
Condizioni Di Gianluca Vialli Oggi – Questo disagio è dovuto alle preoccupazioni per la salute di Gianluca Vialli. L’ex calciatore e attuale allenatore della nazionale Roberto Mancini è in cura per un cancro al pancreas in una clinica nel cuore di Londra. Il lavoro e le responsabilità di Vialli dovevano essere sospese poiché era stato ricoverato in ospedale con un tumore. Le continue visite di parenti e amici intimi riempiono la sua stanza.
Madre Maria Teresa, 87 anni, e il fratello Nino, anche lui medico, sono stati i primi visitatori sabato. La subitaneità del loro arrivo da Cremona provocò diffusa costernazione. È giusto, quindi, che lascino Londra proprio mentre il Natale inizia a fornire nuove speranze. Secondo il Corriere della Sera, la sorella di Gianluca Vialli, Mila, ei fratelli Marco e Maffo continuano a fare la loro comparsa per salutare.
L’ex giocatore della Juventus Massimo Mauro è un caro amico di Vialli, e insieme hanno fondato la Fondazione Vialli e Mauro, che è dedicata alla battaglia contro la sclerosi laterale amiotrofica. Qui però è sorto un nuovo conflitto. Nonostante ciò, nessuno rivelerà alcun dettaglio riguardante l’effettiva situazione di salute di Gianluca Vialli. Quindi, come tuo amico e compagno, ti scrivo per incoraggiarti.
Dopo essere stato portato in ospedale per cure d’urgenza, ha rimarcato: “Al termine di una lunga e faticosa ‘conversazione’ con il mio straordinario team di oncologi, ho deciso di sospendere i miei impegni di lavoro attuali e futuri. Vialli doveva essere ricoverata in ospedale in modo da poter continuare il trattamento che ha ricevuto negli ultimi cinque anni nonostante la battuta d’arresto.
A quanto pare, qualcuno è riuscito a fargli visita. Numerose persone esprimono il loro sostegno per lui in articoli pubblicati sulla stampa o sui media online. Antonio Cabrini, cremonese, gli ha scritto una lettera aperta su La Provincia, in cui afferma: “L’avversario, quello che tu chiami ‘l’indesiderabile compagno di viaggio’, gioca sporco, come un difensore che affonda il placcaggio, per non vincere il palla, ma per danneggiare l’avversario.
Oppure, come disse una volta Gianluca Vialli a John Terry, il giocatore che ha firmato con il Chelsea, “Sii forte e continua a combattere contro Luca”. Da Gianfranco Zola a Claudio Marchisio, da Massimo Moratti a Lapo Elkann, e tanti altri ancora… A una settimana dalla notizia della rottura con la Nazionale, dove era capodelegazione, Gianluca Vialli è ricoverato in una clinica londinese.
Il calciatore professionista di 58 anni combatte contro il cancro al pancreas dal 2017. Ieri, martedì 20 dicembre, ci sono state ore di intensa preoccupazione per il suo stato. Tifosi, appassionati e giornalisti erano particolarmente preoccupati per il viaggio a Londra di Maria Teresa, 87 anni, e del fratello Nino, sbarcati a Londra sabato. Tutti qui ti tengono nei loro pensieri. Su Twitter, ha detto: “Vi inviamo amore, forza e preghiere”.
Il rientro ieri a Cremona della famiglia dell’attaccante è stato accolto con cauto ottimismo, lasciando intravedere che le condizioni del capo delegazione della Nazionale potrebbero essere stabili. La moglie di Gianluca Vialli Cathryn e le loro due figlie sono le sue più strette compagne. Da quanto è emerso, è stato ricoverato in una clinica londinese alla ricerca delle cure più efficaci per la sua malattia.
Il 14 dicembre Vialli scrive una nota in cui annuncia la propria “pausa” dalla Nazionale sotto la guida dell’amico Roberto Mancini. Ha osservato: “Dopo molte riflessioni e discussioni con il mio fantastico team di oncologi, ho scelto di interrompere temporaneamente le mie responsabilità professionali attuali e future”. Cinque anni fa, Vialli ha saputo di avere un cancro al pancreas.
Il piano è di mettere tutte le mie forze mentali e fisiche per superare questa fase della malattia il più rapidamente possibile in modo da poter iniziare a sperimentare cose nuove e raccontartele. Un abbraccio”. L’ex attaccante di Juventus e Sampdoria ha “convissuto” con il cancro dopo aver completato i primi due cicli di cure nel corso di 17 mesi. Ha giocato 737 partite nel corso della sua carriera di 19 anni, segnando 286 gol.
Un “compagno di viaggio indesiderato” e “avversario molto più forte di me”, Vialli lo ha precedentemente definito tale. Per quanto mi addolori, tutto quello che posso fare è tenere la testa bassa e continuare ad andare avanti nella speranza che si stanchi di seguirmi e mi lasci in pace. Molti altri hanno raggiunto nelle ultime ore per esprimere la loro ammirazione e solidarietà, tra cui gli ex compagni di squadra Claudio Marchisio, Gianfranco Zola, John Terry e Antonio Cabrini.
Le preoccupazioni riguardanti Gianluca Vialli sono state ascoltate in tutta la comunità calcistica. Anche la tragica notizia della morte di Sinisa Mihajlovic, accolta ieri per l’ultima volta da tanti amici, tifosi e gente comune a Roma, non è bastata a far entrare lo spirito delle feste. Anche Gianluca, capitano della Samp tricolore con Vujadin Boskov in panchina, è tornato a combattere l’ultima fatica.
Per cinque anni ha combattuto contro il cancro al pancreas. Era “un ospite indesiderato”, “un compagno di viaggio che vorrei hho evitato volentieri”, nelle parole di Vialli. Il suo messaggio ben ponderato per gli altri nella sua posizione. Era mercoledì scorso quando l’ex attaccante ha annunciato tramite il sito della FIGC le sue dimissioni da capodelegazione degli azzurri.
Tanti gli estimatori di Gianluca dei suoi tempi in Cremonese, Genoa, Sampdoria e Torino in bianconero, ma anche quelli dell’Oltremanica, dove vestiva la maglia del Chelsea, gli sono ancora oggi pieni di omaggi . club che ha allenato dal 1998 al 2000, sono stati disturbati dall’inserimento delle parole “spero temporaneamente” alla frase “la sospensione degli impegni presenti e futuri con la Federcalcio”.
La preoccupazione è presente. Il numero odierno de La Gazzetta dello Sport riporta che le condizioni di salute di Gianluca Vialli sono peggiorate. C’è un momento unico e tragico che sta accadendo nel mondo del calcio in questo momento. Vialli combatte da cinque anni contro un tumore al pancreas, mentre ieri è stato l’addio definitivo a Sinisa Mihajlovic, che dal 2019 era alle prese con la leucemia.
