Bruno Malattia – Parafrasando, “è imperdonabile non organizzare la coalizione da presentare agli elettori in tempo e con i giusti criteri” per le Regionali 2023 è “imperdonabile”.Bruno Malattia, avvocato pordenonese, è stato rieletto alla guida di “Una Regione in Comune”, gruppo politico e culturale che è stato l’unico in Italia a rappresentare i suoi elettori nelle liste elettorali del Consiglio regionale nelle ultime quattro legislazioni sessioni.
Il nuovo Consiglio è stato eletto anche nell’assemblea dell’associazione a Sesto al Reghena e, come di consueto, comprende membri provenienti da tutte le diverse regioni del Friuli Venezia Giulia. Oltre alla nomina, l’incontro si è contraddistinto per il confronto aperto e interattivo tra i soci, che ha generato riflessioni stimolanti e raccomandazioni concrete per l’ultimo anno di legislatura della Regione e per la campagna elettorale per la sfida del 2023.
Numerosi relatori, tra cui i consiglieri regionali del movimento Tiziano Centis e Simona Liguori, hanno riaffermato l’importanza dei tratti distintivi del civilismo: una dedizione alla politica radicata in una profonda identificazione e sollecitudine per la propria comunità locale. La discussione e la comprensione del perché le cose accadono in un contesto più ampio può iniziare solo con la propria partecipazione attiva alla vita civile.
È stato ribadito che ogni azione cittadina deve essere orientata alla soluzione di problemi concreti e svolgersi priva di condizionamenti ideologici, con la tutela e promozione della salute, il sostegno mirato alle imprese e al lavoro, la semplificazione della burocrazia e il miglioramento della qualità dei servizi, un modello di sviluppo sostenibile, la promozione del volontariato e gli investimenti nel mondo educativo per connetterlo il più possibile fungendo da esempio.
Infine, c’è stato consenso sull’incapacità della dirigenza di centrodestra di organizzare il servizio sanitario della Regione in modo rispondente alle esigenze del territorio e di ottenere l’autonomia dal governo federale.Secondo Malattia, la sfida che il centrosinistra dovrà affrontare nel 2019 sarà significativa per il governo della Regione. Sarebbe sbagliato tirarsi indietro da questa partita, in quanto non organizzare adeguatamente la formazione da presentare agli elettori in modo tempestivo e secondo i giusti criteri sarebbe un errore imperdonabile.
I cittadini ritengono che, come primo passo, dovrebbe essere avviato un confronto tra le forze politiche che attualmente fanno parte del centrosinistra in Regione per concordare, sulla base degli insegnamenti appresi negli ultimi quattro anni, su una versione preliminare di una proposta programmatica che può costituire la base per altre aggregazioni.
«Va inoltre tenuto presente fin dall’inizio che un bacino più ampio di candidati presuppone la tempestiva individuazione di un candidato presidenziale in grado di attrarre il sostegno della maggioranza dell’elettorato», per garantire con la sua autorità e prestigio non solo il coesione della coalizione, ma anche l’offerta agli elettori di una nuova prospettiva e di un vero cambiamento”.
Il 24 luglio 1941 lo trova nato a Udine e prosegue gli studi in giurisprudenza all’Università di Padova.E’ iscritto all’Ordine degli Avvocati di Pordenone dal 1966 e vi lavora come libero professionista.Alla Camera Penale di Pordenone è il capo honcho.Fino al giugno 2003 è stato Vice Vice Presidente della Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone SpA e per molti anni è stato membro del Consiglio di Amministrazione della Societè Bancaire de Paris.
EXXX… POLZIVE!!! MALATTIA DI BRUNO VIENE ANNUNCIATO UN CESTINO DI MEDIOCREDITO; IL PD DA SOLO NON VA DA nessuna parte; LE SCIABOLE DEI CAPI CITTADINI INCENERANO NELLA CAMERA PN;Il gruppo regionale “Cittadini” ha tenuto oggi a Udine una forte conferenza stampa per presentare l’agenda legislativa della prossima legislatura. Intervengono il capogruppo Paviotti, il presidente Bruno Malattia, l’assessore Paolo Panontin e l’ex consigliere Del Piero.
Subito dopo che i partecipanti hanno srotolato il loro conciso ed efficace elenco di proposte, l’avvocato Bruno Malattia ha preso il controllo della situazione, portando l’ordine legislativo ed esecutivo sotto il suo controllo.Salta proprio nel ragionamento del PD, dicendo cose del tipo: “Senza di noi, Grim e Serracchiani non vanno da nessuna parte”; in risposta a una domanda su Bolzonello, dice: “Vedremo”; e, riferendosi al mediocredito, dice cose del tipo:
«Abbiamo ereditato un cadavere in avanzato stato di decomposizione, il presidente Compagno — punge Malattia — è dovuto intervenire subito, come è possibile cheBruno Malattia accusa Serracchiani di aver usato la “matita rossa” contro il commissario Peroni e il presidente del CDA MediocreEdit Compagno.Si richiama la questione della Camera di Commercio di Pordenone, e le scintille si levano come lame rotanti che trafiggono il cielo, illuminando il primo giorno d’autunno a Udine.
Il dirigente cittadino disprezza il matrimonio tra Pordenone e le Camere di Commercio di Udine, unione resa possibiledall’emendamento Rosato che ristruttura le Camere e tutela quelle di confine. Il procuratore Malattia si sfoga sull’argomento dicendo: “Abbiamo elaborato i ricorsi contro la bocciatura romana dell’unica camera, la regione si è limitata a sperare che il piano possa essere realizzato”. A un soffio dal collega malato, il consigliere Panontin esclama: “Non è vero!” Il consiglio a livello regionale ha deliberato il modo migliore per formulare l’appello.
Il presidente, Malattia, ha poi detto con voce asfaltata: “Esatto… tu hai discusso di come fare l’appello, ma in pratica non hai prodotto risultati, e siamo finiti all’Udinese”.Malattia sta già progettando la seconda edizione del Libro bianco su come la politica regionale assegna posti e seggi, e l’assessore Panontin è alle corde. La frizzante conferenza stampa si è conclusa con bolle e fulmini.