultimo ha continuato la sua produzione creativa lavorando come regista e attore nel cinema, in TV e sul palcoscenico.
Tra i film e le serie tv in cui è apparso ricordiamo le fiction “Una donna per amica 1 e 2”, “Madre Teresa”, “Riprovaci, prof!”, in cui interpretava il marito di Veronica Pivetti, e “Una pallottola nel cuore 2 “, in cui Gigi Proietti ha ripreso il suo ruolo di protagonista della serie. L’attore ariete napoletano che ha co-fondato la band La Smorfia con Massimo Troisi e Lello Arena è alto un metro e 80 modesto.
Gli ci è voluto molto tempo per imparare le basi del palcoscenico prima di fare il suo debutto nel 1977. La morte del “Comico dei sentimenti”, noto anche come “Pulcinella senza maschera”, influenzò profondamente la vita dell’attore, e provocò non poco dispiacere, nonostante il trio alla fine si sciolse. Enzo Decaro ha detto di se stesso: “Dopo tutti questi anni, non ho tutto quel distacco emotivo”, che si riflette nel suo stesso autoritratto.
Ci vuole un po’ di fatica da parte mia per tirare fuori l’argomento, ma mi rende felice poter ricordare questo top performer, questo numero uno, e il suo intelletto messo al servizio degli altri. Massimo era una leggenda senza pretese; non ha mai alzato la voce per difendere le sue opinioni, ma non ha mai vacillato dalle sue convinzioni. Credo che dovrebbe essere riconosciuto come uno dei maggiori poeti italiani del Novecento.
La poesia è alla base di ogni sua idea, anche cinematografica. Decaro, perennemente fissato con le persone del “passato”, ha ammesso in una trasmissione di Rai 1 di conoscere Mina e Pino Daniele, che ha definito “posseduti dalla musica”. Anche oggi Serena Bortone è la vostra ospite. Poco si sa di Enzo Denaro a parte il fatto che è estremamente legato ai suoi tre figli adulti.
Come ha ammesso in un’intervista rilasciata alle telecamere di Ok-Salute qualche anno fa, col tempo è diventato meno diffidente nei loro confronti “Mentre tenevo le mani dei miei figli mentre attraversavano la strada da bambini, mi sono reso conto che Non posso avere paura di loro ora, anche se ho accettato il necessarioty di rilasciare la mia presa, devo ammettere che la mia collezione di minerali è ancora nascosta in un cassetto di casa.
Proprio come tanti genitori che inconsciamente desiderano che i loro figli non crescano per tenerli sempre con loro, proiettavo il mio desiderio di un infinito prolungamento della loro infanzia attraverso quei ricordi di una vita familiare ormai alle mie spalle”. Enzo ha da tempo una fitta nervosa agli occhi, ed è per questo che preferisce portare gli occhiali praticamente sempre, come è evidente a chiunque lo abbia visto in televisione o, meglio ancora, lo abbia visto per strada.
