
Chiara Buratti Ricoverata -Chiara Buratti è Professore Associato presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica dell’Università di Bologna. Ti sei laureato all’Università di Bologna con una laurea magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni nel 2003 e un dottorato di ricerca in Elettronica, Informatica e Sistemi nel 2009. Sono allo studio le reti di sensori wireless e l’Internet delle cose, con particolare attenzione a MAC, routing, Standard IEEE 802.15.4 / Zigbee, LoRaWAN e Internet of Things a banda stretta. Di recente ha iniziato a lavorare sulle comunicazioni TeraHertz, una nuova tecnologia. Ha ricevuto l’Intel Early Career Faculty Honor Program Award nel 2012, sponsorizzato da Intel, Oregon.
Ha ricevuto il National GTTI Best Ph.D Thesis Award nel 2010, che ha accettato. È stata nominata co-vincitrice del Best Paper Award alla IEEE ICUMT Conference.Il Laboratorio del CNRS di Clermont-Ferrand l’ha invitata a essere un Invited Professor per il 2012. È stata Direttore di EuWIn e Chair del Gruppo di Lavoro Sperimentale sull’IoT di COST Action CA15104. È stato anche Direttore del Laboratorio EuWIn. È l’investigatrice principale del progetto pilota COST Innovators IG15104, Industrial Machine Monitoring Unplugged Network, a cui sta attualmente lavorando con i suoi colleghi COST. È anche coautrice di oltre 100 articoli.Giorgio Faletti, romanziere che ha lavorato anche come attore e cantante, è morto un anno fa. Durante la sua lunga carriera, è stato in grado di integrare tutti gli attributi di un grande artista a tutto tondo.
Il titolo “The Last Day of the Sun” è stato praticamente profetico in quanto è stato prodotto nel giro di poche settimane e poi sviluppato nel corso di mesi e mesi di incrollabile sforzo prima di una diagnosi che non lascia altra alternativa che morire.Perché questa drammatica performance-canzone è stata l’ultima composta da Giorgio Faletti prima che la malattia si togliesse la vita, e non per la sua bella anima e sensibilità, a volte femminile, che scopriamo in questi testi finali, ma per la malattia. Chiara Buratti, l’attrice, li porterà al Parco Giardino Ducale Estense di Modena oggi, sabato 8 agosto, dopo la trionfale prima nella sua città natale di Asti lo scorso luglio. Giorgio ha deciso di scrivere queste righe appositamente per lei dopo aver visto una sua interpretazione teatrale basata su un’opera di Michele Serra. È sia un’amica che una collega, e Giorgio ha composto queste battute appositamente per lei.
Giorgio desiderava vedere questo spettacolo e, dopo la sua morte, sua moglie Roberta Bellesini Faletti ha lavorato instancabilmente per dargli vita riunendo un cast brillante, tra cui il regista Fausto Brizzi e la pianista Giulia Mazzoni, che accompagna Chiara al pianoforte durante i sette monologhi intrecciati. da otto brani musicali scritti nientemeno che da Andrea Mir InChiara è nota per il suo ruolo in un posto al sole o come testimonial per Sky e Rai Educational in diversi programmi culturali. È anche apparsa in numerosi spettacoli teatrali e televisivi diretti da registi di rilievo come Lando Buzzanca e Pupi Avati. Chiara è una bella donna con una voce che trasmette la sua intelligenza ed evoca empatia oltre che la voglia di ascoltarla. Parla velocemente e frequentemente, dando l’impressione che la sua testa e il suo cuore stiano entrambi correndo a un ritmo vertiginoso. È una gioia parlare con te.
Poi ci racconta come è nato questo programma, e continua dicendo: In occasione dell’evento, è stato presentato ieri al Teatro Alfieri “L’Ultimo Giorno di Sole”, composto da lui pochi mesi prima della sua morte ad Asti, ed era palpabile la gioia provata dalla vedova Roberta Ballesini nel vedere ultimata l’opera del marito.
“Avevo molte paure e incertezze, ma Giorgio sarebbe felicissimo di tutto questo oggi”, ha detto la donna a Vanity Fair. “Io “Ho passato giorni di terribile confusione dopo la morte di Giorgio, ma a settembre ho rafforzato e raccolto i suoi beni, giurando di realizzare ciò che aveva iniziato”. Fausto Brizzi incaricato dell’atto quando è apparso sul palco”.Ha continuato osservando che, sebbene l’operazione richiedesse un investimento emotivo significativo, prendere la decisione era semplice e quasi essenziale. “Giorgio ha finito di scrivere lo spettacolo nel dicembre 2013 ed è stato così entusiasta che ha deciso di legare la sceneggiatura in pelle e avvolgerla, per poi metterla sotto l’albero di Chiara Buratti, l’attrice per cui l’ha scritta”, ha detto. Lui.
“È stato davvero semplice riprendere da dove si era interrotto”. Per essere più precisi, Ballesini ha caratterizzato gli ultimi mesi del marito come segue:”Abbiamo preparato le nostre cose e siamo venuti negli Stati Uniti, ma Giorgio non ha mai pensato di lasciare il lavoro a casa”. In verità, si mantenne in contatto. con Andrea Mir, la giovane che all’epoca componeva le musiche per lo spettacolo, dagli Stati Uniti. Infine, nel tentativo di stabilire un legame tra il mitico ‘Vito Catozzo’ e il ruolo immaginario da lui interpretato, sua moglie non ha scrupoli, e lo ha caratterizzato come segue:
“Se dovessi indovinare, lo farei dire che era il suo Vito Catozzo”. Gli piaceva stare in un ambiente allegro e vivace. Se ne avesse avuto la possibilità, si sarebbe circondato esclusivamente di persone che: “Giorgio aveva un desiderio vorace di nuove esperienze e sentimenti”. Ha optato varcare il confine della sfera teatrale per continuare a rimanere nei pensieri di tutti, come dici tu, dopo una serie di conquiste.Tornerà domani alle 17:00. con un incontro online in onore della Giornata Mondiale del Teatro. Proporrà una puntata speciale di “La fine del mondo è arrivata e io non ho niente da indossare”, il ciclo di letture sull’Alfabeto della bellezza curato da voi lo scorso anno, in diretta sulla pagina Facebook della Biblioteca Astense e del Passepartout Festival.
