Davide Rebellin Incidente – In questo giorno a icenza, 1° dicembre 2022: continuano le ricerche del camion che ha causato l’incidente che ieri ha ucciso Davide Rebellin. Ignoti indagati sono stati accusati di omicidio stradale dalla Procura di Vicenza. Se i carabinieri fossero stati presenti ieri a mezzogiorno sulla statale 11 regionale a Montebello Vicentino, il numero degli autoarticolati transitati sul luogo dell’incidente si sarebbe dimezzato, a una decina.
Spulcia tra le tante registrazioni delle telecamere di sorveglianza effettuate in regione, dal parcheggio vicino al luogo della tragedia al casello di Montebello sulla A4 a un chilometro di distanza. Si dice che ce ne sarà uno in particolare che può essere visto mettere in pausa e poi riavviarsi nei frame successivi in un momento che funziona per l’investimento di Rebellin.
Si è svolta oggi a Camaiore la 58ª Tirreno-Adriatico, dedicata a David Rebellin, vincitore nel 2001. Dal 6 al 12 marzo 2019 si terrà la gara. Il sindaco Marcello Pierucci di Camaiore, dove Rebellin ha esordito nel ciclismo professionistico al fianco di Marco Pantani nel Gran Premio Città di Camaiore del 1992, ha ricordato il ciclista. Grazie al coordinamento tra Carabinieri e autorità tedesche, il cittadino tedesco è stato localizzato e arrestato.
Per citare Daniele Bennati: “Purtroppo l’ennesimo disastro sulle strade, dobbiamo fare qualcosa di concreto per evitarlo, stiamo perdendo un professionista che ha fatto tanto per il ciclismo”. Allenatore della nazionale italiana di ciclismo. L’organizzatore della Tirreno Adriatico e del Giro d’Italia RCS Mauro Vegni ha fatto eco ai sentimenti di chi ha ricordato Rebellin, dicendo: “Siamo rimasti senza parole nel leggere questa tragedia.
Vent’anni di un eroe del ciclismo che è stato anche un modello per i giovani grazie alla sua la compassione e la gentilezza sono finite con la sua morte. In onore di Rebellin è stato realizzato anche il documentario “Un gioiello di non comune prestigio”, che racconta la storia del Gran Premio Città di Camaiore e un’intervista al ciclista scomparso, e viene proiettato oggi.
Ciò rende la 103a vittima di ciclista negli Stati Uniti finora quest’anno. Una somma molto elevata. Anche con le ipotesi più ottimistiche, è stato detto molte volte che dovremmo stare alla larga da queste grandi cifre. In risposta alla prematura scomparsa di Rebellin, il presidente del Coni Giovanni Malag ha detto: “Un abbraccio alla famiglia da parte del Comitato Olimpico”.
L’attenzione dei media viene catturata ogni volta che personaggi di spicco del nostro mondo, in questo caso atleti e ciclisti come Davide e Scarponi, vengono colpiti da una tragedia. Ma mi sembra che dobbiamo muoverci rapidamente. La bicicletta viene utilizzata regolarmente dalla stragrande maggioranza delle persone, per divertimento, esercizio fisico o, in questo caso, trasporto.
L’ex campione di ciclismo Davide Rebellin è morto due giorni fa quando è stato travolto da un camion sulla strada regionale 11 nei pressi di Montebello Vicentino. Alcuni testimoni oculari affermano che l’uomo si è fermato, ha notato i morti e poi è fuggito senza cercare di aiutare. Aveva già perso i privilegi di guida in Italia a causa di guida in stato di ebbrezza ed era stato processato per essere fuggito dal luogo di un incidente.
Non esiste alcuna disposizione nella legge tedesca per il reato di omicidio stradale, quindi l’individuo non è stato arrestato dopo che è stato segnalato come latitante. Le riprese delle telecamere di sorveglianza del vicino parcheggio del ristorante “La Padana” di Montebello, che dista solo poche decine di metri dal luogo dell’incidente, sono state un elemento di prova molto importante utilizzato nelle indagini.
Il conducente del veicolo sarebbe stato ripreso dalla telecamera anche da altri testimoni oculari. Il camionista era stato condannato nel 2001 per un reato simile a Foggia, in Italia, per non essere riuscito a rimanere e aiutare i feriti in un incidente. Dopo qualche tempo, la punizione è stata revocata. Inoltre, Chieti ha revocato i suoi privilegi di guida nel 2014 a causa dei suoi ripetuti arresti DWI.
Davide Rebellin, campione di ciclismo di 51 anni, è morto dopo essere stato travolto da un camion sulla strada regionale 11 nel comune di Montebello Vicentino. L’incidente è avvenuto poco prima di mezzogiorno e gli accertamenti preliminari ipotizzano che un grosso camion o un autobus immesso in autostrada all’altezza del bar ristorante La Padana si sarebbe scontrato con il campione di ciclismo facendolo cadere dalla bicicletta.
L’autista non si è nemmeno preoccupato di voltarsi, continuando il suo percorso. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire l’accaduto e dove potrebbe nascondersi l’autista. Mentre le ricostruzioni iniziali presupponevano che il camionista non avesse visto nulla, i carabinieri hanno esaminato i filmati delle telecamere di sicurezza di un ristorante vicino per determinare cosa fosse successo.
E’ impensabile che l’automobilista non abbia visto il cadavere e la bicicletta stesa a terra prima di tornare sulla statale 11 dalla stessa uscita. Il grosso camion non è stato localizzato fino a tarda sera. In una nota, i carabinieri dettagliano le loro indagini sulfatale mordi e fuggi che ha causato la morte di Rebellin. I militari sono stati in grado di rintracciare un autoarticolato Volvo con targa tedesca utilizzando filmati di sorveglianza della zona.
Gli accertamenti della ditta veronese hanno permesso di identificare positivamente l’autista, un tedesco di 62 anni e fratello del titolare dell’azienda attraverso il confronto di una copia della carta d’identità con le fotografie scattate sul luogo dell’incidente. Un’altra tragedia stradale si è verificata oggi, 30 novembre, nel vicentino. Il sospettato è un uomo tedesco di 62 anni.
L’indagine li ha portati a sapere che il veicolo apparteneva a una società di spedizioni con sede a Recke, in Germania, e che l’autista si era recato in Italia il 30 novembre per consegnare il carico a una società di spedizioni internazionali con sede a Interporto, con sede a Verona. Le autorità tedesche a Steinfurt hanno contattato il Servizio di cooperazione internazionale di polizia Scip, che a sua volta ha informato le autorità italiane che il conducente del veicolo si trovava in Germania.